
La domenica l'apertura di Sudpress è in genere dedicata al lancio di SudStyle Talk, il matinèe ideato da Aldo Premoli, il direttore della nostra testata consorella dedicata all'Arte, Cultura, Spettacolo.
Il talk lo abbiamo sospeso durante le festività natalizie per incompatibilità dei fusi orari e in attesa di riprendere, per oggi abbiamo deciso di dare proprio a Premoli l'onere di una prima lettura di quanto sta accadendo al Teatro Stabile di Catania, che per quel che ci riguarda ci preoccupa moltissimo e i primi segnali sono davvero molto pesanti.
La notizia per oggi è che il CdA ha nominato un nuovo direttore artistico individuandolo, non è chiaro con quale procedura, in Luca De Fusco.
A leggere il comunicato pubblicato sul sito del Teatro Stabile, secondo la presidente Rita Cinquegrana si tratterebbe di un "una personalità, quella di Luca De Fusco, unanimemente considerata di alto profilo, un intellettuale la cui valenza artistica e competenza gestionale di chiara fama": sull'unanimità dell'alto profilo" e la "chiara fama" magari ci torniamo alla fine di una verifica che dalle prime notizie assunte non ci pare corrispondente al vero.
E se così fosse il CdA del Teatro Stabile dovrà dare più di una spiegazione alla Città.
Intanto però, torniamo a dare la parola al direttore Premoli, per come pubblicato su SudStyle, affidandoci alla sua "prudenza":

Qualcuno ha già commentato la fresca nomina di Luca De Fusco alla direzione dello Stabile di Catania : “Bentornato Medioevo…”
Ma a noi sembra un commento ingiusto in quanto prematuro.
(nella foto Luca De Fusco)
Non si può infatti giudicare il lavoro prossimo-venturo di un direttore artistico solo da una proposizione acquiscente diffusa nel comunicato inviato ieri ai media:
“La letteratura siciliana, sia teatrale che narrativa, è una mia grande passione e non a caso Pirandello è l’autore che con più assiduità ho messo in scena. Penso si debba quindi ripartire dal dna di questo glorioso teatro, dai suoi Pirandello, Brancati ma anche dai grandi romanzi siciliani adattati a teatro e diffondere la letteratura siciliana in Italia e all’estero”.
Potrebbe infatti trattarsi di una interpolazione ristretta di un discorso molto più ampio che non contempla esclusivamente il ripiegamento sull’ombelico della “identità siciliana” di infausta memoria.
Staremo a vedere cosa un professionista con alle spalle un curriculum di rilievo come De Fusco saprà fare per un teatro tanto importante per la città.
I commenti quindi – per il momento – meritano cautela.
Sin qui Premoli su SudStyle, prudentissimo.
Noi, a Sudpress invece, stiamo leggendo la rassegna stampa che riguarda i precedenti incarichi del direttore Luca De Fusco e attendiamo i chiarimenti, pubblici, del CdA dello Stabile di Catania formato da Rita Cinquegrana, Carlo Zimbone, Ida Nicotra, Giovanni Nicosia e Raffaele Marcoccio che dovranno spiegare come e perché sono giunti a questa nomina: e i politici amministratori pro tempore, (cioè il sindaco di Catania Salvo Pogliese e l'assessore regionale allo Spettacolo Manlio Messina), che questo CdA hanno a loro volta nominato, devono assumerne la responsabilità.
Così funziona.