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No, purtroppo non è un pesce d'aprile in ritardo, questo dialogo è realmente avvenuto. Ci è stato raccontato da Luca Lisi, privato cittadino catanese che da qualche tempo a questa parte ha dato il via a delle TrashTag Challenge spontanee. Ad apostrofarlo in questo modo è stato un ragazzino, del tutto incredulo nel vederlo ripulire una zona pubblica che non fosse "a so casa".
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Quello che emerge da questo breve scambio di battute non è sicuramente molto incoraggiante - almeno per quanto riguarda uno dei due interlocutori, e testimonia come ci sia ancora molto "da lavorare" sulla mentalità di alcune persone.
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Perchè sono bravi tutti a dire: "Bello il Friday For Future (e nel frattempo "ma caliu"), giuste le manifestazioni, "troppo apposto" Greta Thunberg", ma se poi al momento di fare la differenziata o di raccogliere da terra i bisogni del cane "ci secchiamo" e lasciamo perdere allora non va bene per niente. Non solo siamo ipocriti, ma contribuiamo a sporcare quella che è davvero la nostra casa, e che a parole siamo tanto bravi a difendere e a magnificare.
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"Il cambiamento parte da ognuno di noi, dalla nostra mentalità . Io mi sono sentito ispirato da alcuni articoli relativi alla TrashTag Challenge e ho deciso di fare la mia parte. Considero queste sfide come una sorta di "esibizionismo da Facebook", ma in questo caso davvero sano e costruttivo" Ci spiega Luca, che da solo o insieme ad altre persone con le quali ha preso i contatti durante la manifestazione del 15 marzo, ha dato vita ad alcune operazioni spontanee di pulizia della nostra città .
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L'ultima loro "missione" risale al 30 marzo scorso, quando muniti di sacchetti e guanti si sono dati da fare per ripulire la zona di Piazza Palestro. "Bisogni dei cani, tappi di birre, e chi più ne ha più ne metta, si trova questo ed altro. La cosa bella è stato il sostegno da parte dei passanti. La gente che ci vedeva ci salutava coi pollici alzati o suonava il clacson. Ho visto davvero molta vicinanza, quantomeno a parole, alla nostra operazione di pulizia. Quello che manca in molti casi è il passo in più: dalla teoria alla pratica".
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E come si passa alla pratica? Cosa dovrebbe fare chi volesse partecipare a questa iniziativa?
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"Sto pensando di creare un gruppo messenger per coordinare coloro che volessero partecipare. Ma pulire insieme a noi non vuol dire essere per forza fisicamente con noi, basta che ognuno si metta a ripulire vicino alla sua zona, in questo modo è come se stessimo partecipando tutti insieme".
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Allora, pronti a rimboccarvi le maniche?