L'occasione è una "non-notizia" molto stranamente inserita in una notizia vera che è la nomina, (non meno strana ma ci torneremo...) a Commissario della Città Metropolitana di Catania di Federico Portoghese, ex direttore generale dell'Università di Catania ai tempi del rettore decaduto-imputato Giacomo Pignataro.
In un articolo che, appunto, dà notizia della nomina viene inserita, addirittura nel sottotitolo, una chiosa che in effetti non c'azzecca nulla col fatto e viene contestata come falsa dal prof. Lucio Maggio: non è la prima volta che accade e stavolta viene inteso come un tentativo di "mascariamento" che merita un definitivo chiarimento, magari anche per smascherare l'ignoto ma presumibile suggeritore che fornisce, chissà perché, quelle che nel gergo giornalistico si definiscono "polpette avvelenate", notizie cioè false che mirano a screditare qualcuno e che è compito di chi le riporta verificare col massimo scrupolo per impedire di divenire strumenti di rese dei conti di dubbio gusto e nessuna pubblica utilità.
Anche per evitare questo noi pretendiamo sempre i documenti in originale e li pubblichiamo contestualmente alle inchieste che proponiamo ai lettori.
L'articolo dal titolo "Si è insediato il commissario della citta metropolitana", ha come sottotitolo: "L'ex capo amministrativo dell'Ateneo catanese prende il posto di Salvo Pogliese alla guida delle città. Nel 2016 ha denunciato per danno erariale il suo predecessore Lucio Maggio."
In effetti questa aggiunta appare decisamente ultronea anche se fosse stata vera: se proprio si voleva chiosare qualcosa sarebbero state ben altre le "prodezze" di cui fu protagonista il dr. Portoghese quando era in tandem con Pignataro e anche prima a dire il vero. Di qualcuna ci siamo occupati e speriamo che in questa fase non siano in corso "transazioni" alla Città Metropolitana perché ne saremmo seriamente preoccupati. Mentre per quanto riguarda "doppi pagamenti" quasi milionari confidiamo nei dirigenti della Città Metropolitana che di certo sono più attenti e scrupolosi. Ma come promesso ci torneremo, anche perché per avere raccontato una storia VERA E DOCUMENTATA, che è costata centinaia di migliaia di euro all'Università di Catania, Portoghese ci ha querelati e, ovviamente, siamo stati prosciolti: ci siamo dimenticati di darne notizia!
Quello che lamenta il prof. Maggio è però non solo la mancanza di pertinenza, ma addirittura la assoluta falsità della notizia e per ottenenrne definitivo siglillo, visto che non è la prima volta che viene utilizzata, ha sporto querela assistito dall'avv. Dario Riccioli.
Anzi, vi è di più, perché Maggio ricorda che la magistratura ha sempre riconosciuto la correttezza sua e di suoi colleghi denunciati dall'ex rettore Pignataro, non da Portoghese che invece era il beneficiario di un avanzamento di carriera oggetto di contestazione.
In quell'occasione i dirigenti di Unict Maggio e Vicarelli, come racconta nell'intervista, vennero prosciolti con formula piena dalle accuse formulate da Pignataro e l'Università di Catania venne condannata a risarcire, con soldi pubblici e non di chi denunciò temerariamente, decine di migliaia di euro di spese legali: ne sappiamo qualcosa di chi utilizza soldi pubblici per finanziarsi querele a proprio uso e consumo a scopo di intimidazione o vendetta!
Altro aspetto di non poco conto che Maggio ricorda è il fatto che in molte circostanze UNICT, quando c'è stato e c'è da colpire "oppositori" del "Sistema" si costituisce come parte offesa con grande dispendio di energie e risorse, mentre nel caso di "Università Bandita" o nei procedimenti penali su concorsi truccati come quello di Giambattista Scirè decida di non farlo, aggiungendo sospetti e danno all'immagine dell'Ateneo .
Insomma, 27 minuti da ascoltare...
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