Sull'Ordine dei Medici di Catania abbiamo scritto fiumi d'inchiostro, raccontandone le gesta che negli anni hanno trasformato quello che dovrebbe essere un ente pubblico di particolare rilevanza per il delicato settore che dovrebbe regolare ad un coacervo di interessi e poteri non sempre trasparenti. Anzi, per niente.
E tanto hanno esagerato, a Catania, da finire addirittura commissariati e anche qui sono riusciti a distinguersi facendo durare l'amministrazione straordinaria, che non doveva superare i 90 giorni, niente meno che 15 mesi, dal luglio 2019 al settembre 2020.
Anche per quanto riguarda l'attività dei commissari la mancanza di trasparenza è stata pressochè assoluta e cosa abbiano fatto in tutto questo tempo tempo non è dato sapere considerato che non risulta pubblicato nessun atto di quelli compiuti e non si conosce quanto sia costato questo provvedimento ministeriale tra rimborsi spese e nomine di consulenti di varia natura.
Una delle decisioni prese dalla terna commissariale, e di cui si trova traccia nell'ordine del giorno del nuovo consiglio direttivo di cui ci occuperemo a breve, fu la nomina di un "direttore a scavalco" e ancora non si capisce "a scavalco" di cosa visto che il nominato dott. Di Piazza non risulta ricoprisse alcun incarico direttivo.
Una pratica, quella della "nomina a scavalco", di difficile inquadramento giuridico, considerato che si tratta di un ente pubblico che per la selezione del suo personale dovrebbe osservare procedure...pubbliche.
In ogni caso, anche qui in spregio alla normativa, in tutto il sito dell'ordine dei medici non vi è traccia di questo incarico, delle funzioni direttive affidate, né del curriculum e indennità percepite dal "direttore a scavalco", aspetto che rende delicata la questione considerato che sono previste specifiche sanzioni oltre che l'illegittimità di eventuali somme erogate.
Una nomina che adesso il consiglio direttivo in carica presieduto da Igo La Mantia vorrebbe anche "prorogare" mettendola, appunto, all'ordine del giorno.
E all'ordine del giorno della seduta del 18 dicembre c'è anche, al primo punto, un parere dell'avvocato Tino Cariola in ordine alla altrettanto misteriosa "Fondazione dell'Ordine dei Medici di Catania", una sorta di bretella parallela anch'essa gestita in totale mancanza di trasparenza che adesso, tanto per togliere l'impiccio forse divenuto troppo ingombrante, hanno deciso di sciogliere mettendola in liquidazione sperando che magari non se ne parli più.
Resterà il problema delle spese effettuate e dei dipendenti assunti non si sa come.
Come non si è parlato più, non ancora almeno, di che fine abbia fatto la "Cassa Assistenza" dei medici catanesi, sparita con tutti i suoi fondi senza che si riesca a capire quando e come.
Sullo sfondo, irrisolta e anch'essa sottaciuta, l'incredibile vicenda della "sede milionaria che non c'è", il mega complesso con le due ville e parco in via Galermo, acquistato con tanto di mutuo e che risulta del tutto abbandonato al degrado.
Il Consiglio Direttivo attuale è composto dal PRESIDENTE Igo La Mantia, con VICE PRESIDENTE Nunzio Ezio Campagna (Componente Odontoiatra), SEGRETARIO Alfio Saggio
TESORIERE Elisabetta Battaglia e COMPONENTI Benedetto Giovanni, Bonanno Santo, Coppolino Carmelo, Curatolo Salvatore, Di Fede Giovanni Francesco, Di Gregorio Adriana, Ferlito Sebastiano, Gurgone Antonino, Iannuzzi Salvatore, Liberti Giuseppe, Gianpaolo Marcone (Componente Odontoiatra), Pellegriti Gabriella L., Scornavacca Giovanni.
Uno dei primi atti di una certa rilevanza compiuto dalla nuova governance è stata la partecipazione del suo presidente all'assemblea nazionale dell'ENPAM, ente che gestisce la previdenza ed assistenza dei medici, con gli emolumenti dei suoi vertici che sono diventati scandalo nazionale.
Il voto sul mantenimento dei privilegi denunciati si è svolto in modalità segreta e non risulta che la presidenza catanese abbia votato in difformità.
Resta il tema più grave, l'assoluta mancanza di trasparenza degli atti assunti dall'Ordine dei Medici di Catania, nonostante si tratti di un ente pubblico sottoposto, come tutti gli altri, a stringenti obblighi platealemente violati.
Con la beffa che sono gli stessi medici ad affermarne, nella pagina del sito istituzionale dell'ordine catanese dedicata alla "Amministrazione Trasparente", l'importanza, l'obbligo e la necessità:
"Con questo provvedimento si intende dare attuazione al principio di trasparenza intesa come total disclosure, cioè "accessibilità totale delle informazioni su ogni aspetto dell'organizzazione e dell'attività amministrativa, del perseguimento delle funzioni istituzionali e dell'utilizzo delle risorse pubbliche." Il modello cui si ispira è quello del Freedom of Information Act statunitense."
E ancora: "I documenti e le informazioni oggetto di pubblicazione obbligatoria, devono essere disponibili in formato aperto e possono essere conosciuti, fruiti, utilizzati e riutilizzati da parte di chiunque;...
Tutte le informazioni e i dati in possesso dell'amministrazione dovranno essere oggetto di pubblicazione. In particolare tutte le informazioni necessarie ai cittadini per ottenere atti documenti o servizi da parte della amministrazioni dovranno essere disponibili on line. Inoltre dovrà esserci la massima trasparenza sugli atti contabili e di spesa delle amministrazioni ivi inclusi quelli di trasferimento di fondi pubblici ad altri soggetti pubblici e privati;
si riorganizzano in modo organico e completo le sanzioni e le responsabilità a carico dei funzionari per il mancato, ritardato o inesatto adempimento degli obblighi di pubblicazione;
si prevede l'inefficacia dei provvedimenti di conferimento di incarichi adottati, ma non pubblicati, con il conseguente divieto di corrispondere la retribuzione prevista."
In realtà la gestione dell'Ordine dei Medici di Catania è totalmente fuori norma, gli atti pubblicati, si fa per dire, si limitano a degli asfittici elenchi con il solo oggetto fermi addirittura al 2019 e gli atti non sono per niente a disposizione.
Idem per quanto riguarda consulenze ed incarichi, addirittura fermi al 2108:
Prima o poi lo capiranno che l'Ordine dei Medici di Catania è un ente pubblico ed è strano che nessuno degli organi di controllo sia ancora intervenuto...