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Si è conclusa come da programma la giornata di mobilitazione promossa dall’associazione Penelope. Coordinamento solidarietà sociale onlus in occasione della XV Giornata Europea Contro la tratta di esseri umani.
Due gli eventi realizzati nella città di Catania e di Messina per presentare il progetto “Rete Sicilia – NUVOLE Reloaded”, promosso dall’Ufficio Speciale Immigrazione dell’Assessorato Regionale della Famiglia e che vede quale ente attuatore capofila proprio l’associazione Penelope. Il progetto finanziato dal Dipartimento Pari Opportunità nell’ambito del piano nazionale antitratta, garantisce gli interventi di emersione, protezione sociale, accoglienza e inclusione sociale ai migranti che sono vittime (o potenziali vittime) di fenomeni di sfruttamento sessuale, lavorativo, accattonaggio forzato, coinvolgimento in attività illegali, nonché di violenza di genere, sui territori delle province di Catania e di Messina.
Il progetto vede come partner co-attuatori il Comitato Italiano Rifugiati (CIR) e la cooperativa sociale San Francesco e come enti partner cofinanziatori i Comuni di Catania, Messina, Scordia, Gaggi, S. Teresa di Riva e Barcellona PG.
La giornata, ospitata dal Commissario Straordinario dell'Istituto Ardizzone Gioeni di Catania dr. Giampiero Panvini, si è aperta con un convegno pubblico presso l’Istituto per ciechi “Ardizzone Gioeni “ che ha visto la partecipazione dell’Assessore Regionale della Famiglia, Antonio Scavone, gli Assessori ai servizi Sociali dei Comuni di Catania, Giuseppe Lombardo e di Messina, Alessandra Calafiore, nonché del Sindaco di Scordia, Francesco Barchitta.
L’Assessore Antonio Scavone, in particolare, ha sottolineato la scelta strategica fatta dalla Regione nel campo della governance delle politiche migratorie con particolare riferimento all’azione di contrasto dello sfruttamento lavorativo e sessuale dei migranti, attraverso la collaborazione sempre più stretta e sinergica con le realtà istituzionali e del terzo settore operanti sul campo. Azione che, attraverso la collaborazione operativa e la co-progettazione degli enti antitratta, arricchisce e potenzia le azioni di contrasto e assistenza già realizzate dalla Regione sul territorio attraverso l’Ufficio speciale immigrazione.
Gli amministratori presenti hanno ribadito la scelta delle amministrazioni locali di costruire reti territoriali per il contrasto del grave sfruttamento e della marginalità sociale dei migranti, aderendo e sostenendo le attività del progetto Nuvole, integrando le stesse con le progettazioni e gli interventi nel campo delle politiche migratorie.
Sono intervenuti l'assessore del Comune di Catania alle Politiche Sociali dr. Giuseppe Lombardo, che dopo aver salutato i presenti a nome del sindaco Salvo Pogiese, ha ricordato l'impegno ormai triennale del comune di Catania nelle azioni di contrasto allo sfruttamento dei migranti attraverso la partecipazione a numerosi progetti di assistenza ed integrazione:
Il Commissario Straordinario dell'IPAB Ardizzone Gioeni dr. Giampiero Panvini, che ha messo a disposizione dell'evento i locali della sala Monsignor Zito e la splendida corte dell'Istituto per la realizzazione della sfilata, ha ribadito l'importanza di mantenere la massima attenzione su questi delicati temi sociali
Presente anche l'assessore alle politiche sociali del comune di Messina dr.ssa Alessandra Calafiore, partner del progetto Penelope
Il progetto è stato presentato dalla dr.ssa Michela Bongiorno, dirigente responsabile dell’Ufficio Speciale Immigrazione che ha illustrato la strategia regionale e i risultati già raggiunti nel campo dell’emersione e del contrasto dello sfruttamento lavorativo, nonché il nuovo impegno quale ente titolare degli interventi di contrasto della tratta e di presa in carico delle vittime, assunto con l’approvazione da parte del Dipartimento Pari Opportunità del progetto “Rete Sicilia – Nuvole Reloaded”, proposto dall’associazione Penelope.
il dott. Giuseppe Bucalo, presidente dell’associazione Penelope, che ha descritto i bisogni, le priorità e il sistema di intervento proposto dal progetto per far fronte ai fenomeni di tratta e sfruttamento dei migranti, sottolineando le contraddizioni insite nella legislazione vigente che, vietando di fatto la libera circolazione delle persone, ma non delle merci, fa sì che esse diventino e vengano trattate come tali.
La nuova tratta degli schiavi, di fatti, nasce chiaramente tanto dall’irregolarità (e quindi dalla vulnerabilità) di cui sono vittime i migranti che ricercano un futuro migliore per se o per le loro famiglie, quanto da una domanda interna che richiede corpi da usare per ricavarne profitto ovvero piacere a basso costo.
Il progetto in questo senso cerca di garantire percorsi di fuoriuscita dalla situazione di irregolarità/vulnerabilità/sfruttamento in cui versano le vittime di tratta attraverso l’attivazione dei programmi di protezione e inclusione sociale previsti dalla normativa. In particolare l’associazione Penelope, nell’anbito della più generale azione antitratta, ha avviato sul territorio della Città Metropolitana di Catania, focus e team dedicati su alcune aree a rischio definite:
- grave sfruttamento lavorativo attraverso un’esperienza ormai consolidata a Scordia e nell’area del Calatino per l’emersione dei lavoratori stagionali vittime di sfruttamento e caporalato con l’attivazione di servizi di prossimità e pronta accoglienza per superare la presenza di insediamenti informali, dare piena dignità alle vittime e accompagnarle nei percorsi di denuncia e di rivendicazione dei propri diritti;
- sfruttamento sessuale attraverso unità di strada e di contatto, nell’area cittadine ed extraurbana, ma anche presa in carico delle richiedenti asilo e le titolari di protezione internazionale, vittime di tratta, “parcheggiate” nel sistema di accoglienza che risultano a rischio di fenomeni di rivittimizzazione, soprattutto a conclusione del percorso di accoglienza e in assenza di strumenti e risorse di autonomia sociale;
- accattonaggio forzato attraverso una ricerca azione, con il coinvolgimento degli enti che si occupano di senza dimora ovvero di servizi di prossimità a bassa soglia, per l’individuazione, la mappatura del fenomeno e l’avvio di programmi di protezione sociale in favore di migranti inseriti in questo sistema di sfruttamento che resta in gran parte invisibile e misconosciuto, trattato di norma come un problema di ordine pubblico e decoro; d. coinvolgimento in attività illegali attraverso un’attività specifica mirata all’individuazione, emersione e alla presa in carico di vittime (e potenziali vittime) nel quartiere di San Berillo, area a rischio caratterizzato dalla presenza di etnie e fenomeni legati allo sfruttamento anche forzato della prostituzione e al coinvolgimento forzato di migranti in attività illegali (spaccio di droga ...)
L’evento si è concluso con la sfilata delle creazioni di moda della sartoria sociale “MODA OPERANDI” promossa dall’associazione, con il coinvolgimento di sarte straniere ospiti del proprio sistema di accoglienza e che si è costituita come attività commerciale per proporre percorsi di inclusione lavorativa e di mediazione e dialogo interculturale.