La sola cosa che possiamo dare per certa è che a Sigonella si è svolta una riunione al vertice di Africom.
Per il resto siamo nel campo delle ipotesi.
MA certo non si tratta di un gioco futile visto quel che sta accadendo in Ucraina.
E considerato che dallo stretto di Gibilterra transitano da tempo navi militari di ogni genere, che sfilano davanti alle coste siciliane.
Per dirigersi al lato opposto del Mare Nostrum (costeggiando la Turchia), per raggiungere lo strett dei Dardanelli, porta di accesso al Mar Nero e quindi essenziale per raggiungere l’Ucraina via mare.
Di lì è passato l’incrociatore Moskva, già orgoglio della flotta sovietica, affondata di recente da due missili terra aria forniti dagli Stai Uniti alla resistenza ucraina.
Ma la riunione dal vertice di Africom?
Viene logico pensare che sia in relazione al conflitto mondiale "a bassa intensità "a cui stiamo dolorosamente assistendo.
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Innanzitutto che cose è Africom, o United States Africa Command, è il Comando Africano degli Stati Uniti .
E’ responsabile per le e le operazioni militari statunitensi che si svolgono in suolo africano, ad esclusione del solo Egitto che è di competenza del Central Command.
Africom è controllato dal Dipartimento della Difesa degli USA ed è stato attivato nel 2008 in relazione alla
crescente importanza strategica dell'Africa per quanto riguarda, le forniture di petrolio e il terrorismo internazionale.
Oltre naturalmente a controbilanciare l'espansione cinese (e russa) su questo continente.
Detto questo resta ancora da capire in quale modo potrebbe essere convolto Africom nella crisi attuale.
Di sicuro il grande va e vieni di navigli militari che sfilano davanti alle nostre coste non è uno spettacolo tranquillizzante.
Anche perché di missilli terra-aria come quello che hanno centrato la gli Usa ne forniranno ancora.
E di sicuro non si tratta di armamenti che si possono spostare per via aerea.
Troppo ingombranti e soprattutto troppo pesanti e quindicome li trasportano?
In realtà… di sicuro non c’è nulla.
Ma l’evoluzione di questo conflitto scatenato dall’esercito di Putin non promette nulla di buono.
E la Sicilia ancora una volta sta lì al centro …