Mentre la "politica politicante" sembra ormai completamente fuori di testa e persino pericolosa per la tutela degli interessi generali ed il futuro della nostra comunità, proviamo a raccogliere riflessioni e proposte provenienti da quella "Società Civile" che c'è ma sino adesso suddita o addirittura complice, per apatia, inerzia o indifferenza, di questo intollerabile degrado: forse è venuto il momento di occuparsi di questa benedetta "Cosa Pubblica"...
Carissimo Direttore,
non so se mai pubblicherà questa mia, tenuto conto che non sono un personaggio pubblico né tanto meno un personaggio noto, e però Le scrivo comunque considerato che anche il suo riscontro mi sarà d’aiuto per colmare la mia curiosità così da interrompere, subito, i miei sogni dove vivo una città non più colorata dai sacchi della spazzatura, mai più inerte a un potere di pochi, pochissimi, mai più impreparata a interpretare la sua intima bellezza e le sue numerose risorse naturali che la circondano.
Questa mia prende stimolo dalle due lettere aperte scritte da due professionisti (avvocato e medico) ove si coglie il desiderio di vedere amministrata la nostra città fuori dalle superate logiche partitiche, basata su concreti e attuali ideali ispirati ai valori della coesione sociale, dello sviluppo ecosostenibile, dell’uguaglianza, delle pari opportunità e della meritocrazia.
Vede Direttore, prima richiamavo la Bellezza della città ma devo doverosamente aggiungere che nello stesso tempo è una bellezza “imperfetta”, perché messa in discussione dal passare del tempo e dall’usura quotidiana; bisogna allora agire, fare qualcosa per intraprendere la via della bellezza “ideale” quella che non sfiorisce e che dovrà poi spingersi a considerare il bello che si trova nelle attività umane, nelle istituzioni civili, nell’etica, nell’arte, ma anche quello delle conoscenze, ampliando così lo sguardo a un bello vasto senza orizzonti.
Arrivo dunque al mio interrogativo per il quale Le ho scritto: Catania è una città pronta per vivere una emozione amministrativa nuova, capace di rimanere distante e distinta dalla “politica” dei soliti noti? Capace di affermare i propri valori e prospettare idee da mettere al centro dell’azione amministrativa della città? Capace di trattenere i nostri figli che ormai crescono (e li facciamo crescere) con la cultura della fuga in altri luoghi? Capace di trovare la forza per reinventarsi e cercare nuove opportunità di crescita e di sviluppo?
Io questa volta non metto i sogni in soffitta e qualora si volessero formare una o più liste civiche (vere), reale espressione della società civile, con l’intento di forgiare un Comune in comune con i cittadini, caro avv. Riccioli, caro dott. Rizzo (e perché no caro Direttore), contate pure su di me, utilizzerò tutte le mie energie e risorse affinché ciò si avveri.
RingraziandoLa, comunque, per il tempo che ha voluto dedicare, la saluto con viva cordialità
Lucio Di Mauro - Medico Legale
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