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Il caso "Cancelleri dai 5Stelle a Forza Italia" e il potere che serve solo a loro stessi

24-04-2023 07:30

Pierluigi Di Rosa

Cronaca, Focus, Regione,

Il caso "Cancelleri dai 5Stelle a Forza Italia" e il potere che serve solo a loro stessi

La provocazione del CODACONS che presenterà al presidente Schifani una lista di giovani meritevoli...

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Il caso è noto ed in qualsiasi altro Stato avrebbe fatto decisamente più scalpore, anzi probabilmente non sarebbe mai avvenuto.

Da queste parti invece si risolve in un paio di giorni con qualche articolo sui giornali e poi viene riassorbito nella quotidianità come fosse normale.

Ma normale non è.

 

Ci si riferisce al repentino trasbordo di Giancarlo Cancelleri, già vice ministro e leader siciliano dei 5Stelle (SIC!),  che con un triplo salto mortale è approdato alla corte di Renato Schifani in Forza Italia.

 

Ora, se può comprendersi la ragione che possa aver spinto l'ormai disoccupato Cancelleri a cercare nuove prospettive per quanto rinneganti il suo recente passato, sfugge del tutto il motivo per il quale Forza Italia se lo sia imbarcato, atteso che non ne sono note le competenze né pare possa rappresentare un qualche serbatoio di consensi: un motivo ci sarà e magari si capirà quando ne sarà chiara la contropartita.

 

Ma quello che ci interessa non è tanto il gossip politicante, quanto il fenomeno di cui diventa emblema: la crisi del potere.

 

Una crisi che ha superato ogni livello di guardia ed è ormai annuncio del crollo definitivo di un sistema che non ha più ragion d'essere se non quella di mantenere il suo establishment, ormai formato in gran parte da accattoni e parvenu che si cooptano a vicenda producendo disastri su disastri.

 

Il “potere” non ha necessariamente un'accezione negativa, anzi. Dovrebbe consistere nel “potere” di fare qualcosa di buono, di risolvere problemi, di creare condizioni di benessere per fasce sempre più ampie di membri della comunità.

 

Quando invece finisce nelle mani di bande contrapposte che si alternano nel suo controllo, senza altro scopo che mantenerlo per mantenersi, ecco che allora il rischio per la tenuta del sistema diventa alto, molto alto, diventa insostenibile. 

Prima o poi il giocattolo si rompe.

 

Negli scorsi decenni l'ordine mondiale ha cominciato ad incrinarsi quando si è invertito il rapporto tra economia e finanza: mentre in precedenza la seconda era strumento della prima, tutto è saltato quando si sono scambiati il posto.

 

La finanza ha assunto un ruolo indipendente, producendo reddito (per pochi) a prescindere dal lavoro dell'uomo, sottraendo dignità ai suoi sforzi.

Discorso complesso, apparentemente lontano dalle miserie di quanto accade in prossimità di campagne elettorali come quella appena iniziata per le comunali di Catania, che non promette niente di buono.

 

Anzi, è cominciata talmente male che forse potrebbe accadere un miracolo inatteso, ma di questo magari parleremo tra qualche giorno, quando cominceremo ad occuparci di liste e candidati: al momento tutto troppo noioso.

 

Dicevamo che il caso Cancelleri è sintomo e simbolo, analogamente al rapporto finanza-economia, della crisi del potere: accade che ormai la ricerca del consenso ha come solo scopo l'occupazione di ogni spazio pubblico che immediatamente viene asservito all'interesse privato, che per mantenersi produce clientele che diventano sempre più fameliche. 

 

Ora si è tutti in attesa di conoscere quale sarà il prezzo che Forza Italia dovrà pagare per la brillante “operazione politica” che ha portato Cancelleri con Forza Italia e nel frattempo è intervenuto il CODACONS che sposta la questione su un altro piano e lancia una provocazione al presidente Schifani, ben sapendo che fa sempre il contrario di quello che di volta in volta gli suggeriscono, come ad esempio sul caso del caro-voli, per il quale a quanto pare non ha concluso niente e niente ha fatto a parte qualche annuncio stampa.

 

Lamenta il CODACONS come quest'ultima vicenda Cancelleri sia "l’ennesima dimostrazione che nell'ambito politico riciclarsi è diventato ormai da decenni una cosa di cui non ha più vergogna nessuno, acquirente o venditore che sia.
Perché è diventato strano che si dia spazio a giovani titolati e meritevoli di attenzione?
In questo senso il Codacons lancia un progetto per valorizzare le risorse umane locali: una “lista di collocamento”, di giovani validi e capaci, con titoli ed esperienza, alla quale chiunque si potrà candidare allegando il proprio curriculum completo di titoli di studio ed eventuali esperienze lavorative; la lista sarà quindi presentata dal Codacons al Presidente Renato Schifani, in modo da offrire una schiera di persone qualificate fra cui scegliere per incarichi da attribuire nell'ambito delle possibilità che si  presentano.
Si dia spazio ai giovani, si dia spazio ai meritevoli conclude il Codacons e si lascino da parte i soliti personaggi pronti a cambiare casacca pur di mantenere posizioni di potere e prestigio."

 

Cosa ne farà il presidente Schifani, ammesso che sia ancora in carica quando gliela presenteranno (non lo vediamo tanto bene), di questa lista del CODACONS possiamo già immaginarlo, considerato che il sistema che ha già inaugurato è quello in cui chi salta da un partito o una corrente all'altra ottiene subito commissari o mantiene amministratori delegati, e quindi c'è poco da aspettarsi.

 

Almeno sinché gli regge il giocattolo: e non è detto che regga ancora.

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