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SudStyle Talk live alle 11: "Le Gallerie d'Arte sentinelle della Rinascita?"

17-01-2021 07:00

SudTalk

Cronaca, SudStyle, SudTalk, Focus,

SudStyle Talk live alle 11: "Le Gallerie d'Arte sentinelle della Rinascita?"

Ospiti Gianluca Collica, Francesco Lauretta e Barbara Cammarata.

Il Talk di SudStyle, diretto da Aldo Premoli e condotto da Pierluigi Di Rosa, in diretta a partire dalle 11 di domenica 17 gennaio, ospiti il gallerista Gianluca Collica con gli artisti Francesco Lauretta e Barbara Cammarata.

 

Oltre che sulle home page delle testate del gruppo, sulle pagine Facebook di Sudpress e SudStyle e sul canale Youtube. Al termine la puntata sarà a disposizione anche nella versione solo audio su Spotify e tutte le altre piattaforme podcast.

Adesso le puntate di SudStyle Talk saranno proposte anche su Prima TV, canali 87 e 666 del digitale terrestre, ogni venerdì alle 19.30.

Grazie ad Umberto Teghini e Lucy Gullotta di SicraPress.

C'è un palmento a San Gregorio di Catania, costruito intorno alla metà dell’Ottocento per la spremitura dell’uva: sarà la sede della nuova galleria di Gianluca Collica

 

Dopo un 2020 difficilissimo a causa della pandemia e una programmazione pubblica irrilevante da anni, l’apertura di uno spazio come questo si presenta come un evento. 

Non si tratta di un debutto perché il progetto nasce dalla storia di una famiglia che opera da almeno 4 decenni nel mondo delle arte contemporanea. 

 

La passione per l’arte Collica l’ha ereditata dal padre Francesco dirigente di banca, ma insieme mattatore della scena artistica catanese negli anni ‘80 e ’90.

Ora suo figlio Gianluca sembra convinto che Catania da sempre sia una piazza capace di esprimere una imprenditoria innovativa in diversi settori, compreso quello della cultura.

E’ pure convinto che anche una galleria d’arte si possa considerare la tessera di un puzzle complesso che ingloba artisti, mercanti, comunicazione, logistica, piccola e media impresa, turismo…   e che esistano imprenditori  giovani che affrontano ogni giorno mille difficoltà ma sono pure coscienti che proprio i momenti di crisi possano rappresentare anche un’opportunità… 

 

Ha ragione? E’ davvero possibile?  

 

Con noi a fare da testimonial ci saranno due degli artisti che fanno parte della mostra. 

In collegamento da Firenze Francesco Lauretta che è già stato nostro ospite in occasione di una mostra tenutasi a Palazzolo Acreide la scorsa estate. 
Collegata da Catania invece Barbara Cammarata che Collica ha voluto inserire nel nuovo gruppo dei suoi protetti.


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GIANLUCA COLLICA opera nel mondo delle arti visive contemporanee dal 1987, anno in cui apre con il padre Franco Collica la galleria Andrea Cefaly di Catania.

 

Dirige dal 1996 al 2000 la galleria Gianluca Collica a Catania. 

 

Quindi dal 2000 al 2006 idea e dirige il Centro per l’Arte Contemporanea Palazzo Fichera.

 

Dal 2011 è titolare insieme a Massimo Ligreggi della Collicaligreggi sempre a Catania.

 

Ha lavorato con artisti di fama internazionale tra i quali: Carla Accardi, Vincenzo Agnetti, Mario Airò, Afro Basaldella, Louise Bourgeois, Michael Beutler, Michele Canzoneri, Ra di Martino, Diango Hernadez, Piero Guccione, Ceal Floyer, Graham Gussin, Urs lüthi, Christoh Meier, Liliana Moro, Giuseppe Penone, Alfredo Pirri, Franco Sarnari, Hans Schabus, Ettore sottsass, Jan Vercruysse, Luca Vitone, Franz West, Ervin Wurm, Heimo Zobernig.

Vanta numerose collaborazioni con musei nazionali e internazionali : LENBACHHAUS di Monaco di Baviera, Stedelijk Museum Amsterdam, Fondazione Bevilacqua la Masa di Venezia, Museo Cantonale di Lugano.

