UNICT: ANCHE SULL’OPERAZIONE LICANDRO…PER SUDPRESS È PROPRIO UN DÈJA-VU

È davvero tutto scritto su SUDPRESS, parola per parola: era il 10 agosto 2018 quando questa testata pubblicò quello “strano bando” che sembrava emanato per compiere una delle operazioni più tracotanti concepite da quel sistema di potere che si sentiva, e probabilmente sino ad un certo punto lo è stato, del tutto impunibile. Anzi, “inarrestabile”, mentre adesso alle soglie degli arresti, quelli veri, ci è arrivato ad un pelo. Oggi la cronaca si rivela il trionfo del copia e incolla e noi, sinceramente, in questo non siamo bravi: però invitiamo i nostri lettori a rileggerseli quegli articoli, in originale. E cominciamo a capire perché ci sono società ed enti pubblici catanesi che destinano decine di migliaia di euro a contratti pubblicitari con alcune determinate società editoriali tagliandone altre…la città è in mano a parassiti e delinquenti capaci solo di cooptare gente più scarsa di loro tentando di soffocare ogni alternativa. Il dissesto totale che i catanesi stanno drammaticamente subendo non ne è che la conseguenza. Ma qualcosa ci dice che il vento sta cambiando…
Cosa c’è di nuovo nella cronaca di questi giorni? Sudpress aveva scritto tutto!
C’è di nuovo che li stanno fermando!
Ad ogni notizia che esce veniamo subissati di messaggi di nostri affezionati lettori che ci linkano i nostri stessi articoli del passato: non si può negare, è una grande soddisfazione, professionale e personale. Ma quanto ci è costato? Enormemente!
E dimostreremo a giorni di cosa si alimenta quel sistema di potere che si è mangiato Catania e continua comunque a farlo, trasformando in bancomat familiare o amicale tutte le risorse pubbliche e gli spazi possibili su cui riesce a mettere le mani: cannibali.
Quella della “chiamata” di Licandro da parte dell’ateneo catanese è una storia surreale, talmente enorme nella sua meschinità che quando la scoprimmo, ormai un anno fa, ne rimanemmo allibiti, tanto da titolare al suo epilogo “lo hanno fatto davvero”, non ci credevamo neanche noi che fossero capaci di una tale spudoratezza.
Giova solo segnalare che quella scelta di favorire il signor Licandro comportò l’utilizzo di quei famigerati “punti organico” che determinano l’uso delle risorse finanziarie a disposizione di un’università: cioè si scelse di favorire un “amico” penalizzando, ad esempio, la stabilizzazione di circa 5 dipendenti da decenni costretti al precariato.
Questo bisogna capire: questa corruzione, questi abusi, questi sprechi intollerabili ricadono direttamente sui diritti, sulle speranze di tanta gente perbene.
Questo è il delitto: la somma di tutte queste tracotanze ha ammazzato il futuro di un’intera comunità.
Non c’è pena adeguata prevista dai nostri codici per simili crimini.
Sulla vicenda, che adesso vede anche indagato quell’Enzo Bianco che è stato il peggior sindaco di tutti i tempi, persino oltre l’immaginabile, lo ribadiamo: non siamo bravi a copiare ed incollare, ma gli originali andate a leggerli, anche per capire quanto è importante che ci siano testate libere e indipendenti, che se non ci fossero molti potrebbero forse continuare a rubare, ma per tante persone perbene sarebbe un danno incalcolabile.
Adesso occorre fare un passo avanti…
E’ di grande BELLEZZA, e di sicuro CONDIVISO da molti, il SAPERE che il mite Dott. Zuccaro ed i Suoi Collaboratori sono ancora in movimento: questa volta nella rete a strascico sono rimasti “impigliati” il, per fortuna ex, sindaco Bianco, ed uno dei suoi più stretti collaboratori, l’onorevole professore Orazio Licandro.
Non compro mai La Sicilia per non dare il mio euro e cinquanta centesimi alla fondazione Mario Ciancio Sanfilippo, ma questa volta ho fatto un’eccezione, ed ho avuto una sorpresa. Quella di leggere, nell’articolo relativo all’avviso di garanzia ai due di cui sopra, le notizie che proprio questo giornale, SUDPRESS, aveva riportato nell’estate dello scorso anno: deve inorgoglire il Direttore dott. Di Rosa il fatto di essere citato se non nella forma certamente nel contenuto. Ed ho trovato anche in mio commento nel quale sostenevo che mai il rettore Basile avrebbe chiamato un docente, seppure di grande valore, quando altri docenti, di valore non inferiore, avevano a disposizione ore per una disciplina che, in una facoltà di lettere, è il proverbiale cavolo a merenda. Ma evidentemente Basile aveva ben altre pressioni e preferì non seguire i consigli degli amici. Così sia.
