Catania è una città difficile, molto difficile.
Dove realizzare cose interessanti, belle o provocatorie, ma che comunque ti inducono a riflettere, a fermarti un attimo, è del tutto delegato all'iniziativa privata, alla volontà e sacrificio di pochi, e sempre meno per giunta.
Nell'arte contemporanea poi tutto diventa più complicato e la maggior parte degli spazi pubblici sono troppo spesso destinati ad operazioni commerciali che alla fine non lasciano niente sul territorio e non sviluppano nessuna cultura dell'attenzione alle cose del mondo.
Ma, dal 2 febbraio, ed a prescindere dal gusto personale, qualcosa di interessante ed originale verrà proposto al Palazzo della Cultura di Catania.
Alle 17 infatti l'opening della mostra "No Way" dell'artista catanese Tiziana La Piana, che propone in un'intensa personale il suo percorso ultra ventennale, attraversato da stili diversi tutti concentrati a sezionare scene di vita quotidiana che conducono, tra contraddizioni e paradossi, al tentativo spesso disperato di uscire da una solitudine che sempre più sta attanagliando gli individui alle prese con sfide epocali.
Tiziana la Piana è un’artista catanese che si forma inzialmente nel campo della grafica pubblicitaria all'Istituto d’Arte a Catania.
Nel 2004 si trasferisce in Olanda e inizia a sperimentare la pittura digitale nel suo atelier ad Amsterdam.
Dal 2011 ad oggi lavora nel suo Atelier in Piazza Manganelli a Catania, un’antica merceria storica trasformata in un laboratorio creativo e spazio espositivo.
La mostra propone un percorso digitale coloratissimo composto sapientemente da opere immersive, versi d’autore ed installazioni in un panorama di suggestioni e d’istanti colti dalla vita reale.
Figure congelate e sospese nella loro esistenza, simili e distanti, popolano una società di contraddizioni e indifferenza.
"NO WAY - racconta La Piana - è il rifiuto di questa realtà percepita dall’artista nella sua quotidianità, elaborata e trasformata nell'essenza con un linguaggio liquido che trasuda di umanità e sicilianità.
NO WAY è la strada, l’attesa, l’abbandono e la devozione nella vita di ognuno di noi."
Tutti i lavori in mostra sono di natura esclusivamente digitale, molti su schermo ed alcuni riprodotti su materiali particolari, quali il plexiglass, capaci di rendere al meglio l'esplosione di linee e colori che ne sono caratteristica.
L'opera d'arte in realtà è però il puro file che viene registrato su tecnologia Blockchain come NFT (Non Fungible Token), contenendo informazioni autentiche e criptate che lo rendono unico ed originale ed oggi sta rappresentando un fenomeno che coinvolge appassionati e collezionisti di tutto il mondo.
Nel descrivere l'universo digitale di Tiziana La Piana, la curatrice della mostra Irene Torrisi spiega:
"Se esiste qualcosa che accomuna tutti gli artisti, sin dall'antichità, è la capacità di raccontare la propria epoca attraverso materiali e tecniche del proprio tempo.
Così avviene nell’arte di Tiziana La Piana, che con un linguaggio fluido offre la sua percezione del mondo, che viene man mano sintetizzato in linee, forme e colori, mescolando novità e tradizione. Se da un lato le sue opere appaiono avanguardistiche, data la loro natura esclusivamente digitale, l’artista non dimentica il legame con le proprie radici e l’amata terra, la Sicilia, da cui coglie momenti e figure che cristallizza su schermi luminosi.
Scene di strada, scorci cittadini, cultura popolare, attese alla finestra.
Tutto ciò e molto più popola il suo universo figurativo, che sembra dotato di una calma apparente che congela soggetti e paesaggi in un'atmosfera sospesa, quasi hopperiana, dove memoria e contemporaneità si legano saldamente.
Legate concettualmente da figure ricorrenti e da rimandi tematici, le opere in mostra si valorizzano l’una con l’altra, offrendo una riflessione sull’epoca in cui viviamo.
Sui monitor sfilano storie di personaggi immersi nella propria quotidianità, emblema di solitudine e abbandono, in contrasto con i colori brillanti e luminosi che cullano i dolori e che nascondono dietro il loro aspetto gioioso l’amara verità della condizione umana, dove tutto cambia continuamente per poi restare immobile.
No Way è metafora dell'incomunicabilità e della solitudine esistenziale dell’essere umano, è racconto del viaggio della vita.
La mostra accoglie con un'opera ambientata all'interno di un aereo e ci accompagna all'uscita con un carro funebre, invitandoci a riflettere sulla nostra realtà e a scegliere la nostra strada, la nostra way."