"Ogni cittadino è parte responsabile e attiva nella vita democratica del Paese". La Polizia di Stato "motiva" in questo modo la nascita di YouPol, l'app che permette ai "civili" di segnalare alle forze dell'ordine i "probabili" crimini dei quali pensano di essere testimoni.
Dagli atti di bullismo allo spaccio di droga, fino ad arrivare ad un ampio ventaglio di altri crimini, tra cui anche la recentissima aggiunta dei reati di violenza domestica - drasticamente aumentati durante e dopo il lockdown; i tipi di segnalazioni - del tutto anonime - possono essere molteplici, e arrivano direttamente al database presso il CED del Ministero dell'Interno.
Peccato che purtroppo nella nostra terra tutto ciò venga spesso considerato come "essere sbirru". E a YouPol spesso si preferisce un'altro tipo di app con la stessa assonanza...
Ma noi, così come la stragrande maggioranza dei nostri lettori - che solo per fare un esempio ci hanno recentissimamente documentato la situazione della zona industriale e il menefreghismo imperante delle misure anti-covid; pensiamo che questo tipo di mentalità vada estirpata alla radice, perchè solo denunciando le cose possono davvero cambiare.
E la pensava evidentemente così anche il cittadino che, lo scorso sabato sera ha utilizzato l'app messa a disposizione della Polizia di Stato per denunciare l'incresciosa situazione che stava vedendo nel locale in cui era entrato.
Difatti il personale del Ramblas di via Guido Gozzano era del tutto senza mascherina mentre serviva le decine di persone accorse per una serata di Karaoke Neomelodico del tutto "dimentica" delle misure anti-covid.
La polizia è intervenuta proprio sulla base della segnalazione pervenuta tramite l'app YouPol, e dopo una multa all'esercente, è stata prevista la chiusura del locale per 5 giorni.
Ma il Ramblas non è l'unico locale della città ad essere stato sanzionato e chiuso. Difatti durante lo scorso week-end, tra venerdì e domenica, le pattuglie della Polizia Annonaria hanno proceduto a verbalizzare e chiudere provvisoriamente ben 5 attività commerciali per varie violazioni alle disposizioni dell’ordinanza anticovid.
Questi sono solo alcuni esempi di come la "cittadinanza attiva" può davvero intervenire per cambiare le cose.