A leggere le notizie di questi giorni su quello che accade a Catania certo non c’è da stare allegri né ci fa onore. Devo fare un plauso a questa testata giornalistica per il coraggio e l’onestà dimostrata durante questi ultimi anni nel dire fatti e misfatti sulla “città sotto la montagna”. Più si va avanti e più cose vergognose vengono fuori: adesso tutti a dire: “ma sono cose che si sapevano, che?..si scopre l’acqua calda?”. Bravi …si, tutti lo sospettavano, ma nessuno ne ha mai parlato apertamente o meglio nessuno era intervenuto , in modo drastico a rompere la catena di acciaio inox che si era formata. Quanti magistrati? Quanti uomini delle istituzioni? Quanti giornalisti? Le maggioranze elette “democraticamente” hanno dato questi risultati e la “colpa” mica è solamente degli attori principali, no, è anche del pubblico che ha assistito e continua ancora ad assistere alle stesse commedie applaudendo e chiedendo , spesso, la replica. Malgrado tutto, si continua nella speranza che qualcosa possa cambiare grazie a giornalisti liberi e a magistrati come il giudice Zuccaro ed alcuni suoi collaboratori non dimenticando certo i ragazzi delle forze dell’ordine che , con sacrifici, sono impegnati in prima linea a inibire tutti questi “furbetti malefici” che inquinano la società.
A proposito di punti organici. Mi pare opportuno ricordare come nel “lontano” 2012 furono recuperati circa 70 punti-organico dalla svendita di circa 300 dipendenti in servizio presso il policlinico universitario, rimasti senza ruolo giacché cancellati dall’Ateneo e non presi in carico dall’Assessorato Regionale della Sanità (per cui risulta ancora pendente un ricorso al TAR , dal 2012, promosso dalla stessa Università contro la Regione). Il contro valore dei suddetti punti corrisponde grosso modo a circa 8.000.000 (ottomilioni di euro). Ci chiediamo: come è stata utilizzata questa ingente somma? chi sono stati i “beneficiari”? A quali concorsi si riferisce?
La cosa incredibile è leggere di piani di studio pasticciati ad arte, inserendo materie che non c’azzeccano niente, per piazzare l’amico… che era già felicemente piazzato in un’altra università. Con buona pace della preparazione universitaria degli studenti, che nn studiano quello che serve a loro ma quello che serve x sistemare gli amici.
Caro lettore Aguglia, bisogna proprio dirlo: mai organico fu più organico.
P.S. Mi sono fatto persuaso, per citare il grande Camilleri che questa mattina ci ha lasciati, che querelarmi porta sfiga: mi querelò Licandro, ed è finito inquisito, mi querelò Pignataro, ed è finito inquisito, mi ha citato Scavone, è solo a lui per ora non è successo nulla. Ma, tanto per citare Lorenzo il Magnifico, del diman non c’è certezza.
Una grande occasione sprecata una grande opportunità che non è stata colta che non ha creato nulla.
Ha lasciato deragliare il treno, perché tutto doveva girare attorno a Lui e all’ elefante magico. Non ha capito che tutto è cambiato, che il suo tempo era finito già qualche tempo fa. Ma ha continuato, ha perseverato, ha insistito…dopo me il nulla! Così è stato nel silenzio assordante di quasi tutti! Chissà quando il centro sinistra tornerà ad essere protagonista in questa città?
In Ateneo tiene banco la discussione di quando salta il Direttore Generale Bellantoni, visto che la magistratura ha tutte le discussioni, intercettazioni, compreso gli appuntamenti che hanno preceduto il concorso del F A M O S I S S I M O DIRETTORE GENERALE, ai dirigenti interni fu perfino proibito di presentare domanda, solo l’avv. Reina non si piegò, salvo poi non essere nemmeno giudicato idoneo (che figura gli hanno fatto fare) non contenti all’allora Direttore Generale Portoghese, fu consigliato di mettersi da parte………..sarebbe interessante capire il perchè di questo “strano consiglio”, cosa fece Portoghese di così tanto disdicevole, che non fu gradito dal duo Basile/Pignataro.
Prof. Condorelli, ma che ci “azzecca” diceva qualcuno, un Direttore Generale ampiamente delegittimato ancora lì, a non si capisce cosa fare dopo tutto quello che è accaduto in Ateneo.
Mi sa………che qualcosa accadrà a breve………..
Caro unoattentoall’Università, il Direttore Generale, quale Bellantoni????? ahahahah non c’è mai in amministrazione, o parte, o è fuori, o non si sa dov’è (sono arci note le memorabili situazioni di imbarazzo che ne il rettore ne il pro-rettore sapevano dove fosse) molti sostenevano già all’epoca che gli servivano consigli di “avvocatesse”