Continuiamo a seguire questa storia che da incredibile diventa incresciosa...
Una nota molto dura della segretaria regionale del sindacato autonomo CONFALI-Sifus Lucia Inzerillo riaccende i fari su quanto accade dentro ed intorno alla Pubbliservizi, la società pubblica controllata dalla Città Metropolitana dichiarata fallita ed attualmente gestita da curatori fallimentari nominati dal tribunale in attesa che si pronunci sul ricorso presentato dal consiglio di amministrazione presieduto dall'imprenditore Giuseppe Molino che, con i consiglieri Giuseppe Bonaccorso e Maria Luisa Aiello, sta tentando, assistito dall'avv. Roberto Li Mura, l'ultima carta possibile per salvare 360 posti di lavoro ed i relativi servizi di pubblico interesse che la società potrebbe garantire.
La nota del sindacato è indirizzata ai commissari liquidatori, al commissario della Città Metropolitana di Catania ed al presidente della Pubbliservizi.
Per conoscenza anche al prefetto di Catania, al Tribunale fallimentare ed alla Corte dei Conti.
E pone interrogativi a dir poco inquietanti:
Oggetto: Richiesta chiarimenti
La scrivente O.S. chiede per nome e per conto dei propri iscritti che sia chiarito come mai persiste una gestione a dir poco discutibile se non peggiorata di un’azienda a capo della quale sembra vengano messi oramai per prassi Soggetti che tutto fanno tranne che gli interessi dei lavoratori.
Ma entriamo nel merito: dalla data di ingresso dei curatori l’unica nota positiva è stata la sospensione di incarichi di subappalto a ditte esterne, ma non è stato ben definito chi in sostituzione debba svolgere quei lavori perché non solo non è chiaro questo ma tutto il personale che prima era addetto al controllo alle aziende subappaltatrici oggi cosa e che mansione sta svolgendo perché a noi risultano parcheggiati privi di incarico lavorativo.
Il Curatore Avv. Catania, in seguito ad una chiacchierata telefonica, mi invitava a fare i nomi: io faccio di più e gli indico l’ufficio del personale per reperire tutte le informazioni necessarie!
Poi, continua il problema della mancanza di materie prime per effettuare i lavori e non è pura fantasia nostra perché ci risulta che i capi settori hanno più volte segnalato questo problema che non è legato al fatto che i fornitori non forniscono materiale perché in arretrato con il pregresso, ma che si continua ad andare "dal frutta e verdura per il cemento e al cementificio per il pesce", ad essere malpensanti forse si indovina e ci chiediamo se non ci sia l’interesse di qualcuno di qualche ufficio a favorire uno o l’altro fornitore o ancora peggio a boicottare i servizi?
Ci chiediamo ancora come si pensa di salvare un’azienda dove per rifornire i mezzi che sono di sosta a Scordia o ancora peggio a Caltagirone e Bronte debbano recarsi a Piano tavola per fare carburante servito a 2.20 al litro quando va bene pura follia fare 140 km per fare carburante si poteva utilizzare il sistema precedente curandosi di verificare i km fatti dai mezzi per verificare come si consuma il carburante e invece si minacciano costantemente i lavoratori di procedere a contestazioni o di far chiudere l’azienda .
Un'azienda che forse nella mente dei curatori e del tribunale fallimentare è già chiusa e che dove il danno erariale che si sta creando solo con lo spreco di circa il 30/40 % di costo del carburante dà il colpo di grazia finale?
Vogliamo parlare di come mai, a distanza di 60 giorni dall’insediamento dei curatori, ancora i lavoratori non hanno buste paga e non sanno cosa gli è stato e cosa no pagato o, ancora, che dopo aver più volte chiesto di mettere in pensione tutto il personale che ha raggiunto l’età pensionabile, ossia i 67 anni, questi lavoratori continuano a gravare sui costi dell’azienda o che pseudo meccanici senza titoli diventano "autisti d’estate e meccanici di inverno" sfruttando il servizio della montagna per fare cassa: tutte cose che abbiamo detto nei vari incontri con i curatori, con la speranza che a breve il tribunale riveda la propria decisione accogliendo il ricorso.
Pensiamo che i tempi siano maturi per avere delle risposte a tutti questi quesiti.
Si fa infine notare come la riunione spostata al giorno 6 di febbraio è a dir poco controproducente, dal momento che si è ancora nel pieno delle festività agatine.
Certi di riscontare massima disponibilità nell' interesse dei lavoratori porgiamo cordiali saluti.
Firmato Lucia Giovanna Inzerillo
Segretario Regionele di categoria
CONFALI Sifus
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