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Clamoroso colpo di scena arrivato nella tarda serata di ieri nei due comuni delle Aci che andranno alle urne a fine maggio.
La Commissione Elettorale presieduta dal vice prefetto Rosaria Giuffrè, deputata alla prima valutazione sulla regolarità delle liste e candidature presentate, ha ricusato il simbolo delle liste presentate per i comuni di Acireale ed Aci Sant'Antonio dalla “nuova” Democrazia Cristiana fondata dall'ex presidente della regione siciliana Totò Cuffaro.
Il motivo risiederebbe nel fatto che la titolarità della dicitura “DemocraziaCristiana” apparterrebbe ad altra associazione nazionale che ne rivendica il legittimo utilizzo e che in tal senso pare abbia già ottenuto ragione in sede giudiziaria.
Pare che quella che aveva la responsabilità delle liste del territorio delle Aci sia l'unica commissione elettorale ad aver rilevato il problema e provveduto alla contestazione, mentre le altre commissioni, come ad esempio quella competente per le importantissime elezioni di Catania, hanno sorvolato ammettendo il simbolo.
Tuttavia la Democrazia Cristiana “nazionale” ha diffuso una pec a tutte le commissioni del territorio regionale, diffidandole dall'ammettere il simbolo ed annunciando azioni giudiziarie, quindi è probabile che la questione si sposti agli organi di livello superiore che dovranno valutare la non indifferente querelle e garantire anche una uniformità di giudizio, risultando strano che in alcuni comuni il simbolo scudocrociato venga ammesso ed in altri no.
La lista ricusata ha in ogni caso 48 ore di tempo per presentare ricorso o provvedere a cambiare simbolo e denominazione della lista.
Vedremo che succede…