Autunno 2020, più di mille circoscrizioni d’Italia si troveranno a dover affrontare le Elezioni Amministrative. Vi abbiamo già presentato un quadro “generale” della frastagliata situazione siciliana, adesso è arrivato il momento di approfondire il contesto in cui si trovano alcuni dei comuni più importanti del nostro territorio prima di affrontare le urne. Iniziamo affrontando l'argomento "Di Punta".
Il Comune di San Giovanni La Punta ha vissuto diverse trasformazioni politiche dai lontani anni ‘90 ad oggi, spostandosi progressivamente da un orientamento di destra verso posizioni più di sinistra, passando anche per una "complicata" parentesi “centrista”, terminata con una vicenda giudiziaria.
E le cadute “politiche” avvenute in questo comune nel corso del tempo sono state tante, troppe.
A partire dallo scioglimento per mafia e dal successivo commissariamento del 1993-1995; avvenuto dopo circa sei anni di “egemonia” della Democrazia Cristiana.
Passando dall’ “esperimento” Alleanza Nazionale – dal 1995 al 1999 – con il Sindaco Salvatore Allegra, terminato anch’esso “bruscamente” con un commissariamento straordinario ad un anno dalla scadenza “naturale” del mandato.
Concludendo con la sindacatura di Santo Trovato – dal 1999 al 2002 circa - tra le fila del CDD, Centro Cristiano Democratico - interrotta per via dello scoppio di una vicenda giudiziaria legata all’apertura di una nuova strada nei pressi dell’ipermercato “Le Zagare”.
Se già tutto questo può sembrare abbastanza paradossale, è importante anche notare come, nell’arco di circa trent’anni, San Giovanni La Punta sia stata commissariata per ben tre volte; trascorrendo più di quattro anni e mezzo sotto la giurisdizione di diversi commissari straordinari – nell’ordine delle decine!
La situazione sembra essersi normalizzata a partire dal 2005 ad oggi, con la conclusione “record” di tre mandati “regolari” consecutivi – tutti riconducibili ad un’area moderata di centro-sinistra!
E, ad oggi, in quale “quadro politico” si trova San Giovanni La Punta? Chi ha avuto il “coraggio” di candidarsi in un comune con una storia e un contesto del genere?
I principali protagonisti della sfida elettorale sono quattro:
Santo Trovato. Si, è la stessa persona che abbiamo nominato prima. Il politico della lista civica Puntesi Liberi - area di destra, totalmente assolto in appello e definitivamente in Cassazione per la vecchia vicenda giudiziaria, decide di riprovarci a distanza di anni.
Ha più volte pubblicamente dichiarato la scelta di non voler ancora stilare un programma elettorale dettagliato;
puntando invece su alcuni "punti cardine" principali, come
la "riapertura del palazzo" ai cittadini - in senso metaforico e non - e la riforma dei servizi sociali.
Un'altro degli argomenti principali sostenuti dal candidato sindaco Trovato è sostanzialmente un'accusa nei confronti della precedente amministrazione, rea a suo dire di essere la causa di 4 milioni di debiti per le casse comunali.
Antonino Bellia. Sindaco uscente, ultimo a portare a termine quei tre mandati consecutivi “in aria di sinistra” di cui abbiamo parlato prima.
Prima di lui, a porre le basi di questa “continuità” c’era stato per ben due mandati il Sindaco Andrea Barbaro Messina (2005-2010 e 2010-2015), da molti considerato “sindaco ombra” anche dell’ultimissima amministrazione Bellia.
Sostenuto da ben 9 liste civiche, Bellia viene considerato da più parti il favorito per queste elezioni.
Giusy Rannone. Esponente del M5S, la Rannone si era candidata anche alle precedenti elezioni, perdendo “di pochissimo” contro Bellia.
Protagonista di contrasti politici durati anni contro la “coppia” Bellia-Messina, la Rannone decide di ricandidarsi anche forte del consenso derivante dalla “vicenda delle aiuole” avvenuta qualche anno fa.
Da anni si oppone alle diverse versioni dei Piani Regolatori che prevedono ulteriori cementificazioni, e al contempo cerca di documentare con foto e video ciò che accade al palazzo comunale, per rendere più partecipi i cittadini di certe dinamiche politiche.
Lorenzo Seminerio. Personaggio politico di area Lega - Fratelli d'Italia, si era già candidato alle amministrative di 5 anni fa, ottenendo il 12% delle preferenze.
In quell'occasione Seminerio ricevette anche l'appoggio di Matteo Salvini, che in una delle sue prima "sortite" in Sicilia lo "sponsorizzò apertamente in un comizio in piazza.
Nato proprio a San Giovanni La Punta, Seminerio è appoggiato direttamente dall' "establishment" della Lega Siciliana, tra cui si annoverano nomi come quello di Stefano Candiani, segretario della Lega per la Sicilia.