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"Le città vanno in rovina quando non sono in grado di discernere 

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Covid: il governo Musumeci confessa il fallimento totale della sua gestione

23-03-2022 06:00

Pierluigi Di Rosa

Cronaca, Focus, covid spese & C.,

Covid: il governo Musumeci confessa il fallimento totale della sua gestione

I peggiori: ma quando si devono mandare a casa se non quando loro stessi confessano la certificata inadeguatezza?

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Quello che hanno speso, e come,  per l'emergenza Covid in Sicilia si saprà tra qualche tempo. 

 

Quello che hanno combinato, gli sprechi, la confusione, le inefficienze è sotto gli occhi di tutti e più volte documentato.

 

Si è assistito ad ogni esagerazione, con l'apertura di decine di hub vaccinali e campagne surreali che hanno registrato un impiego di denaro pubblico e di personale senza precedenti.

 

La quantità di foto cerimoniose per ogni inaugurazione, per ogni taglio di nastro o sopralluogo, ha raggiunto livelli straordinari, da intasare ogni archivio.

 

Per non dire delle parate in auto con autista e sirena di improbabili commissari nominati nonostante nessuna esperienza nel campo epidemiologico: carenza certificata e risultati conseguenti!  

 

Ma, complice anche la modalità di gestione e comunicazione dei dati (per i quali le indagini in almeno un caso si sono già concluse con avviso di garanzia ai vertici del governo regionale attualmente in carica), non si era mai avuta la prova certa della inadeguatezza di una gestione che, alla luce dei dati finalmente pubblicati anche se per fine diverso dalla "confessione", meritano adesso i doverosi approfondimenti nelle sedi più opportune chenon sono quelle giornalistiche.

 

Questa probabilmente involontaria "confessione" è infatti finalmente arrivata ed è contenuta in una circolare appena emanata a firma dell'assessore regionale alla Salute Ruggero Razza e del dirigente regionale Mario La Rocca e avente per oggetto "Impiego del personale per l’emergenza sanitaria Covid-19 e per il piano regionale vaccinazione - Atto d'indirizzo".

 

L'occasione quindi è la necessità di prorogare, e magari stabilizzare, le migliaia di persone impiegate in via straordinaria e con le procedure più diverse ed a volte anche strampalate (click day) per far fronte all'emergenza covid sorta agli inizi del 2020 e che andrà a scadere, almeno giuridicamente, al 31 marzo prossimo.

 

Chiariamo subito che la proroga e persino la stabilizzazione è opportuna in quanto le carenze del sistema sanitario sono ormai croniche e questa potrebbe, se non ne fanno l'ennesimo cancro clientelare, l'occasione per coprire i tanti vuoti di organico, soprattutto nei dipartimenti territoriali.

 

È anche socialmente corretto premiare quanti si sono prestati nella fase iniziale della pandemia, a proprio rischio e con grandi sacrifici, a svolgere mansioni pericolose e faticose.

 

Detto questo, chiarito quindi che deve salutarsi con favore l'impiego di personale, il problema si pone per le modalità con cui viene impiegato e quindi di chi personalmente gestisce ed organizza queste risorse: ALLA LUCE DEI DATI CONFESSATI, SPERIAMO NON SIANO GLI ATTUALI RESPONSABILI!

 

Infatti, e torniamo alla "confessione", i dati che dimostrano l'inadeguatezza della gestione sono contenuti proprio nella circolare-atto d'indirizzo e posti a base della giustificazione di queste proroghe e stabilizzazioni di tutto il personale sinora impiegato di cui sopra.

 

Proprio in apertura si legge: "L’andamento dell’epidemia da Covid 19 in Sicilia dall’inizio dell’anno in corso alla seconda settimana di marzo registra, come si evince dal grafico e dalle tabelle di seguito riportata, fino alla prima settimana di marzo una costante diminuzione del numero di soggetti positivi accertati, mentre tale numero risulta in aumento nella settimana dal 6 al 13 marzo. Inoltre, l’incidenza del numero di positivi per 100.000 abitanti risulta in Sicilia, a partire dal 7 febbraio 2022 costantemente più elevato rispetto alla media nazionale, e questo divario si è ulteriormente ampliato nella settimana dal 6 al 13 marzo."

 

E infatti, la tabella che loro stessi pubblicano è lapalissiana anche per chi, come molti di loro, di statistica hanno dimostrato di capire poco:

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Quindi il dato è chiaro ed incontrovertibile: si è sfiorato nientemeno che il 5% (sul 16,6%, un terzo!) di scostamento negativo rispetto alla media nazionale e mantenendosi in media intorno al 4% per tutto il periodo; un'enormità, un record praticamente impossibile.

 

E questi risultati, nonostante le centinaia di milioni spesi e le migliaia di persone impiegate, come possono essere giustificati?

Ma più chiaro di così?

Ma quando si devono mandare a casa politici, dirigenti e commissari vari se non quando loro stessi affermano di essere talmente scarsi da risultare peggiori di ogni media nazionale?

Quando?

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