
È probabile che in molti neanche sappiano cosa sia questa "Democrazia Partecipata".
In realtà è una bella cosa, che meriterebbe più attenzione, persino più entusiasmo da parte di noi catanesi che siamo sempre pronti a lamentarci e criticare, affogati nell'immondizia, stressati da traffico e strade impraticabili, alluvionati ad ogni pioggia, per una volta che possiamo partecipare, addirittura scegliere come investire la bellezza di 200 mila euro per realizzare qualcosa di importante per la città, ce ne freghiamo, snobbiamo con sufficienza e menefreghismo per poi tornare a lamentarci, l'unico sport in cui siamo campioni mondiali.
"Democrazia Partecipata" è una procedura attraverso la quale il comune mette a disposizione 200 mila euro per una sorta di "concorso di idee": in pratica emana un avviso pubblico invitando associazioni e cittadini a proporre progetti di riqualificazione urbana. E quanta ce ne vorrebbe a Catania di "riqualificazione urbana".
Scaduti i termini, una commissione tecnica seleziona le proposte idonee le quali vengono sottoposte ad una votazione popolare.
E qua c'è l'inghippo che toglie dignità alle nostre lamentele: nonostante la valenza della maggior parte dei progetti proposti e, bisogna riconoscerlo, lo sforzo del comune per rendere noto l'avviso pubblico, soltanto 1.876 catanesi hanno ritenuto di partecipare alla votazione, tra l'altro resa facile dalla possibilità di votare sia on line che recandosi a Palazzo degli Elefanti.
Ora, se è vero com'è vero che gli aventi diritto a votare sono ben 267.298, il corpo elettorale etneo, significa che appena lo 0,70% dei catanesi ha ritenuto di esserci: tristezza.
Dovremmo correre, accorrere a perdifiato quando ci viene data la possibilità di compiere scelte dirette, anche solo per il gusto di esserci, anche solo per premiare l'impegno di chi ha impegato il proprio tempo per offrire alla città le proprie idee ed il proprio ìmpegno, e invece ci giriamo bellamente dall'altra parte, indaffarati in niente.
Vabbè, vediamo com'è andata quest'anno e speriamo che prima o poi questa benedetta città riesca a trovare una generazione più degna della sua bellezza.
Ad ottenere il maggior numero di preferenze la proposta del Comitato Librino Attivo "Un Polmone verde per la città, i Giardini verticali di Librino", riguardante un progetto per la riqualificazione del Parco Urbano Librino attraverso il suo rimboschimento e la realizzazione di aree attrezzate per lo sport e la socializzazione.
La proposta dei Giardini verticali di Librino ha registrato 241 preferenze, superando di 20 voti quello del comitato popolare Antico Corso, relativo alla riqualificazione urbana con nuova alberatura di via Antico Corso, piazza Riccò e piazza Dell’Idria e un campo da calcio a 5 da realizzare in piazza Vaccarini.
Al terzo posto con 190 voti di preferenza il progetto dell’associazione Morfosis-centro ricerche architettura -Smart Green Living in Piazza Dante. Proposta di innovazione sociale multimediale. Spazi verdi e arredo urbano con connessioni Wi-Fi e tecnologie QR code in grado di dare informazioni e servizi utili per i cittadini-.
L'amministrazione comunale ha tenuto a precisare di aver individuato e sterilizzato alcune anomalie nella votazione.
Nella conta dei voti, infatti, in larghissima parte espressi tramite la piattaforma informatica “Catania Semplice” interna al sito istituzionale del Comune di Catania, sono state eliminate cinque preferenze di persone che avevano espresso il voto sia in modalità on line che per via diretta.
Nell’elenco dei votanti all’Urp, inoltre, un cittadino ha espresso tre volte la propria preferenza anziché una sola volta, facendo registrare due voti in più comunque ininfluenti per l’aggiudicazione finale del progetto: capita anche questo ma senza conseguenze sulla regolarità del risultato.
L’apertura dell’urna della votazione diretta e la somma con i voti espressi on line tramite Spid, è stata effettuata in forma pubblica con la partecipazione di alcuni cittadini e dei dipendenti comunali della direzione del direttore dell’Ufficio di gabinetto del sindaco, che hanno seguito la procedura di consultazione democratica, per la scelta di un progetto da realizzare per la città di Catania.

Il capo di gabinetto Giuseppe Ferraro nella qualità di presidente della commissione aggiudicatrice, ha voluto ringraziare tutti quei cittadini che hanno contribuito alla riuscita di un percorso che ha sostanzialmente garantito la serietà della modalità di consultazione, effettuata soprattutto con la modalità on line, grazie al contributo della Direzione comunale dei sistemi informativi. Il direttore Ferraro ha anche reso noto che l’Amministrazione Comunale valuterà attentamente anche gli altri progetti che hanno registrato un seguito tra i cittadini, al fine di una loro realizzazione utilizzando i fondi della tassa di soggiorno o provenienti da altre fonti di finanziamento.
Questi i risultati finali con i voti espressi per ciascuna proposta:

In attesa di vedere realizzato a Librino il progetto vincitore e, trattandosi di "giardino verticale", sperando vivamente che non faccia la fine di quello del Tondo Gioeni, vogliamo ringraziare tutti quanti hanno partecipato offrendo alla città le proprie idee per migliorarne anche solo un angolo: alla fine la somma degli angoli ben tenuti fa bella e vivibile una città.
E chissà che l'anno prossimo ...