Allora, questa non è una notizia, che stanno comunque battendo tutte le altre testate, ma una prova documentale del livello inimmaginabile raggiunto dalla politicanza-politicante da queste parti.
La notizia, che ci interessa relativamente, sarebbe che il governo nazionale, quello presieduto da Giorgia Meloni, dopo mesi di impasse ha finalmente nominato la struttura commissariale che dovrebbe affrontare l'annoso problema del sistema di depurazione della acque, che come noto in Sicilia è a livello di quarto mondo.
Un ruolo importantissimo, tanti fondi e responsabilità da gestire, per il quale è stata scelta una terna: Commissario Straordinario l'on. Fabio Fatuzzo, parlamentare di lungo corso ed esperienza da un decennio alla guida di società idriche siciliane, come sub commissari Totò Cordaro e Antonio Daffinà.
La decisione ha scatenato immediatamente un putiferio all'interno del centrodestra che, per toni e modalità, probabilmente non ha precedenti ed in altre epoche storiche certamente più serie, avrebbe comportato un'immediata crisi di governo, quantomeno di quello regionale.
Non entriamo nel merito delle scelte operate dal governo nazionale, di certo fa testo la posizione del ministro per l'Ambiente Pichetto che ha accusato le regioni meridionali di ritardi tali da provocare ingenti sanzioni da parte dell'Europa.
Per questo forse la scelta di affidare la struttura commissariale a politici esperti e con competenza specifica potrebbe rappresentare il tentativo di sbloccare una gestione troppo tecnicistica e priva di risultati.
In ogni caso ragionamenti loro e di cui si assumono la responsabilità politica, noi possiamo solo sperare che lavorino bene ed in fretta e per questo auguriamo buon lavoro come facciamo sempre senza pregiudizi, giudicheremo sui fatti e sui tempi.
La decisione governativa ha però scatenato un regolamento di conti che si preannuncia sempre più feroce con l'avvicinarsi delle elezioni europee, sulle quali evidentemente qualcuno si sta giocando la sopravvivenza: politica, ovviamente.
Quello che sconcerta è l'immediata reazione, senza precedenti ripetiamo, del presidente della regione Schifani, lo stesso che ha inopinatamente difeso chi ha dimostrato di essere talmente inadeguato da bloccare un aeroporto per 20 giorni a causa di una scintilla, per non dire del resto, e adesso pretende scienziati alla guida di strutture che in mano a tecnici non hanno mai funzionato, come dimostra la storia.
Renato Schifani, 73 anni, già presidente del Senato e adesso, non abbiamo ancora capito perché e per fare cosa, presidente della regione siciliana, ha dichiarato: "Ho appreso che il governo nazionale ha recentemente nominato il commissario della depurazione e due suoi vice. Il mio grande stupore consiste nel fatto che si è passati dal professore Maurizio Giugni, ordinario di ingegneria idraulica, e quindi dotato di altissima competenza e preparazione sul delicatissimo settore che vede la Sicilia particolarmente coinvolta, ad un ex parlamentare che, nel pieno rispetto della sua prestigiosa carriera, non presenta alcuna preparazione specifica. Lo stesso dicasi per uno dei due vice commissari il quale, gia assessore nella giunta Musumeci e poi non più ricandidato, si presenta come ex politico dotato di breve conoscenza della materia acquisita nel volgere del suo ruolo istituzionale. Per non parlare del secondo vice commissario, politico calabrese del tutto ignaro della materia, ma vicino alla politica di quella regione. L’incarico della gestione della depurazione presuppone grandi professionalità specifiche ed indipendenti, in quanto abbraccia anche episodi di gestione finanziaria delicati e tempestivi. Mi auguro che il governo nazionale rifletta attentamente su queste scelte.”
E certo, perché nominare alla presidenza della strategica banca regionale IRFIS una imprenditrice venditrice di automobili, evidentemente rientra nella logica delle competenze applicata da questo governatore.
Dal canto suo, la risposta del neo Commissario Fatuzzo bisogna riconoscere è stata quanto mai misurata: “La mia competenza è stata costruita in tanti anni di gestione dell’acquedotto di Catania, prendo atto di quello che dice Schifani, penso di smentirlo con il mio impegno”. Bhe, chapeau.
Ma quello che turba gli osservatori, e prima di pubblicare ci siamo confrontati con diversi amici di varie appartenenze, è il tono della reazione del governatore Schifani alla nomina dei commissari per la depurazione, toni che celano un nervosismo e tensioni che non possono lasciare tranquilli i siciliani.
Sinceramente, in tantissimi anni, oltre 40, che seguo a vario titolo il mondo della politica, non mi era mai capitato di leggere nulla di simile, decisamente sopra le righe, una presa di posizione difficilmente definibile e probabilmente foriera di ulteriori reazioni.
La sensazione, ormai consolidata, è che la Sicilia non possa permettersi altri quattro anni a questo livello.
Ad articolo pubblicato sono stati emanati comunicati con le posizioni sulla vicenda di altri partiti od esponenti politici di cui, per sequenza di cronaca, diamo conto nello stesso articolo:
Nomina Fatuzzo. Dichiarazione congiunta dei Senatori e Deputati nazionali di Fratelli d’Italia
I deputati nazionali e i senatori siciliani di Fratelli d'Italia esprimono un convinto apprezzamento per la nomina di Fabio Fatuzzo, Toto Cordaro e Antonino Daffinà, personalità dall'altissimo profilo professionale e di grandissima esperienza, a Commissario e Subcommissari per la Depurazione. Rimaniamo molto perplessi in merito alle dichiarazioni del Presidente Schifani al quale ricordiamo che negli ultimi 6 anni gli illustri docenti universitari, nominati in questo medesimo ruolo, non hanno certamente raggiunto gli obiettivi e le tempistiche prefissati.
Marco Forzese, membro del comitato nazionale di “Noi Moderati” e commissario provinciale a Catania dello stesso partito fondato da Maurizio Lupi, si allinea a Pogliese, plaude alla nomina di Fatuzzo e attacca Schifani: “Non posso esimermi dall’esprimere tutto il mio stupore per la presa di posizione del presidente della Regione Siciliana che manifesta perplessità dinanzi al provvedimento adottato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri – dice Forzese -. Fabio Fatuzzo, al di là dei trascorsi da parlamentare nazionale, viene considerato in maniera unanime, dagli addetti ai lavori e non solo, un autentico esperto di questo fronte e, pertanto, volendo usare un gioco di parole, mi stupisce che il presidente Schifani si stupisca”.
Struttura commissariale per la depurazione delle acque, Fratelli d'Italia all'Ars: «Ingiuste le critiche di Schifani sui nuovi vertici»
PALERMO. «Il presidente della Regione Renato Schifani non avrebbe dovuto criticare così ingiustamente la scelta dei nuovi vertici della Struttura commissariale per la depurazione delle acque. La competenza di Fabio Fatuzzo e dei subcommissari, ai quali va la nostra solidarietà, non può essere messa minimamente in discussione».
Lo afferma Giorgio Assenza, capogruppo all'Ars di Fratelli d'Italia, commentando le critiche mosse dal governatore nei confronti delle nomine decise dal governo nazionale ed aggiungendo: «Da parte nostra non ci siamo mai permessi di criticare le nomine di Schifani. Né quando hanno riguardato ex deputati né quando, talvolta, i designati si sono dimostrati degli “scienziati”».