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Regione, questi sono pazzi: chiudono le scuole, assumono medici stranieri e si fanno bocciare il bilancio cons

29-11-2023 05:30

Pierluigi Di Rosa

Cronaca, Focus, Regione, Laterale,

Regione, questi sono pazzi: chiudono le scuole, assumono medici stranieri e si fanno bocciare il bilancio consolidato. Ma che governo è?

Con la soglia minima di studenti aumentata da 600 a 900, oltre 500 scuole siciliane rischiano la chiusura, con conseguente perdita di oltre 100 istituzioni.

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Ne stanno combinando di tutti i colori: un governo regionale che solo a pensare che ci siamo ridotti a questo occorre un Bentelan.

 

Un anno di disastri che è riuscito da solo a far rimpiangere il nulla cosmico dei cinque precedenti e le bizzarrie di quelli prima ancora, finiti in Tunisia.

 

Pensare ad altri quattro anni così fa rabbrividire.

 

Sulle vicende della politicanza, tra cambi casacca, occupazioni corsare di ogni spazio di potere, alleanze che più bislacche non si potrebbe, con campioni di legalità presunta che governano con condannati per mafia, sorvoliamo che è meglio.

 

Diamo solo una rapida occhiata alle ultime vicende amministrative, quelle più prettamente di “governo”.

 

Il futuro delle scuole siciliane è appeso a un filo, e sembra sempre più sottile a causa del dimensionamento scolastico imposto dalla Legge di Bilancio 2023. 

 

La Sicilia rischia di perdere oltre 100 istituti, una mossa che ha scatenato le preoccupazioni dei sindacati e degli addetti al settore dell'istruzione. 

 

Secondo i nuovi parametri, entro due anni ogni istituto dovrà avere almeno 900 alunni, portando inevitabilmente alla chiusura di centinaia di scuole in tutta la regione.

 

Già a partire dall'anno scolastico 2024/25, gli effetti del dimensionamento scolastico si faranno sentire, molte scuole saranno accorpate, soprattutto nel Sud, con la Sicilia in prima linea. 

 

Secondo le stime, saranno 109 le scuole a chiudere i battenti nell'Isola, un colpo particolarmente duro per le aree interne.

 

Il segretario della Flc Cgil Sicilia, Adriano Rizza, su Facebook ha lanciato l'allarme, sottolineando che la Sicilia sarà la regione più danneggiata dopo la Campania. 

 

Con la soglia minima di studenti aumentata da 600 a 900, oltre 500 scuole siciliane rischiano la chiusura, con conseguente perdita di oltre 100 istituzioni. 

 

La questione solleva dubbi sul futuro dell'istruzione nella regione, con la prospettiva di una significativa riduzione delle opportunità educative per gli studenti.

 

Ma le sorprese non finiscono qui: mentre le scuole rischiano la chiusura, la Regione Siciliana ha annunciato un piano di reclutamento di medici stranieri per fronteggiare le carenze del sistema sanitario regionale.

 

Un avviso pubblico è stato aperto per medici provenienti sia dall'Unione europea che da fuori dall'Europa. 

 

Una decisione assunta da un governo, quello Schifani, che si è già dimostrato totalmente incapace persino di nominare i vertici delle aziende sanitarie, che risultano prorogati ancora sino a gennaio.

 

Ora il governo regionale ammette il disastro totale nella sua pianificazione dichiarando che “Il fabbisogno di personale ammonta a 1.494 unità. Nelle Asp mancano 174 medici ad Agrigento, 154 a Caltanissetta, 159 a Catania, 116 a Enna, 169 a Messina, 210 a Palermo, 96 a Ragusa, 87 a Siracusa e 201 a Trapani. Nelle aziende ospedaliere la carenza è di 57 medici al Policlinico di Catania, a Messina 15 all’ospedale Papardo e 17 al Policlinico, a Palermo 33 all’ospedale Cervello e 6 all’Arnas Civico. Per quanto riguarda la suddivisione per discipline mancano 127 specialisti in Cardiologia, 92 in Chirurgia generale, 39 in Gastroenterologia, 94 in Ginecologia e ostetricia, 302 in Emergenza-urgenza, 152 in Medicina interna, 52 Neurologia con stroke, 93 in Ortopedia e traumatologia, 31 in Pediatria, 324 in Anestesia e rianimazione, 144 in Psichiatria e 44 in Urologia.”

 

In Sicilia mancano 1.494 medici e se ne accorgono ora?

E li devono prendere all'estero…ma non sono cose da pazzi?

 

Quindi, mentre si investe in personale sanitario straniero rendendo sempre più difficile l'accesso alle professioni sanitarie per i nostri ragazzi con illogici “numeri chiusi” e test di ammissione da roulette russa, con quelli che riescono a specializzarsi per poi scegliere il privato che paga meglio ed è meglio organizzato.

 

E nel frattempo si assiste alla chiusura di scuole fondamentali per il futuro della regione. 

 

La coerenza e la priorità delle azioni del governo sono messe in discussione, creando un clima di incertezza e di forte preoccupazione tra le varie rappresentanze sociali.

 

La situazione, infatti,  si complica ulteriormente con la bocciatura, notizia di ieri, del bilancio consolidato della Regione Siciliana, un duro colpo che mette in evidenza le divisioni all'interno della maggioranza. 

 

Con 28 voti contrari e 28 favorevoli, il governo va sotto, e l'aula parlamentare sospesa. 

 

Notizia nella notizia:

il voto determinante per buttare giù il governo Schifani  è stato  quello di  Gianfranco Micciché…

 

Le opposizioni hanno gioco facilissimo a denunciare la confusione e l'arroganza della maggioranza, prefigurando una salita difficile per la finanziaria.

 

Il capogruppo del Pd all'Assemblea Regionale Siciliana, Michele Catanzaro, esprime preoccupazione per l'inizio sbagliato dell'esame della finanziaria, richiedendo il rispetto del regolamento e la massima attenzione al processo parlamentare. 

 

Mentre le opposizioni accusano la maggioranza di essere in totale crisi, il deputato Fabio Venezia sottolinea che la bocciatura del bilancio consolidato rivela lo stato confusionale del governo Schifani sui conti.

 

In conclusione, la Sicilia si trova in una fase critica, tanto per cambiare, con le scuole a rischio, una sanità che cerca soluzioni straordinarie mentre non riesce a gestire l'ordinario e un governo che non riesce neanche a farsi approvare il bilancio. 

 

I cittadini siciliani sono costretti a osservare uno spettacolo indecoroso di una maggioranza palesemente incapace di gestire efficacemente la regione. 

 

La domanda rimane: che razza di gente governa la Sicilia?

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