Mentre sul rinnovo dei vertici della SAC Service si sta giocando l'ultima partita in chiave clientelare/elettorale e di cui abbiamo dato notizia inquadrandola nell'affaire Camera di Commercio del Sud Est che non c'è più, adesso raccontiamo di un "accordo" sindacale che supera ogni più fervida immaginazione.
Sabato scorso infatti è stato uno strillare di comunicati emanati dalla società di servizi dell'aeroporto di Catania come anche dalle sigle di alcuni dei sindacati più rappresentativi a livello nazionale.
La notizia è di quelle da giubilo, e se fosse vera e seria per come l'hanno raccontata i firmatari ci assoceremmo anche noi, per contentezza nei confronti dei tanti dipendenti della SAC Service che da anni attendono di essere inquadrati legittimamente in base al contratto nazionale che gli compete ed il vero mistero e come sia possibile che nessuna delle autorità preposte sia ancora intervenuta.
Ma intanto riportiamo il comunicato diffuso da CGIL, CISL e UGL, che lo firmano congiuntamente, e poi a seguire arriverà anche quello della UIL da solo, ma sempre dello stesso tenore da "vincitori della battaglia": si tratta quindi dei mega sindacati, così, per essere noi imparziali lasciamo parlare loro per come si sono espressi.
È stato ricevuto via mail dalle redazioni alle 12.33 di sabato 16 luglio.
Il titolo del cominucato è già un programma, testuale:
"Per i cinquecento dipendenti della Sac Service passaggio al Contratto nazionale Assaeroporti. Grande soddisfazione dei sindacati catanesi."
E poi il testo, dello stesso tenore se non di più:
"Filt Cgil, Fit Cisl e Ugl trasporto aereo di Catania e le rappresentanze sindacali aziendali, esprimono grande soddisfazione per il passaggio al Contratto nazionale Assaeroporti dei circa 500 dipendenti della Sac Service (addetti alla sicurezza, ai parcheggi, ai passeggeri a ridotta mobilità e gli amministrativi) dell'aeroporto etneo.
Commentano i segretari Alessandro Grasso, Mauro Torrisi e Mario Marino: “Finalmente con il raggiungimento di questo straordinario e storico risultato abbiamo restituito dignità a lavoratori che da circa 20 anni, nonostante operino in un contesto aeroportuale non veniva applicato il CCNL di settore. - commentano i segretari delle tre sigle, Alessandro Grasso, Mauro Torrisi e Mario Marino- Oggi si è conclusa positivamente una vertenza lunghissima a dimostrazione che quando tra le parti c'è comunità di intenti si possono raggiungere risultati ritenuti irraggiungibili.
Ringraziamo le rappresentanze sindacali e i lavoratori che ci hanno sempre creduto e all'attuale governance della Sac Service, in primis il direttore Giuseppe Interdonato e il presidente Paolo Lentini che anche nei momenti di scontro hanno sempre sempre mantenuto un atteggiamento leale. Va riconosciuto alla proprietà Sac (gestione aeroportuale) un ruolo fondamentale con l'approvazione all'unanimità attraverso il consiglio di amministrazione. Infine, ringraziamo anche lo Studio Andronico”.
È chiaro no? Giubilano proprio, esultano, ringraziano persino con devozione la "proprietà SAC" che ha avuto addirittura un ruolo fondamentale: e non avevamo dubbi leggendo l'accordo reale, in perfetta linea con quelli sulla cassa integrazione cui poi gli stessi sindacati ritirano le firme.
E ringraziano persino lo studio del super consulente di SAC e Sac Service Andronico: mai letta una cosa simile.
Se non si fosse sufficientemente scrupolosi ci sarebbe da stappare bottiglie di spumante dell'Etna se in realtà questo comunicato, e tutta la vicenda di questo "accordo", non rappresentino uno dei più clamorosi casi di mistificazione ed abuso della credulità popolare che ci sia mai capitato di leggere.
Vediamo perché, e lo facciamo mettendo a disposizione dei lettori, e dei dipendenti Sac Service oltre che di quanti possano trovarne spunti per altre occorrenze il testo dell'"accordo" firmato dal presidente pro tempore della SAC Service Paolo Lentini con il direttore generale Pippo Interdonato.