Come esperto di politica culturale ha svolto una attività finalizzata alla realizzazione di una rete siciliana vocata alla ricerca e sperimentazione contemporanea, che oggi comprende. la Fondazione Brodbeck di Catania, Fondazione Oelle di Catania, la Fondazione Radicepura di Giarre, Fondazione Bufali di Belpasso, la Stanza della Seta di Ficarra.

E’ stato ed è Curatore della Collezione Brodbeck fin dal 1999. Da 2007 è direttore artistico della Fondazione Brodbeck di Catania.

Nel 2017 diviene responsabile artistico della Fondazione Radicepura di Giarre.

Vanta numerose collaborazioni con amministrazioni pubbliche in particolare tra il 1998 e il 2000 opera con il Comune di Catania.

 Tale collaborazione porta al riutilizzo del Museo Civico Castello Ursino e della Biblioteca Ursino, recuperati come spazi deputati alla realizzazione di grandi mostre. 

Tra queste meritano particolare attenzione: La mostra antologica di Piero Guccione, la mostra della collezione dello Stedelijk Museum Amsterdam. E poio “Teatro Botanico. La natura dell’arte nel XX secolo”; e ancora “Frammenti” di Ettore Sottsass, “la Bibbia miniata e altri gioielli” della Biblioteca Recupero e Ursino.


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FRANCESCO LAURETTA è nato ad Ispica, 1964, e vive a Firenze.

 

Dopo studi tecnici, si trasferisce a Venezia e frequenta l’Accademia di Belle Arti nell’aula di Emilio Vedova.

 

Si diploma nel 1989 si trasferisce a Torino  nel 1991 dove conosce gli artisti dell’arte povera e inizia a realizzare opere installative. 
 

Comincia con l’ esporre opere bianche, sculture monumentali che rasentano il minimalismo, e olfattive. Utilizza petali di sapone che deposita su cassetti che destabilizzano elementi riconoscibili d’uso comune quali sofà, altari, porte, pareti, eccetera. Espone anche lettere e progetti simili a grandi cartoline su pergamene trasparenti. 
Nel 1992 incomincia a riflettere sulle possibilità della pittura, intorno al suo medium, e realizza la prova di un primo quadro che definisce “fotocoppia”: la copia fedele di una fotocopia, realizzata con colori ad acqua in bianconero, che riproduce lo scolabottiglie di Marcel Duchamp. Nel 2003, dopo un breve viaggio di ritorno in Sicilia si definisce pirandellianamente “pittore”, e da quel momento si approfondisce il tormentato rapporto con questo medium che lo conduce oggi a definirsi un “ingegnere” ponendo l’accento non tanto sulla semplice rappresentazione quanto sulla costruzione di un’immagine. 
Tra il 2003 e il 2011 espone in numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero e realizza alcuni video grotteschi, vere e proprie riflessioni sui luoghi comuni degli artisti, e sui rapporti marginali tra arte e territorio. 
Nel 2007 vince il Premio Agenore Fabbri e si trasferisce a Firenze. Nel 2010 inizia a scrivere alcune allegorie dal titolo “I racconti funesti” che spiegano l’opera della costruzione – un processo che da quel momento lo assorbe totalmente – col disegno (gli spolveri), con la pittura, con la scrittura, il video, e la performance. La richiesta per  personali e collettive nel solo periodo 1981 – 2015 è arrivata da almeno 100 gallerie.
Nel 2020 insieme a Luigi Presicce espone nella bipersonale tenutasi da San Sebastiano Contemporary a Palazzolo Acreide.
Cin Presicce ha dato il via al progetto internazionale itinerante conosciuto come “La scuola di Santa Rosa”


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BARBARA CAMMARATA è nata nel 1977, vive e lavora a Catania.

 

La ricerca dell’artista si basa sull’indagine preliminare di un dato contesto, una esperienza che le consente di analizzare le componenti e le dinamiche presenti e quindi di interpretarle con una narrazione personale.
 

Un metodo transdisciplinare che ha nella pittura il medium principale.

Traduce e restituisce un personale e immaginifico racconto del quotidiano visto con una prospettiva in cui uomo e natura costituiscono sistemi che non possono essere spiegati semplicemente come sommatoria dei singoli componenti, ma come organismi superiori frutto di una metamorfosi, immaginaria nei fatti, ma reale nelle potenziali conseguenze.

