Catania: dove i turisti devono farsi luce coi cellulari
Catania è persa, in una situazione di una tale drammaticità che rischia di diventare irreversibile, non occorre ripeterlo.
Quello che più deve preoccupare è l'ignavia civica, l'assoluta incapacità di indignazione reattiva, di quelle che ti fanno scendere in piazza per costringere alla fuga ignominiosa tutti questi inetti, di maggioranze e opposizioni, che si tanno mangiando una città che è la più bella del mondo ed ogni giorno viene stuprata con la complicità di chi sta zitto o fa finta di non accorgersi di quello che accade.
Di rifiuti neanche parliamo più, sono riusciti a trasformare l'appalto più importante d'Italia in una sommatoria di incongruenze incredibili, tanto da essere aggiudicato alle sole ditte che hanno partecipato e che dovunque hanno prestato analoghi servizi è successo di tutto.
Intanto un appalto talmente intelligente che non prevedeva, in una città di mare, neanche la pulizia delle spiagge comunali che ora i catanesi devono pagare con affidamenti a parte, sempre alle stesse ditte, per centinaia di migliaia di euro.
Su questo torneremo a breve, anche perché pare che del direttore della SRR di Catania che quel bando di gara aveva redatto si siano perse le tracce.
Torniamo alla zona della Plaia di Catania, il viale Kennedy, ce ne siamo occupati più volte e quello della illuminazione, insieme a tutto il resto, non si capisce perché non si riesce a risolvere, arrecando un danno enorme all'immagine della città con video dei turisti che cominciano a girare tra i social.
Risulta infatti incomprensibile a qualsiasi persona mediamente civile che una città come Catania possa trovrsi in queste condizioni.
In effetti il tratto di strada che va dall'ex palazzo del ghiaccio alla piscina comunale, dove si trovano due ristoranti e qualche albergo, è completamente al buio, con l'aggravante che in quella zona c'è anche una sorta di canile non si sa se comunale o autorizzato, praticamente abbandonato con poveri cani inselvatichiti che scavalcano le recinzioni ammalorate riunendosi in branchi pericolosi che non di rado attaccano i passanti.
Circostanze che inibiscono persino l'uso di una delle poche opportunità offerte da privati: l'uso di monopattini a noleggio che in città normali rappresenta un plus utile ed apprezzatissimo mentre a Catania diventa una sorte di roulette russa tra buche, buio e cani randagi.
E infatti questa è la realtà video documentata di quello che accade, con i turisti costretti a farsi luce con i cellulari
Ora, abbiamo cercato più volte di capire di chi sia la responsabilità precisa di questo vergognoso e colpevole disservizio e si gioca, come sempre, a scarica barile: il comune dice che è della ex provincia, la ex provincia non sa bene e forse ci dovrebbe essere un appalto di global service affidato a privati, ai quali evidentemente nessuno applica penali o rescissione di contratto e, se così, ci sarebbe da capire perchè.
In ogni caso una cosa è certa: c'è troppa gente nella PA che ruba lo stipendio e magari anche i "premi di risultato".
Non dovrebbe essere così difficile individuare le persone fisiche responsabili: ci sono stipendiati direttori, collaudatori, RUP e responsabili di contratto.
Hanno nomi e cognomi, bisogna che escano fuori e vengano sanzionati e sostituiti oppure non se ne esce più da questo pericolosissimo disastro.
Proveremo a capire meglio con un accesso agli atti, ma certo che è veramente esagerato quello che sta a ccadendo a Catania ed è ora che si sanzionino con rapidità e severità le responsabilità: per omissioni e deficienza.