Le sigle sindacali firmatarie sono ben sei: CGIL, CISL, UIL, UGL, CISAL e SNALV-CONFSAL.
Partecipano alla riunione i consulenti della Sac e Sac Service Francesco Andronico e Francesco Puglisi (dello stesso studio Andronico) e Maria Papotto.
Il verbale potete scaricarlo qui e ve lo mettiamo anche in calce.
Ve ne segnaliamo alcuni punti, sottolineando le affermazioni contenute nel comunicato delle sei sigle sindacali che strillano di, sempre testuale: "grande soddisfazione", "straordinario e storico risultato", "vertenza conclusa positivamente dopo 20 anni", con tanto di riconoscimento alla "proprietà SAC" e ringraziamenti allo Sudio Andronico.
E, ancor di più, annunciano in modo clamorosamente falso "il passaggio al Contratto nazionale Assaeroporti dei circa 500 dipendenti della Sac Service", cosa assolutamente non vera e dichiaratamente esclusa nello stesso accordo di cui blaterano e che evidentemente i sindacalisti firmatari non hanno neanche letto stante che c'è scritto testualmente: "L'azienda ha dichiarato in ogni caso la impossibilità di procedere immediatamente all'applicazione del CCNL Assoaeroporti". Cose da pazzi.
E allora, a parte quanto sopra che è già esagerato, vediamo quanto è fondato questo inaudito giubilo sindacale?
Leggiamolo, punto per punto, questo accordo trionfale.
E allora...intanto la motivazione che la Sac Service consegna ai posteri sui motivi reali di questo che loro definiscono "accordo" è fantastica: "al solo fine di evitare le spese e i rischi correlati ad un possibile contenzioso", alla faccia della convinzione.
Poi proseguono ineffabili parlando di una mera "disponibilità ad avviare un percorso", altro che accordo, altro che "risultato storico e straordinario", chiunque di buon senso lo definirebbe in ben altro modo.
E allora sorge il dubbio: i sindacalisti firmatari non lo hanno capito quello che firmavano o hanno fatto finta di non capirlo?
Infatti, questo "percorso" in realtà è rinviato niente meno che al 2025, ed è noto che nel 2025, DI QUESTO PASSO, ringrazieremo il fato se ci sarà ancora l'Italia...
Poi ancora, il riconoscimento dei famigerati "superminimi", che questi si in ogni azienda pubblica o para-pubblica hanno sempre dato adito a contenziosi e altro.
Per inciso, anche in questo "riconoscimento" c'è il trucchetto del "riassorbimento successivo". Ci torneremo.
Poi, come non bastasse quanto sopra a rivelare che è un "accordo burla" solo dilatorio, arriva la clausola del 10%: cioè, se il riconoscimento, nel 2025, che si tratta di lavoratori del settore aeroportuale, (già di per sé cosa talmente ovvia che non si capisce come sia possibile che ne discutano ancora), dovesse costare alla Sac Service il 10% in più, allora si rimetterebbe tutto in discussione e questo sedicente "accordo" sarebbe carte straccia. Ma scaltri proprio, non c'è che dire.
In ultimo, beffa tra le beffe, viene "prorogato il contratto integrativo aziendale scaduto il 31.12.2021 sino al 31.12.2024 SENZA INCREMENTO DEGLI IMPORTI RICONOSCIUTI AI LAVORATORI IN FORZA DELLO STESSO."
MA NON È DA NOBEL PER IL MANAGEMENT
E
DA OSCAR PER IL SINDACALISMO?
C'É DA RIMANERE AMMIRATI DA TANTA FACCIA TOSTA.
Leggi anche:
"SAC Aeroporto di Catania, negato accesso agli atti: Ma non era tutto trasparente?"
Nella denuncia hanno sostenuto che "gli atti erano stati secretati per tutelare il processo di privatizzazione in virtù del principio di libera concorrenza."
E noi ridiamo!
E mentre che ci siete, leggetene anche qualcuno degli altri...