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SAC Aeroporto Catania: in 23 mesi oltre 200 mila euro di incarichi al presidente dell'organo di controllo dell

20-02-2020 05:09

Pierluigi Di Rosa

Cronaca, SAC&CamCom, Potere&Poteri,

SAC Aeroporto Catania: in 23 mesi oltre 200 mila euro di incarichi al presidente dell'organo di controllo della...BAIA VERDE

Probabilmente la soglia dell'immaginabile l'abbiamo superata da un  pezzo. Almeno pensavamo: e invece no.Trai tanti, tantissimi incarichi, consulenze

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Probabilmente la soglia dell'immaginabile l'abbiamo superata da un  pezzo. Almeno pensavamo: e invece no.



Trai tanti, tantissimi incarichi, consulenze e affidamenti conferiti dalla società PUBBLICA che gestisce l'aeroporto di Catania sotto "la direzione e controllo della Camera di Commercio del Sud Est della Sicilia" (presieduta da Pietro Agen che è il signore ligure delle cui gesta qualche esempio lo trovate nell'elenco di articoli in calce), ne abbiamo trovati alcuni che a naso ci paiono proprio clamorosi, esagerati.



Facciamo un passo indietro.



La SAC è una società pubblica interamente controllata da enti pubblici, con la maggioranza assoluta della Camera di Commercio del Sud Est (61,22%), la Città Metropolitana ed il comune di Catania, il Libero consorzio di Siracusa e l'IRSAP di Palermo.



Tanto per chiarire, l'assemblea dei soci si costituisce con la partecipazione di Pietro Agen per la Camera di Commercio, Salvo Pogliese come sindaco di Catania e Metropolitano e il governo regionale di Nello Musumeci con i suoi diretti rappresentanti essendo commissariati sia l'IRSAP che l'ex provincia di Siracusa.



SAC è gestita da un consiglio di amministrazione che vede la quasi totalità dei suoi componenti designati dalla Camera di Commercio, 3 su 5; uno ciascuno regione e provincia/comune di Catania con quest'ultima che nell'ultimo rinnovo, ennesima coincidenza, ha nominato la moglie di un socio del figlio di Agen, il Vasco che già abbiamo conosciuto. Ma questo è colore.



La Camera di Commercio esprime il presidente della SAC, Sandro Gambuzza, e l'amministratore delegato Nico Torrisi sulla cui nomina si registrarono veementi reazioni che mettevano in dubbio il possesso dei requisiti e persino precedenti cause ostative nella gestione di società andate in perdita, ostacoli brillantemente superati con l'approvazione dei sindaci della società e delle varie autorità competenti, probabilmente anche in considerazione del brillante curriculum presentato che lo vede titolare di una laurea quadriennale in economia conseguita a 31 anni dopo 12 anni di permanenza nell'ateneo catanese.



L'amministratore delegato Nico Torrisi ha ampi poteri e appena un paio di giorni fa è stato deliberato il compenso annuale di 115 mila euro.



La provenienza familiare ed imprenditoriale dell'AD Nico Torrisi è di tutto rispetto appartenendo ad una famiglia importante nota da un lato per le attività in campo farmaceutico (GEYMONAT, famosa anche per lo scandalo Ozopulmin), ma forse ancor di più per la proprietà e la gestione di uno degli alberghi più frequentati della città: la Baia Verde di Aci Castello.



Della Baia Verde Nico Torrisi è socio, insieme a molti familiari, e membro del consiglio di amministrazione.


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Bene, essendo una società di capitali da 5 milioni di euro, ha un organo che deve controllare e certificare l'operato della gestione del consiglio di amministrazione di cui il top manager Nico Torrisi è consigliere.


Questo organo di controllo è il Collegio Sindacale.


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Presidente del Collegio Sindacale è il dr. Giorgio Sangiorgio, che poi è da qualche anno anche il presidente dell'Ordine dei Commercialisti di Catania.


Sangiorgio è presidente del Collegio dei Sindaci della Baia Verde dal 2012.


Bene, tra i tanti incarichi affidati direttamente dall'amministratore delegato della SAC Nico Torrisi ne troviamo, almeno a partire dal febbraio 2018, una serie che riguardano proprio il presidente del Collegio dei sindaci della Baia Verde Giorgio Sangiorgio, che dovrebbe controllare l'operato del CdA di cui fa parte lo stesso Nico Torrisi che quegli incarichi, per decine di migliaia di soldi pubblici, gli concede senza alcuna selezione, comparazione o rotazione, manco a dirlo.


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Si noti la particolarità: a leggere quello che pubblicano nella sezione trasparenza della SAC, parrebbe che alcuni incarichi risultano conferiti a Giorgio Sangiorgio come studio associato Sangiorgio-Benzo (ad esempio, il 16 gennaio 2020 35.100 euro), e qualche giorno dopo come singolo professionista (ad esempio il 21 gennaio 2020 30.000 euro).


Ci sarà una spiegazione, ma ci sfugge.


Si tratta di


"Determine AD", cioè incarichi affidati direttamente dall'AD Nico Torrisi

 che poi sarebbe lo stesso che fa parte del CdA che Sangiorgio dovrebbe controllare.


Altra particolarità, l'amministrazione della SAC "verifica" ad ogni incarico che non vi siano "cause di conflitti di interesse" tra gli affidatari di consulenze e la gestione della SAC stessa, depositando


una solenne dichiarazione ai sensi di legge e avvertiti delle conseguenze penali

, con la quale vengono esclusi "conflitti d'interesse anche potenziali".


Appunto.


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