Altra informazione semplice semplice che viene da quell'aeroporto di Catania che continua i festeggiamenti autoreferenziali da passerella paesana, addirittura alla presenza entusiasta quanto palocca dei massimi vertici istituzionali della regione siciliana che dimostrano di capirne poco mentre le lamentele di utenti e passeggeri continuano ad essere pubblicate sulle varie testate, come accaduto ieri sulla rubrica "Lo dico a La Sicilia"
Ma loro festeggiano, tanto che gli frega...
Del resto la pessima reputazione dei servizi dell'aeroporto di Catania è persino certificata da agenzia di valutazione internazionale che colloca il Fontanarossa tra i peggiori scali d'Europa, lo abbiamo documentato:
Ma loro festeggiano, tanto che gli frega...
E non solo festeggiano, ma continuano ad elargire incarichi e consulenze sempre alle stesse persone, da anni, per centinaia di migliaia di euro. Pubblici.
E se i risultati sono questi, è davvero difficile capire a cosa servano tutte queste consulenze, incarichi e indennità e, ancora più incredibile, come sia possibile che cose simili accadano in una società pubblica.
È infatti accaduto che in un solo giorno, lo scorso 3 gennaio, come nulla fosse, sono stati pubblicati la bellezza di 13 determine per un totale di 512 mila euro:
La prima che salta agli occhi è l'indennità dell'amministratore delegato Nico Torrisi, il noto top manager che ci ha messo circa 12 anni a prendere una laurea quadriennale a 31 anni: per lui indennità annuale di 115 mila euro l'anno, oltre benefit vari tra cui computer con anche gli auricolari.
Nei sette anni di incarico ha quindi superato gli 800 mila euro di incassi.
Torrisi è poi la fonte primaria della maggior parte degli affidamenti diretti, alcuni dei quali assegnati a persone che egli stesso definisce la sua "Family".
Ma tra i super consulenti spicca l'avvocato di Acireale Kiko Merlino, che a far data dal 2018, e non sappiamo se ce ne sono di precedenti perché non sono pubblicati, con questi ultimi 41 mila euro riesce ad accumulare, sempre con affidamentìo diretto, la bellezza di 911 mila euro con ben 92 incarichi, ai quali vanno aggiunti gli altri due incarichi ottenuti, sempre con affidamento diretto, da SAC Service per 44 mila euro:
Poi, staccati di qualche lunghezza, e in ordine di pubblicazione, gli altri super consulenti.
L'avvocato Francesco Andronico, sempre dal 2018, 279 mila euro; ai quali vanno aggiunti i 110 mila euro ottenuti per 5 consulenze da Sac Service
Lo studio Libertini e associati raggiunge con quest'ultimo incarico la soglia dei 300 mila euro
Poi l'associazione Law Firm con 326 mila euro
Per il dr. Domenico Merlino siamo a 190 mila euro
Quasi 200 mila euro per lo studio dell'ex assessore del comune di Acireale ed ex revisore dei conti della DACCA Salvo Nicotra, ai quali vanno aggiunti altri 5 incarichi ottenuti, sempre con affidamento diretto da SAC Service per 41.500 euro
159 mila euro per la social media manager Maddalena Bonaccorso
Dal 2019 per la giornalista Melania Tanteri sono 118 mila euro
Per l'avv. Andrea Patanè quasi 82 mila euro
L'avv. Luca Blasi, consulente per i rapporti con la Procura, supera i 203 mila euro
Per lo studio del commercialistia Giorgio Sangiorgio, già presidente dell'organo di controllo dei conti della Baia Verde, si arriva a 175 mila euro ai quali vanno aggiunti i 26 mila euro ottenuti da SSAC Service, sempre con affidamento diretto
Quasi 254 mila euro per l'ing. Orazio Condorelli, ai quali vanno aggiunti i 32 mila euro ottenuti con affidamento diretto da Sac Service
Sin qui l'ultima infornata di incarichi pubblicati il 3 gennaio: in pratica 12 professionisti di varia e variegata estrazione e altrettanto variegati curriculum che a far data dal 2018 si sono visti attribuire, tutti con affidamento diretto, ben 3 milioni 196 mila euro di soldi pubblici senza alcuna selezione nè rotazione.
E questo è un altro punto dolens, che denuncia l'inadeguatezza di un altro aspetto: il ruolo dell'ANAC, l'Autorità Nazionale Anticorruzione.
Questa pomposa istituzione si è occupata del modello di gestione della governance SAC e lo scorso agosto abbiamo dato conto di un primo duro intervento. Duro a chiacchiere, ovviamente.
Questi altri "raccomandano"...come no...
Leggi anche:
"SAC Aeroporto di Catania, negato accesso agli atti: Ma non era tutto trasparente?"
Nella denuncia hanno sostenuto che "gli atti erano stati secretati per tutelare il processo di privatizzazione in virtù del principio di libera concorrenza."
E noi ridiamo!