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Rifiuti: La (s)grammatica della discarica Sicula Trasporti e le autorità (in)competenti

28-03-2023 06:30

Pierluigi Di Rosa

Cronaca, Focus,

Rifiuti: La (s)grammatica della discarica Sicula Trasporti e le autorità (in)competenti

A che gioco stanno giocando adesso?

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Il 23 marzo gli amministratori giudiziari della Sicula Trasporti, che gestisce l'enorme ed ultra controversa discarica di contrada Coda Volpe, scrivono una drammatica lettera indirizzata ai comuni che conferiscono i loro rifiuti ed a tutte le autorità competenti.

 

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Lasciamo stare il preambolo e andiamo direttamente alla chiusura, dove i tre amministratori giudiziari, con la controfirma del direttore tecnico, scrivono: “non essendo ad oggi disponibili spazi per lo smaltimento in discarica”, intendendosi chiaramente che quell"oggi" non può che essere il 23 marzo.

E allora, prima domanda: com'è possibile che se il 23 marzo non c'è spazio, per come affermano, e sono pubblici funzionari, ricevono altri rifiuti sino al 27 marzo, giorno in cui in dichiarano la sospensione del servizio? 

Cosa sono maghi? 

O è falsa la dichiarazione di esaurimento degli spazi a quell'oggi, cioè al 23 marzo, o sono proprio dei maghi o, ancora, stanno con questa mossa esercitando una probabile indebita pressione sulle autorità che forse devono autorizzare qualche deroga o variazione?

 

Qualcuno risponderà, forse.

Fatto sta che pare ci sia stata una interlocuzione successiva a questa annunciata sospensione tra la Sicula Trasporti e qualcuno alla Regione, tanto che  la società in data 24 marzo emana una nuova nota:

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E qua le perplessità sul comportamento degli amministratori di Sicula Trasporti raddoppiano: se il 23 marzo gli spazi erano esauriti e già si poneva il dubbio di come li tenessero aperti sino al 27, è bastata una convocazione della Regione per ampliarne miracolosamente la capienza sino al 29?

Altro che maghi.

 

Nel frattempo i comuni, e quindi i cittadini, sono costretti a pagare somme esorbitanti, fuori controllo, sino a 400 euro a tonnellata per conferire i loro rifiuti e senza che nessuno di quelli che dovrebbero fare qualcosa prova a farlo.

Come fosse  sempre quel sistema che già nel 2010 la commissione Parlamentare Pecorella giudicava “Il sistema dei rifiuti in Sicilia organizzato per delinquere”: ne scriviamo da quando è nata questa testata e la situazione è sempre peggiorata.

 

E quindi la terza e di certo non ultima domanda: a che gioco stanno giocando adesso?

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