Parlare con gli artisti è sempre, comunque, un'esperienza. Ne conosceremo tre in diretta live nel corso del matinée su SudStyle questa domenica 26 luglio alle 11. Sulla pagina Facebook di SudStyle e SudPress oltre che sul canale YouTube. Successivamente in versione solo audio su Spotify e tutte le altre piattaforme podcast.
FOYER DAVIDE BRAMANTE & FRIENDS. Così si chiama la mostra inaugurata la scorsa settimana all’interno del Teatro Tina di Lorenzo di Noto che accoglie eccezionalmente, per la prima volta nella sua storia lunga 150 anni, una mostra all’interno nei suoi spazi più belli: sul palco, nella platea e in tutti gli altri spazi disponibili tra velluti rossi e stucchi dorati
La mostra riunisce la più alta espressione dell’arte contemporanea siciliana.
Nessun pittore della domenica, nessun decoratore di un qualche talento: in questo teatro si sono dati appuntamento gli esponenti di punta di una generazione che anagraficamente è compresa tra i 38 e i 53 anni. Accomunati tra loro solo dalla impellenza di esprimersi senza compromessi, e a livelli non sempre facilissimi da comprendere.
Sono tutti sicilianissimi - anche se soltanto alcuni residenti sull’Isola:
Davide Bramante, Stefano Cumia, Francesco De Grandi, Emanuele Giuffrida, Giovanni Iudice, Francesco Lauretta, Loredana Longo, Ignazio Mortellaro, Filippo La Vaccara e William Marc Zanghi con l’intervento sonoro di Michele Spadaro.
A cura di Aldo Premoli l’esposizione è promossa da San Sebastiano Contemporary - Casa Bramante con il sostegno del Comune di Noto e della Fondazione Teatro Tina Di Lorenzo di Noto e con il contributo determinante della Onlus Mediterraneo Sicilia Europa.
Davide Bramante (Siracusa 1970). Artista eclettico è il fondatore San Sebastiano Contemporary
Frequenta l’Istituto Statale d’arte di Siracusa e l’Accademia Albertina di Belle arti di Torino. Nel 1999 torna a vivere a Siracusa, dopo tredici anni trascorsi tra Torino, Roma, Milano e New York.
Opera dal 1991 come artista indipendente realizzando lavori video, installazioni e fotografie. Ha esposto i suoi lavori praticamente ovunque in Europa ma anche in Asia e Stati Uniti.
Bramante è conosciuto dai collezionisti soprattutto per le sue immagini di grande formato realizzate impressionando la medesima porzione di pellicola immobilizzata nella sua reflex. Ognuna delle sue immagini è un ologramma concettuale che ha proprie giustificazioni locali e storiche anche se la riuscita deriva dal particolare sguardo mobile di chi le ha costruite. A che servirebbe altrimenti quella particolare forma di abilità umana che chiamiamo arte?
Davide Bramante (Siracusa 1970). Artista eclettico è il fondatore San Sebastiano Contemporary
Frequenta l’Istituto Statale d’arte di Siracusa e l’Accademia Albertina di Belle arti di Torino. Nel 1999 torna a vivere a Siracusa, dopo tredici anni trascorsi tra Torino, Roma, Milano e New York.
Opera dal 1991 come artista indipendente realizzando lavori video, installazioni e fotografie. Ha esposto i suoi lavori praticamente ovunque in Europa ma anche in Asia e Stati Uniti.
Bramante è conosciuto dai collezionisti soprattutto per le sue immagini di grande formato realizzate impressionando la medesima porzione di pellicola immobilizzata nella sua reflex. Ognuna delle sue immagini è un ologramma concettuale che ha proprie giustificazioni locali e storiche anche se la riuscita deriva dal particolare sguardo mobile di chi le ha costruite. A che servirebbe altrimenti quella particolare forma di abilità umana che chiamiamo arte?
