Per lo scorso articolo abbiamo utilizzato una foto tratta da un film di Totò in cui vendeva la fontana di Trevi ad uno sprovveduto turista.
Per questo ci manca la fantasia e ne prendiamo una a caso. Quasi.
Si ingigantisce quello che ormai è un chiaro scandalo che si sa come è iniziato e può finire in qualsiasi modo.
È iniziato con un'inchiesta giornalistica di Mario Barresi su La Sicilia che ha sollevato il caso con le prime anomali, poi si è allargato con i contributi ormai giornalieri praticamente di tutte le testate, ognuna delle quali aggiunge un tassello.
L'ultimo significativo, inquietante tra cose già abbastanza esagerate, lo ha assestato Giovanni Tizian nell'edizione del 14 gennaio del quotidiano Domani in cui riporta addirittura schizzi mafiosi individuando la presenza di un ex riciclatore tra i collaboratori della società anonima lussemburghese Absolute Blue al centro dell'affaire: la scrivono e quindi avranno gli elementi.
Ma un'altra pietra miliare di questa assurda storia l'ha messa Luca Ciliberti con un'intervista all'ex assessore Manlio Messina su Antenna Sicilia che rimarrà negli annali e probabilmente entrerà nei libri di storia a spiegazione del perché e come la Sicilia si è ridotta così: per inciso, allo stato degli atti il Manlio Messina protagonista dell'intervista e quindi titolare esclusivo, in questo caso vero, delle affermazioni che fa è attualmente vice capogruppo vicario alla camera dei deputati di Fratelli d'Italia, il partito di maggiornaza relativa che esprime il premier Giorgia Meloni della quale Messina è considerato il proconsole in Sicilia. Tanto per contestualizzare.
Sull'intervista di Ciliberti torneremo ad hoc proponendo ai nostri lettori degli stralci, ma prima vogliamo essere sicuri che non sia una fake, un montaggio, un doppiaggio: non si riesce a credere a quello che si sente e solo la serietà del giornalista e l'autorevolezza dell'emittente ci inducono a non cestinarla e dargli seguito.
Tra l'altro, durante l'intervista l'ex assessore mostra dei documenti che dovrebbero essere riservati in quanto relativi a corrispondenza e negoziazioni, datati tra il 20 ottobre ed il 4 novembre 2022, quando cioè Messina era già fuori dalla regione a far data dal 13 ottobre: come ne è entrato in possesso se lui non c'entra niente?
Tra l'altro, anche sulla faccenda ingarbugliatissima della presunta "esclusiva" che avrebbe consentito di affidare senza gara milionate di soldi pubblici al fotografo lussemburghese pare ci siano fortissimi dubbi: l'impresario Jazz catanese Pompeo Benincasa ha pubblicato un post su FB con cui dimostrerebbe che per partecipare al Festival di Cannes basterebbe fare una telefonata o compilare un form sul sito per affitttare uno stand e partecipare agli eventi: con la somma finanziata alla Absolute Blue probabilmente si poteva noleggiare l'intero parterre...
Proveremo a verificare anche questo, ma la carne al fuoco è davvero troppa.
Svilupperemo questi spunti punto per punto, ma intanto torniamo alla notizia che abbiamo scovato: la società anonima lussemburghese Absolute Blue ha ottenuto, sempre col giochino della presunta "esclusività" di non si capisce bene che cosa, sempre con affidamento diretto anche l'incarico di gestire l'evento promozionale della Regione Siciliana al Festival di...Venezia.
E che c'entra la Absolute Blue a Venezia? Con affidamento diretto?! Boh.
Vediamo l'incarico con il dettaglio dei servizi "offerti", tra i quali ce n'è uno strabiliante.
Il decreto del Dipartimento Turismo è il n. 2027 del 30 agosto 2022: quindi anche qui assessore ancora l'attuale vice capogruppo vicario alla Camera dei Deputati di Fratelli d'Italia Manlio Messina.
E che decreta questo decreto?
La speranza, per amor di patria, è che si trattasse di un mero impegno: ma abbiamo scovato anche il decreto a consuntivo, n.3093 del 16 novembre 2022, che poi è il giorno d'insediamento del neo assessore Scarpinato, sempre di Fratelli d'Italia "in continuità", e le cifre sono più o meno confermate
Quindi, la bellezza di altri 169 mila euro sempre alla ormai arci nota Absolute Blue anche per Venezia, che non si capisce in base a quale criterio dovrebbe vedersi "aggiudicati" con affidamento diretto "l'organizzazione degli eventi collaterali in occasione della 79° Mostra del Cinema di Venezia".
In pratica, col giocetto dell'esclusiva sull'esposizione delle famose 12 foto del progetto "Women & Cinema" già sperimentato con successo, per loro, a Cannes, si affida direttamente a questa società l'intera organizzazione anche dell'evento veneziano. Davvero geniale.
Lasciamo perdere, almeno per ora, le altre spese, tipo i quasi 80 mila euro di pubblicità che ci piacerebbe vedere.
Ma la voce del consuntivo di questo budget che salta agli occhi è quella denominata "COMPONENTI E DIREZIONE ORCHESTRA TEATRO BELLINI DI CATANIA", riportata a consuntivo e quindi rendicontata come effettuata 51.721,98 .
Cioè, da quanto è scritto nell'articolo 1 del Decreto 3093 del 16 novembre 2022 che approva il consuntivo delle spese "aggiudicate" alla società anonima lussemburghese Absolut Blue, si deve prendere atto che il governo Musumeci, con l'assessore al Turismo Manlio Messina, avrebbe pagato tramite affidamento diretto 52 mila euro ad una società anonima lussemburghese, sempre la stessa di Cannes, per servizi resi dall'Orchestra del Teatro Bellini di Catania che è della Regione Siciliana?
Ma che....???
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