Novembre 2019: abbiamo denunciato una vicenda assurda.
Settembre 2020: la battaglia è persa.
La guerra continua!
E non è di quelle che si possono perdere...
Diamo la notizia per come l'abbiamo appresa, con un messaggio wapp: il chirurgo Marcello Migliore, professore ordinario di Chirurgia Toracica dell'Università di Catania, uno dei massimi esperti mondiali di interventi per la cura del terribile cancro del polmone, il Mesotelioma, questo lunedì ha dovuto lasciare Catania perchè al Policlinico non lo facevano operare: è andato a fare il primario a Cardiff, uno dei primi tre ospedali della Gran Bretagna, tra i più importanti d'Europa. Ripetiamo: A Catania non lo facevano operare!
L'articolo dedicato ai prodromi di questa vicenda finita malissimo, per Catania e molti, troppi malati, è del 14 novembre 2019.
Era stato sollecitato da segnalazioni e mail di decine di pazienti e loro familiari che denunciavano, tra disperazione ed indignazione, quanto stava accadendo al Policlinico di Catania.
Approfondimmo, verificammo, incontrammo fonti, vertici universitari ed anche il prof. Migliore.
La notizia c'era tutta ed era pesantissima.
Il titolo che scegliemmo fu di quelli tipici che caratterizzano la nostra testata, senza pelose moderazioni: Scandalo al Policlinico di Catania, c'è un chirurgo toracico di livello internazionale e non lo fanno operare: decine di pazienti in rivolta. Chi vuole lo legga.
Qualche reazione ci fu, decine di migliaia di lettori, gruppo FB a sostegno, anche qualche speranza con la promessa di farlo operare presso reparti di altri, come fosse un lavavetri da accontentare : ma Catania è Catania, ridotta come lo sappiamo bene, amministrata nei più vari settori da gente incredibile...che, scriviamo spesso, solo nel distretto giudiziario di Catania può continuare indisturbata a far danni...
Ricevuta adesso la disarmante segnalazione via wapp ho chiamato il prof. Migliore, non abbiamo avuto bisogno di dirci nulla, il quadro è chiaro: l'incarico che va a ricoprire è prestigioso, tra qualche settimana sarà relatore ad un'importante convegno scientifico sulla sua tecnica operatoria, ma lascia la famiglia, gli affetti, la sua casa, il suo mondo, i suoi pazienti siciliani che chissà dove andranno: la sua voce al telefono si spezza. Io resto in silenzio, un lungo silenzio. Provo vergogna.
E Catania, la Sicilia dei cialtroni al comando, perde l'ennesima eccellenza.
Continua...