Non so se l'aggettivo con cui sostituire i puntini del titolo potrebbe portarci all'ennesima querela, perché questi soggetti che hanno distrutto la città più bella del mondo, e continuano a farlo impuniti, è possibile siano anche così spudorati da portare in tribunale chi gli ricorda quanto sono cialtroni. Anche se a noi frega meno di niente delle loro intimidazioni, anzi...
Del resto sono gli stessi che, pur "guadagnando" 12 mila netti, si alzano da soli lo stipendio di ben 900 euro al mese quando la maggior parte di quelli che ancora li votano se li sognano,: i 900, non i 12 mila che non guadagnano neanche in un anno!
Vabbè, chiacchiere perse.
Veniamo alla notizia che è sempre la stessa: la buca di via Torino, ormai scelta da noi come l'emblema di come è amministrata, si fa per dire, questa città.
Questa buca la seguiamo, alleviamo, coccoliamo già da un paio di anni: era il novembre 2021.
Solito evento atmosferico che in qualunque città del mondo viene definita "pioggierella" o al massimo "pioggia" ma che nella narrazione etnea diventa subito "ciclone", "tifone", "Medicane".
Con effetti ogni volta devastanti: traffico bloccato, strade allagate e, immancabilmente, lei: la buca di via Torino.
Che decidiamo di adottare e seguire...
Qualche giorno dopo la prima segnalazione, la buca viene "sistemata", a modo loro ovviamente.
Passa un anno, si arriva al natale 2022, e la buca ritorna, puntuale come un orologio svizzero, forse l'unica cosa puntuale in questa città, quasi come i cordoli del BRT che montano e smontano come fossero un passatempo per scienziati della mobilità urbana.
Al solito la buca viene "sistemata" come ogni volta ma alle prime pioggie, quelle dell'ultima "allerta meteo" di questo metà febbraio, ritorna...
Ora, pubblicata la segnalazione, arriverà il furgoncino sgangherato della solita partercipata quasi fallita con i soliti cinque operai: uno con la pala riempirà la buca di bitume scadente mentre due guardano, uno fuma e l'altro messaggia su whatsapp.
Sino alla prossima pioggia, o forse basterà un pò di vento...