Il nuovo provvedimento "anti-covid", firmato nella serata di ieri dal nostro Presidente di Regione Nello Musumeci, entrerà in vigore mercoledì e avrà efficacia fino al 30 ottobre. Ma quali sono le novità contenute in questa "ennesima" ordinanza relativa al virus? Scopriamolo insieme.
Uso obbligatorio delle mascherine quando si è tra estranei, registrazione e tamponi rapidi per chi proviene dall'estero, controlli periodici sul personale sanitario e sui soggetti cosiddetti "fragili", oltre ai divieti di assembramento.
Così si potrebbero riassumere i punti principali della nuova ordinanza anti-covid a firma Musumeci. La trentaseiesima a partire dal 25 di febbraio .
Ma scendendo più nel concreto, cosa cambia davvero nella pratica rispetto a come ci comportiamo adesso?
Per quanto riguarda l'uso della mascherina, appare chiaro dal testo del provvedimento che all'aperto vada indossata praticamente sempre.
Difatti "è obbligo di ogni cittadino, al di sopra dei 6 anni, di tenere sempre la mascherina nella propria disponibilità, quando si è fuori casa. Nei luoghi aperti al pubblico la mascherina deve essere indossata se si è nel contesto di presenze di più soggetti. Si è dispensati solo quando ci si trova tra congiunti o conviventi".
Invece sulla questione "viaggiatori" si legge: "Chiunque entri nel territorio della Regione provenendo da Stati Ue o extra Ue ha l'obbligo di registrarsi sul sito www.siciliacoronavirus.it, ovvero di comunicare la propria presenza al servizio sanitario della Regione. [...]":
"Le Aziende sanitarie provinciali competenti territorialmente provvedono alla sottoscrizione di un Protocollo con le Società di gestione dei trasporti per sottoporre al cosiddetto tampone rapido [...] i soggetti provenienti dai Paesi esteri".
Inoltre: "Sono vietati gli assembramenti mediante il prolungato stazionamento nei luoghi pubblici o aperti al pubblico (strade, piazze e parchi). Sono escluse le sole occasioni di iniziative pubbliche previste dalla legge o comunicate all'Autorità di pubblica sicurezza, per le quali l'organizzatore è comunque responsabile"
E' come essere tornati indietro nel tempo di mesi, a quando un gruppo di amici non aveva la libertà di potersi ritrovare per strada. Ma come mai si è reso necessario tutto ciò? Perchè deve esserci un "inasprimento" di queste misure anti-contagio?
Anche se noi siciliani siamo forse convinti - a giudicare dal menefreghismo con il quale ci siamo comportati - che qui "non ce nè coviddi"; i dati reali dei contagi dovrebbero darci quello schiaffo che ci serve: infatti la nostra regione viaggia su una media di 100 casi di covid-19 rilevati al giorno.
E, come dichiara anche il Presidente di Regione Nello Musumeci: "Il numero dei casi di Covid 19 continua ad aumentare e quindi occorre mantenere una linea di massima prudenza, con l'evidente necessità di non sottovalutare il rischio di una rapida ripresa epidemica dovuto ad un eccessivo rilassamento delle misure e dei comportamenti individuali".
"Abbiamo appreso che la chiave più importante per affrontare questa emergenza è rappresentata dalla tempestività delle decisioni e della previsione degli eventi futuri. La Sicilia non vuole un nuovo lockdown, ma per impedirlo dobbiamo impegnarci tutti, soprattutto i più giovani".
E speriamo che l'impegno, questa volta, ci sia davvero, da parte di tutti.