 

Come detto è prevalentemente una pittrice che tuttavia si esprime anche con opere tessili e installazioni tecnologicamente avanzate (collaborazione studio architettura Analogique). 
La pittura pur apparendo ricca di variazioni cromatiche, è frutto di stesure più o meno materiche di grigio e quindi dei tre colori primari che per sovrapposizione e accostamento rendono la superficie dipinta vivace e spazialmente organizzata.
La complessa iconografia figurativa nello svolgersi del processo diviene sempre più ricca di tonalità e segni che paradossalmente rendono astratta la visione che si ricompone in figurazione grazie ad una lenta e attenta osservazione.

 

Pur naturalmente vocata all'arte fin dall'adolescenza intraprende studi diversi laureandosi in sociologia nel 2003 presso l’Università di Palermo, quindi trasferitasi nel Regno Unito intraprende studi artistici in pittura al Brighton City College e alla University of Brighton, dove si laurea nel 2009 in Fine Art.
 

2010 
Personale, Low al Phenix Art Centre, Brighton.
Move, presso il Sussex County Arts Club, Brighton.
Open House, York Place Studio di Brighton.
Hanna's house, a feminist art exhibition, University of Ulster Belfast (Irlanda).
2011 
finalista Jerwood Painting Prize.
Women Body, Sussex County Arts Club, Brighton.
Fake dialogues, St Ann's Well Garden, Brighton.
Open House, York Place Studio, Brighton.
Eros, Brighton Fishing Museum, Brighton.
2012
Red, Viner Street Gallery di Londra
2012/2014 apre lo spazio indipendente LAB4 dove realizza numerose mostre collettive soprattutto con artisti inglesi e tedeschi, San Cataldo (CL). 
2014 
Cloth con Sig Waller, Museo a Cielo aperto di Camo (CN).
2015
Bed, Feel what i Feel, FARM CULTURAL PARK, Favara (AG).
2016 
Troposphere, evento collaterale XV mostra internazionale di Architettura la Biennale di Venezia (a  cura del Politecnico di Torino), Spazio Thetis Arsenale, Venezia e Palazzo Bilotti, Palermo.
Wearing my mother (performance), BIAS realizzata a Venezia presso palazzo Donà dalle Rose (evento collaterale alla Biennale di Venezia).
Hiding, Museo Regionale Palazzo Riso, Palermo.
Mother tells you how to make a blow job, FARM CULTURAL PARK, Favara (AG).
2017 
A protest against forgetting, in collaborazione con La London Metropolitan University (MET), Belmonte Calabro (CS), Stomach, Londra,  Artforms, Prato.  
2017/18 
Eros con Giovanni Iudice, Giacomo Rizzo, Giulio Catelli, William Zanghi, Museo Archeologico di Gela e galleria Lo Magno di Modica (RG.
DODI (Domestic discoteque), Base Milano Per Il Design Nomade, Milano
Feel What I Feel, Vestino, palazzo Bilotti, Palermo.
2018
Holywater, esposta in occasione di BIAS curata da Bruno Corà presso Museo Regionale Palazzo Riso, Palermo e Palazzo Donà Dalle Rose, Venezia (collaterale Biennale di Venezia).
Portrait of a Black Swan, Oratorio di S. Stefano Protomartire, curata da Bruno Corà, Palermo. Order Color/Color Crossing, (MANIFESTA12, evento collaterale), KAOZ, Palermo.
Funny Gummy, 5x5x5 Il TRAFFICO (MANIFESTA12, evento collaterale) Palazzo Sambuca, Palermo.
Editing the colors, Vestino, Cantieri Culturali della Zisa, Palermo.
2019
Steigerung, Synballein, Museo del Tessuto, Prato, Artforms, Prato.
BAM Biennale dell'arcipelago Mediterraneo, a cura di Andrea Cusumano e Fondazione Merz, KAOZ, Palermo.

Registrazione Tribunale di Catania n. 18/2010 – PIVA 05704050870 - ROC 180/2021
Edito da: Sudpress S.r.l. zona industriale, c.da Giancata s.n. – 95121 Catania

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