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Rifiuti, seri problemi nell'appalto della SRR per 11 comuni di Catania Nord

10-02-2023 09:14

Pierluigi Di Rosa

Cronaca, Focus,

Rifiuti, seri problemi nell'appalto della SRR per 11 comuni di Catania Nord

Ci risiamo con i capitolati d'appalto completamente sballati...

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Ci risiamo con i capitolati d'appalto completamente sballati, almeno a stare alle analisi, molto dettagliate, compiute dai sindacati che, nel caso dell'ultimo bando ne hanno addirittura chiesto l'annullamento.

 

Si tratta dell'appalto, del valore diviso in due lotti di circa 78 milioni di euro per sette anni, ideato e bandito dalla SRR Catania Nord per la gestione del servizio di raccolta e trasporto rifiuti in 11 comuni dell'hinterland catanese: Mascali, Fiumefreddo di Sicilia, Santa Venerina, Calatabiano, Linguaglossa, Piedimonte Etneo, Adrano, Randazzo, Maletto, Maniace e Castiglione di Sicila.

 

I due lotti sono stati aggiudicati il primo alla società Ecolandia, che gestisce anche il lotto Catania Sud, ed il secondo ad Ecocar, che gestisce quello di Catania Nord.

 

I problemi, almeno quelli al momento denunciati, riguardano il lotto 1, da 35 milioni di euro, che riguarda i comuni di Mascali, Fiumefreddo di Sicilia, Santa Venerina, Calatabiano, Linguaglossa e Piedimonte.

 

Dal momento dell'aggiudicazione è stata avviata la complessa procedura che regola il passaggio del servizio dal precedente appaltatore, la General Montaggi, e la nuova società che dovrà gestire il servizio, appunto Ecolandia.

 

In questi casi il nodo più complicato riguarda il passagio dei lavoratori precedentemente impiegati, considerato che rappresentano il maggior costo per l'imprenditore ma sono tutelati dalla cosidetta "clausola sociale" che ne impone l'asssunzione alle stesse condizioni a chi subentra nella gestione.

 

Qua si realizzano spesso strani giochetti, ma oggi ci soffermiamo su uno solo degli aspetti.

 

Già il 16 novembre scorso, a ridosso dell'aggiudicazione, diverse sigle sindacali avevano emanato un dettagliato documento con il quale, numeri alla mano, dimostravano che il capitolato d'appalto redatto dalla SRR Catania Nord fosse sin dall'inizio errato nel calcolo dei costi per il personale, determinando così una sua intrinseca diseconomicità che avrebbe certamente creato problemi. E così sta accadendo.

 

  

La procedura va comunque avanti e cominciano gli incontri presso gli organi competenti della Regione Siciliana per il regolamento del passaggio di consegne.

 

Il primo verbale interessante è del 25 gennaio riguardante il servizio per il comune di Santa Venerina, presenti le varie parti tranne la SRR che ha redatto bando e capitolato.

 

Si legge: "Ecolandia ribadisce che il subentro avverrà a far data dal 01.02.2023 e che, sulla base del monte ore dell'appalto e di quanto previsto dal progetto circa il numero dei dipendenti, inizierà il servizio con una riduzione oraria per i sedici aventi diritto che da full time saranno contrattualizzati con un part time di 27 ore settimanali, in attesa che, con la possibile assegnazione di servizi aggiuntivi, il relativo monte ore venga ripartito tra i dipendenti del cantiere limitando l'iniziale disagio."

 

E rincara nel capoverso successivo: "Ecolandia ricorda ai presenti di aver da tempo avviato, in tal senso, interlocuzioni con il Comune relativamente all'affidamento di lavori extra.".

 

Non può sfuggire la gravità inquietante di queste affermazioni che, si ribadisce, sono contenute in un verbale ufficiale redatto su carta intestata della Regione Siciliana Dipartimento del Lavoro, con tanto di firma e timbro.

 

In pratica, la Ecolandia ammette di aver avviato interlocuzioni con qualcuno del comune di Santa Venerina, da capire chi, per l'affidamento di lavoro extra: ma è normale?

E qui infatti, come denunciano i sindacati, emerge il giochetto: vengono praticamente banditi ed aggiudicati appalti sottocosto che poi, con stratagemmi vari, dalla riduzione di personale e monte ore all'affidamento di "servizi extra", vengono in qualche modo mantenuti a galla.

 

È quello denunciato anche per quanto accaduto al Comune di Catania con l'appalto più importante d'Italia e che, evidentemente non a caso, ha visto la partecipazione alla gara di una sola ditta per lotto, ma ci torneremo.

 

La conferma ddella gravità del metodo adottato, ed evidentemente accettato dalle varie amministrazioni, la si ritrova in altro verbale, in questo caso relativo al servizio per il Comune di Fiumefreddo, redatto sempre dallo stesso dipartimento lavoro della regione siciliana.

 

È recentissimo, dell'1 febbraio, e si legge: "Si apre la discussione durante la quale la società uscente, (General Montaggi soc. coop. ndr), comunica di aver svolto il servizio con 17 unità che hanno maturato il diritto a transitare ad Ecolandia, ricorda di aver già presentato un esposto alla Procura della Repubblica sulle anomalie della gara e dellimpossibilità, per non incorrere nella turbativa d'asta, che l'Amministrazione comunale assegni servizi aggiuntivi all'impresa subentrante."

Quindi, quanto sta accadendo, e non solo per questo appalto, è abbastanza chiaro ed emerge inconfutabilmente dalle dettagliate denunce sindacali e persino dalle stesse ditte protagoniste, che ammettono il giochetto dei "servizi extra" confessandolo a verbale. 

 

Come considerare "servizi extra" che verrebbero affidati dichiaratamente per compensare quelli di appalti evidentemente sballati?

 

Di certo c'è che a causa di queste geniali  modalità manageriali di redigere bandi e capitolati, a soffrirne sono, oltre alla qualità dei servizi per i cittadini, i poveri lavoratori, che si ritrovano sballottolati da una ditta all'alltra e ad ogni passaggio si ritrovano troppo spesso stritolati da logiche e meccanismi sempre più border line.


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