Ieri l'articolo della nostra Sara Obici ha posto la questione del recupero di un plesso immobiliare di grande pregio ed importanza dopo la dismissione da parte del Policlinico.
Gli effetti sul quartiere della chiusura dell'ospedale si è già sentita, provocando la chiusura di numerosi esercizi commerciali.
Adesso è prioritario non fargli fare la fine di altri siti, basti pensare all'Ascoli-Tomaselli sulla via Passo Gravina, abbandonato da anni.
Ieri il presidente della regione Nello Musumeci ha effettuato un sopralluogo presso il Santa Marta assumendo impegno preciso.
Ed ecco il comunicato ufficiale diffuso nella serata di ieri:
"Un'operazione, finora unica in Sicilia, per restituire bellezza. Questo lo spirito che anima la riqualificazione dell'area del vecchio ospedale Santa Marta di Catania che oggi pomeriggio è stata al centro di un sopralluogo condotto dal presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, accompagnato dal capo dell'Ufficio etneo del Genio civile, Natale Zuccarello. Dopo l'atto della giunta che ha autorizzato la demolizione selettiva e controllata dell'edificio degli anni 50-60, che sorge tra via Gesualdo Clementi e via Bambino, è già scattato il conto alla rovescia per l'avvio del cantiere.
«Il governo della Regione, d'intesa con l'Azienda ospedaliero-universitaria Policlinico-Vittorio Emanuele San Marco - ha detto il governatore - ha deciso di abbattere un edificio che non trasferisce alcuna suggestione, per conferire invece il giusto decoro a un gioiello dell'architettura settecentesca del Vaccarini. Di fatto, consegniamo nuovamente alla Catania barocca una propria omogeneità urbanistica e architettonica. Per la prima volta in Sicilia si dà vita a un processo di ripristino alla bellezza e, dove ve ne saranno le condizioni, replicheremo la misura».
I lavori di demolizione del fabbricato del secolo scorso saranno coordinati dal Genio civile di Catania e potranno essere ultimati entro la fine dell'anno. Successivamente si procederà al restauro del palazzo settecentesco, che ospiterà la sede della Soprintendenza, e alla realizzazione di una piazza antistante in cui verrà inglobato anche il giardino esistente. La spesa prevista è di due milioni e 330 mila euro."
Speriamo, noi mettiamo un nodo al fazzoletto e ne riparleremo tra qualche settimana.