Giovanni Iudice (Gela, 1970). Autodidatta, sin dall’infanzia disegna e dipinge. Ancora oggi viaggia, studia tanto l’arte del passato e quella contemporanea… e dipinge
Mostre Personali
2019 ArteFiera Bologna, personale Galleria Gianluca Collica Catania .
2018 Esegesi, Fondazione Brodbeck, Catania.
2017 Terra di Mezzo (Palermo capitale della cultura), Fondazione Sant’Elia, Palermo.
2017 Il Rumore del Mare (Milanesiana) Palazzo Medici-Riccardi, Firenze
2010 Palazzo Pianciani, Spoleto (Festival dei due mondi)
2009 Gam Palermo
2005 Galleria Forni Bologna
2002 Galleria Montrasio Milano
1998 galleria Repetto AcquiTerme (Al)
1993 studio nuova figurazione Ragusa
Mostre Collettive
2020 I Nuovi Siciliani. Davide Bramante&Friend. Foyer Teatro, Noto. 2020 Artefiera Bologna(Baronello-Iudice-Mendoza), Galleria Collica Gianluca Catania.
2016 "The light of Sicily" , Maere fine arts, Gent (Belgium)
2015 "Artisti di Sicila. Da Pirandello a Iudice" (CastelloUrsino-Palermo Museo Sant'Elia- Favignana, ex Tonnara Florio).
2012 "Homo Faber", Milano, Castello Sforzesco
2012 "Il Bel Paese dell'Arte", Bergamo Gnam
2011 52^ Biennale di Venezia, padiglione Italia, Arsenale
2010 Premio AgenoreFabbri, Germania/Italia/Austria
2007 Arte Italiana da DeChirico alla contemporaneità. Palazzo Reale, Milano
2007 La Pittura della Realtà. Pac Milano
1998 DeMetaphisica. Galleria Appiani32 Milano
1998 Premio Suzzara
Emanuele Giuffrida (Gela 1982) vive e lavora a Palermo. Sin da bambino manifesta capacità nel disegno fuori dal comune. La sua arte si è sviluppata tramite il mezzo della pittura, attraverso un linguaggio figurativo che abbraccia tanto i valori della pittura tradizionale che i linguaggi contemporanei.
La sua ricerca si protrae attraverso una serie di opere riconducibili a un presente e a memorie di un proprio vissuto, un racconto di sè, della propria visione dei luoghi e delle cose.
La serie degli interni a partire dal 2007 si sviluppa attraverso la realizzazione di luoghi domestici, stanze, dormitori, cucine, luoghi comuni ai giovani studenti fuorisede e abitati dallo stesso artista il quale, attraverso la “metabolizzazione” pittorica di quei luoghi, ne tenta egli stesso una sorta di accettazione di una condizione per certi versi ingiusta.
Tra i primi lavori ad emergere in questa direzione sono le opere “Kitchen III” e “The student’s room”. La prima è il ritratto di una cucina nel suo angolo più scarno. Le pareti, preda della totale incuria divengono pretesto per la pennellata. La seconda invece è la rappresentazione della propria stanza negli anni universitari. Il rimando all’opera “La stanza di Vincent ad Arles” appare forte. Mentre nell’opera di Van Gogh però vi è una semplificazione degli oggetti e una armonia degli spazi volti ad idealizzare un ordine più desiderato che posseduto, nell’opera di Giuffrida l’idealizzazione viene totalmente sopraffatta dalla rassegnazione al reale.
A queste opere seguono una serie di lavori dove l’interno si fa anche “palcoscenico” per metafore della condizione umana: la parvenza, l’insuccesso, il dolore, la morte.
Emanuele Giuffrida è nato a Gela nel 1982, vive e lavora a Palermo.
Si laurea nel 2007 presso l’Accademia di Belle Arti di Palermo.
Principali personali:
2018 –Outside, galleria Lo Magno, Modica. Testo in catalogo di Rischa Paterlini.
2015 –Trinacria Contemporary,ArtFactory5,
Fondazione Puglisi Cosentino, Catania.
2006 –Ore 10 calma piatta, a cura di M. Sciaccaluga, galleria Lo Magno, Modica.
Principali collettive:
2020 -“White Sheets”, project show. Lo Magno arte contemporanea, Arte fiera, Bologna.
2019 –VIII Premio Fondazione VAF. Museo Mart, Trento e Rovereto; Stadtgalerie, Kiel. Menzione speciale della giuria.
2017 –Hotel Eros, a cura di A. Romano Pace, galleria Lo Magno, Modica –Museo Reg. Archeologico, Gela.
2016 –Italian connection, galleria Van Campen & Rochtus, Anversa.
2015 -La Pratica della Pittura, a cura di Ivan Quaroni, Castello di Spadafora.
2015 -Time Out, galleria Lo Magno, Modica.
2013 –Riflessi d’Italia, a cura di Chiara Argenteri, C.U.B.O. Bologna.