
I miei due centesimi sulle linee guida per la scuola della Ministra Azzolina Forse non occorreva un software per mappare le classi e dire quanti ragazzi possiamo metterci dentro. Forse esistevano dei piani di sicurezza che prevedevano già che i nostri ragazzi non fossero costretti in classi pollaio. Ma allora di chi è la responsabilità se fino a prima del Covid i ragazzi erano in classi da 25/30 alunni senza spazio di movimento? C'è un 15% di alunni a cui bisognerà trovare una classe a settembre. E c'è anche un accordo con gli enti locali che supporteranno il governo nella risistemazione degli ambienti che erano stati dismessi e che si è scoperto serviranno di nuovo. Come? Il comune è in dissesto? E quindi possiamo scaricare su altri la responsabilità? NO. PER ANNI sono state sperperare risorse. Si è partecipato a bandi inutili pur di accaparrarsi fondi europei per progetti mai entrati in funzione e lasciati a marcire con il fiocco dell'inaugurazione ancora attaccato. La città è stata portata allo sfascio totale. Qualsiasi cosa è da riprendere e ristrutturare, quando non è da demolire e ricostruire. Di chi è la colpa? Di chi è la responsabilità che un plesso come quello della ex Brancati di Librino sia stato lasciato inutilizzato e in mano ai vandali per anni? Senza nessun controllo e senza un progetto? Adesso è ormai ridotto ad un enorme open space degno dei bombardamenti di Beirut. Inutilizzabile. Di chi è la colpa se non ci sono mai stati i soldi per L'ORDINARIA manutenzione degli immobili scolastici? Quelli di prima? Non funziona più come risposta. Destra o sinistra non importa: tutti sono stati al governo e se siamo in queste condizioni la colpa di qualcuno sarà. Avete voluto la bicicletta? PEDALATE. Vi riempite la bocca di autonomia degli enti locali? La scuola è VOSTRA COMPETENZA. Lo era già prima di questa conferenza stampa. Ve lo hanno solo ricordato. Le linee guida non vi piacciono? Era inutile dire che bisogna innovare la didattica? Forse. Ma questo anno (perso?) ha evidenziato carenze e problemi che c'erano già! E allora invece di fare i finti moralisti fate ognuno il vostro dovere. Politici: mettete mani ai bilanci alle carte, STUDIATE. PROGETTATE con CRITERIO. Oltre questa emergenza. Le soluzioni servono a prescindere dal di stanziamento sociale. NON È NORMALE che si facciano ancora solo lezioni frontali. NON È NORMALE che gli insegnanti che fanno didattica "alternativa", attenti ai bisogni degli alunni, siano considerati "scomodi" perché evidenziano l'inadeguatezza chi chi non si aggiorna. NON È NORMALE che non si facciano esperienze outdoor, gite d'istruzione valide. NON È NORMALE. E non perché devono stare a un metro di distanza e all'aperto il virus si diffonde meno. Ma perché una didattica stantia rende i ragazzi disinteressati, apatici, lontani. Non apprendono? Vi siete mai chiesti come insegnate? Conosco insegnanti molto in gamba e non me ne vogliano, chiaramente non è con loro che me la prendo. Ma con tutti quelli che vedono di cattivo occhio chi ricorda che le cose dovrebbero funzionare diversamente. Ho conosciuto realtà scolastiche eccezionali. Sono figlie degli stessi 30anni di politica di tutte le altre. Ma sono diverse. All'avanguardia. A Librino. A Zafferana. Per dirne due. Non parlo di Milano o Bolzano. E allora? E allora ognuno faccia quello che gli spetta. I politici si rimbocchino le maniche. Gli insegnanti si ricordino che esiste la formazione continua e che la scuola non si è fermata al '68. I genitori siano interessati e presenti come lo sono stati in questi 50 giorni di DAD. I ragazzi subiscono. Sempre. E se sono svogliati e non credono nelle istituzioni la colpa è di questa scuola. Noiosa e stantia. Degli insegnanti che si sono trovati davanti. Della didattica senza passione e fuori dal tempo. È colpa nostra. Che non abbiamo fatto quando dovevamo. Che sappiamo solo lamentarci invece di agire. Finiamola.