Lo scorso 22 giugno sono entrate in vigore le disposizioni della riforma del processo civile che si riferiscono al Curatore speciale del minore, una figura innovativa e particolarmente delicata, la cui istituzione testimonia la crescente attenzione verso le figure più fragili che vengono coinvolte nei procedimenti giudiziari.
Si tratta infatti di una figura nominata dal Giudice e incaricata di rappresentare ed assistere il minore in tutti i procedimenti nei quali, anche solo in astratto, si configura l’ipotesi di conflitto di interessi tra e con i genitori.
La figura del curatore speciale è prevista dall’art. 78 c.p.c che è una norma di carattere generale applicabile in diverse circostanze: se manca la persona cui spetta la rappresentanza o l’assistenza, o vi sono ragioni di urgenza, può essere nominato dal Giudice, nell'interesse della persona per qualsiasi causa incapace, un curatore speciale con il compito di rappresentarla o assisterla finché non subentri colui al quale spetta la rappresentanza o l’assistenza.
Il Giudice può procedere altresì alla nomina di un curatore speciale al rappresentato quando vi è conflitto di interessi con il rappresentante.
Oltre alla previsione generale dell’art. 78 c.p.c., vi sono singole specifiche ipotesi in cui si fa luogo alla nomina del curatore speciale in favore del soggetto minorenne: ad esempio nel procedimento di adottabilità o nelle azioni “di stato”.
Attraverso l’aggiunta del terzo e quarto comma all’art. 78, ad opera della l. 26 novembre 2021, n. 206, il legislatore ha introdotto quindi degli ulteriori casi specifici di nomina del curatore.
Si tratta di situazioni giuridiche fortemente differenziate: a tali differenze corrispondono diversi compiti attribuiti al curatore speciale, e diverse modalità di loro esercizio.
Le fattispecie per cui è normativamente prevista la nomina del curatore speciale del minore sono caratterizzate in particolare dalla sussistenza del conflitto di interessi tra il minore ed i genitori, magari in conflitto da loro come, caso tipoco, nell'ambito dei procedimenti di separazione e divorzio.
Evidente la delicatezza del tema che richiede professionalità adeguatamente selezionate e formate, e con questo obiettivo le maggiori associazioni forensi, con la collaborazione degli ordini e dei magistrati specializzati, ha attivato presso ogni foro corsi specifici ad uso di quei professionisti che in questo importante settore potranno trovare importanti sbocchi lavorativi.
A spiegare meglio di che si tratta, l'avvocato familiarista Laura Garofalo, Referente dell'Osservatorio sulla Giustizia Civile e moderatrice di alcuni dei 12 incontri previsti dal corso di formazione per Curatore Speciale del minore.