Il tema è quello annoso ed annuale del "caro voli" da e per la Sicilia: se ne parla ogni anno per le festività, più puntuale di Babbo Natale.
Non è la prima volta che si tenta di rendere in qualche modo autonoma la Sicilia nel trasporto aereo tramite la costituzione di una sorta di "compagnia di bandiera isolana": non è andata bene, nonostante all'apparenza i relativi business plan sembrassero sostenibili. Sarebbe da capire bene perché non ha funzionato.
Certo, adesso la questione diventa strategica, ammesso che prima non lo fosse: un'isola che resta isolata perché spostarsi è un salasso diventa drammatico e ne condiziona enormente economia e socialità.
Qualcosa bisogna inventarsi mentre si continua ad attendere per i prossimi millenni la chimera del ponte sullo Stretto.
L'ultima iniziativa è dell'associazione nazionale dei consumatori CODACONS, che sta agendo su due fronti.
Da un lato, precedendo l'annuncio di quello del governo regionale di cui però si è perso traccia, ha presentato un esposto provocando l'apertura di un'istruttoria da parte dell'AGCM per valutare l'eventuale esistenza di un “cartello” tra compagnie aeree, dall'altro il Codacons è passato alla proposta concreta costituendo un comitato per lanciare la nascita di una compagnia aerea siciliana, a partecipazione pubblica e privata, che risolverebbe i problemi esistenti.
L’iniziativa afferma il promotore Francesco La Fauci, consulente Codacons ed esperto nel settore, intende spingere istituzioni e privati ad investire su detta nuova aerolinea.
Il comitato promotore “Volare Codacons”, è costituito dagli avvocati Giovanni Petrone, Bruno Messina, rispettivamente presidente e vice Presidente di Codacons Sicilia e, appunto, dall’esperto dr. Francesco La Fauci.
Il Codacons – spiega Francesco Tanasi, Segretario Nazionale – si sta impegnando per contribuire a far sorgere la compagnia e le ragioni sono semplici: “vogliamo abbattere tutte le problematiche dalla spesa alla tutela i consumatori con particolare attenzione ai prezzi dei biglietti da calmierare."
"Il nostro obiettivo”, afferma Tanasi, “è attualmente quello di coinvolgere il governo siciliano e le istituzioni nazionali affinchè si crei quella sinergia tra investitori pubblici e privati diretta a fondare un vettore aereo efficiente ed innovativo, che diventi il punto di riferimento per i siciliani e per chiunque (pendolari, turisti, ecc.) voglia raggiungere l'Isola. Bisogna incentivare il turismo in Sicilia e connettere l'isola con l'intero Paese, nell'ottica di una mobilità che pone al centro dei propri interessi quello del servizio al passeggero, a cui vanno assicurati trasferimenti puntuali ed un'esperienza di viaggio confortevole, capace di invogliarlo verso l'acquisto di ulteriori biglietti per altre tratte percorse dalla stessa compagnia”.
L'idea di attivare una sorta di azionariato diffuso, coinvolgendo le istituzioni pubbliche, potrebbe rappresentare una soluzione: attendiamo di poter valutare il business plan e magari ne riparliamo, come sempre carte alla mano.
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