Sempre più grave la situazione in cui versa una delle più importanti società partecipate catanesi che somma ai noti problemi legati alla procedura fallimentare cui è sottoposta, una serie di disfunzioni organizzative che non si capisce come possano essere ancora tollerati dagli organi di controllo.
Ieri in redazione sono giunte diverse segnalazioni da parte di dipendenti che denunciavano di non aver potuto accedere ai propri uffici di piazzale Asia perché...mancava l'energia elettrica.
Circostanza che può accadere in via incidentale si potrebbe pensare, ma che nel caso di Pubbliservizi era ampiamente prevista da almeno otto mesi, questo raccontano, a causa del deterioramento della cabina elettrica di proprietà dell'azienda e che nessuno che ne aveva il compito ha provveduto a sostituire per tempo.
Il risultato è disastroso, con i dipendenti rimasti fuori e di conseguenza i servizi inevasi.
Ma è solo la classica goccia che fa traboccare il vaso che di crepe ormai ne ha troppe e tutte cusate da una gestione commissariale che si protrae ormai da oltre tre anni evidentemente in maniera del tutto inadeguata.
Come già scritto, la gestione è stata affidata nel 2018 ad un commissario ministeriale, l'avvocato laziale Maria Virginia Perazzoli, recentemente "affiancata" da altri due, Antonio Albano e Raffaella Proietti: sembra che da due mesi nessuno abbia notizia del trio.
Nel frattempo i problemi aumentano e proprio mentre alcune delle funzioni che dovrebbe svolgere la partecipata si fanno urgenti, a partire dai servizi per le scuole in fase di riapertura.
Ricevute le lamentele dei dipendenti, che sono anche senza stipendio, abbiamo provato a contattare i vertici gestionali, alcuni dei quali ci vengono segnalati ancora in vacanza con tanto di "reportage" balneare su Facebook.
L'unico che abbiamo trovato disponibile è il presidente del Consiglio di Amministrazione, l'imprenditore Giuseppe Molino, che però non può far altro che rilanciare l'ennesimo allarme:
"Mi hanno informato della gravità della situazione, ma purtroppo in questa fase il CdA che presiedo ha il solo compito di provvedere alla redazione del concordato preventivo al Tribunale Fallimentare, cosa che è stata fatta e si attendono i successivi passaggi che condurranno alla definitiva udienza del prossimo 26 settembre. Certo però dover registrare impotenti quanto sta accadendo fa male, perché si tratta di criticità che potrebbero risolversi con un minimo di organizzazione. Sono trascorsi più di tre anni dall'inizio dell' amministrazione straordinaria in Pubbliservizi e non possiamo che denunciare un totale abbandono del timone: personale privo di qualsiasi incarico, operai senza direttive di lavoro, nessuna programmazione di interventi sulle strade o edifici, nessun tipo di iniziativa organizzativa e amministrativa, anarchia assoluta negli uffici e nei cantieri, stipendi pagati con notevole ritardo e a più riprese, mandati non eseguiti.."
Tornando al caso della centrale elettrica guasta, sembra che da oggi l'azienda sarà costretta a noleggiare un gruppo elettrogeno, con notevole dispendio di denaro pubblico, cosa che sarebbe stata evitabile, come detto, se si fosse provveduto per tempo alla sua sostituzione già richiesta ben otto mesi addietro e non effettuata nonostante il socio Città Metropolitana avesse messo a disposizione le risorse finanziarie: di chi è la responsabilità?
Nel frattempo accadono cose strane, stranissime, che contribuiscono ad alimentare un clima di grande confusione: l'ultima iniziativa una sorta di lettera di sostegno al commissario straordinario Maria Virginia Perazzoli firmata da alcuni dipendenti e che, alla luce della situazione, non si comprende a cosa voglia mirare e cosa voglia significare:
Fatto sta, che mentre i commissari sono ancora in vacanza o comunque non se ne registra traccia in piazzale Asia, i dipendenti sono senza mansioni, senza stipendio e ora anche... senza luce.
E nessuno interviene.
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