QUESTI SONO PROSSIMI PREMI NOBEL!

Lo scorso 22 marzo sui giornali siciliani si leggeva, ne prendiamo uno a caso:
"È arrivata la circolare dell’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, che proroga tutti i rapporti di lavoro legati all’emergenza Covid fino al 31 dicembre 2021.
Gli oltre 9.000 precari, quindi, rimarranno in servizio fino a fine anno. La decisione è indicata all’interno di una direttiva che l’assessore Razza e il direttore generale della “pianificazione strategica”, Mario La Rocca, hanno inviato alle Aziende Sanitarie, al Cefpas e alle organizzazioni sindacali della sanità regionale."
Ovviamente una bufala che abbiamo sgamato subito e che ha costretto l'assessorato alla sanità gestito da non sanitari a fare un passo indietro che ora diventa debacle totale.

Ieri lo abbiamo pubblicato, e ci era bastato leggere l'ultima circolare firmata dall'assessore Razza, penalista, e controfirmata dal direttore generale La Rocca, ingegnere (tanto per segnalare che di "cultura sanitaria" neanche l'ombra), per capire che sarebbe finita a macello con le migliaia di precari assunti per far fronte all'emergenza covid.
Per inciso, talmente mal gestiti negli oltre due anni di emergenza da mantenere la Sicilia, e Catania in particolare, per tutto il periodo in fondo ad ogni classifica possibile ed immaginabile.
Avevamo individuato le "paroline magiche" contenute nella circolare Razza-La Rocca per anticipare quello che oggi è puntualmente accaduto.
L'ASP di Catania, una delle più grandi d'Italia, ha partorito la delibera 546 del 31 marzo 2022: l'ultimo giorno utile per decidere il da farsi con ben 1.041 precari anti covid. MILEQUARANTUNO PERSONE!
A firmarla il solito trio che governa l'azienda sanitaria catanese: Maurizio Lanza direttore generale, Antonino Rapisarda direttore sanitario e Giuseppe Di Bella direttore amministrativo.
È una delibera pazzesca, la alleghiamo come sempre in calce.
Intanto la decisione di ridurre senza alcun criterio per tutti e 1.041 precari il monte orario del 50% dimostra che erano stati assunti a cavolo, significa che a livello di questa inconcepibile dirigenza non sanno neanche cosa facessero e perché.
Il fatto poi che proroghino i contratti, al 50% del monte ore e quindi della retribuzione, solo per 15 giorni, sino al 15 aprile, dando appena tre giorni per accettare i nuovi "contratti", si commenta da solo.
Nel corpo della delibera 546, che probabilmente entrerà nel novero tra le più famigerate, si legge:

Quindi, questi scienziati del management pubblico, pagati centinaia di migliaia di euro, pur sapendo almeno da dicembre che il 31 marzo sarebbero scaduti i contratti di 1.041 persone e persino lo stato di emergenza, si riducono a due giorni prima, il 28 marzo, per avviare il "procedimento amministrativo tendente alla ricognizione del fabbisogno di personale"?
Ma non è da uscire pazzi?
E alla fine partoriscono questo provvedimento che è una vergogna, un'insulto alla intelligenza, uno scandalo indefinibile, un oltraggio al buon senso, ad ogni regola di gestione, pianificazione, programmazione.

E quindi, ammettono candidamente che alla data del 28 marzo i dati proprio non li hanno e quelli che hanno sono careni: ma è una cosa possibile dopo tutti i milioni spesi persino nell'acquisto di database? Ma che scuole hanno fatto?
E non solo parliamo di milioni di euro e centinaia di persone coinvolte: c'è di mezzo la vita dei cittadini siciliani, già messa in serio pericolo dalla certificata incompetenza con cui viene gestito ogni settore della pubblica amministrazione e della sanità in particolare.
IN MANO AD UN BRANCO DI INCOMPETENTI! Inutile e complice provare ad essere più raffinati nelle espressioni o moderati nei giudizi. Non è più tempo.
Vogliamo vedere cosa si sono inventati, nonostante abbiano ammesso nella stessa delibera di non avere nemmeno i dati in base ai quali una pubblica amministrazione dovrebbe assumere una decisione così delicata?

Eccola lì la genialata del trio Lanza-Di Bella-Rapisarda, conseguenza dell'altra brillante soluzione del duo Razza-La Rocca per conto del governo Musumeci: 15 giorni di proroga e dimezzamento del monte ore. Senza che questa illogica e assurda decisione sia neanche supportata da quei dati che sarebbero indispensabili e che ammettono di non avere.
Pazzesco, ci volevano dei premi Nobel.
Non è concepibile, non è ammissibile tollerare una delibera simile, non ha proprio senso.
Ammettendo di non avere ancora al 28 marzo idea di quale fosse il reale fabbisogno di personale, questi top manager prendono 1.041 persone e da un giorno all'altro gli dimezzano le ore di lavoro, e di conseguenza la retribuzione.
Si tratta di 289 medici, 289 amministrativi, 187 amministrativi, 82 psicologi, 50 biologi, 36 educatori, 32 assistenti sociali, 33 infermieri, 23 farmacisti, 19 ingegneri e 1 OSS.
1.041 persone, con le loro famiglie, che non possono essere trattate così!
Tutti di colpo servono soltanto per la metà, e se ne sono accorti ora, mentre tra l'altro i contagi sembrano abbassarsi solo perché non si controllano più e ormai la notizia principale per i talk è la guerra in Ucraina.
Questo, insieme a tutto il resto, non è un modo più tollerabile di gestire enormi risorse pubbliche e ruoli così delicati.
La prossima emergenza è probabile sia l'istituzione di Tribunali speciali, contabili e penali, per capire cos'hanno combinato in questi anni e quanti danni hanno prodotto.