Della vicenda che oppone quella che vorrebbe diventare la compagnia di bandiera siciliana all'attuale governance dell'aeroporto di Catania ci siamo già occupati in occasione del primo verdetto del TAR di Catania che ha sanzionato il comportamento della SAC accusata di aver assunto un atto soprassessorio in danno della Aerolinee Siciliane.
Nel merito la giustizia amministrativa approfondirà il prossimo 12 gennaio.
Ma adesso la questione si sposta sul piano penale.
Infatti, la società ad azionariato popolare Aerolinee Siciliane SpA, che sta realizzando la compagnia di bandiera siciliana, a seguito delle affermazioni contenute in un articolo comparso su La Sicilia del 6 novembre 2021 e dei comportamenti tenuti, ha depositato presso il Tribunale di Catania, sottoscritta dal presidente Luigi Crispino assistito dall'avvocato Marco Galati, una querela formale di ben 19 pagine con 14 allegati nei confronti dell’Amministratore Delegato di Sac SpA Nico Torrisi e di ogni altro soggetto responsabile delle condotte citate nell’atto, per abuso di ufficio (art. 323 c.p.), rifiuto di atti d’ufficio (328 c.p.), turbata libertà dell’industria e del commercio (art. 513 c.p.), violenza privata (art. 610 c.p.) e per le fattispecie di violazione di segreto d’ufficio (326 c.p.) e diffamazione aggravata ex art. 595 comma 3 c.p., nonché per ogni altra fattispecie penale che dovesse emergere nel corso dell’indagine.
La ragione di questa querela risiede nella gestione di una richiesta di Aerolinee Siciliane fatta all’aeroporto di Catania, seguendo le normali procedure previste dalla stessa SAC SpA, di un’area di ottanta metri quadri da adibire a magazzino per l’assistenza agli aeromobili e garantire così il rispetto di tutte le misure di sicurezza previste dai regolamenti e dal buon senso, nelle attività di volo.
Quello che viene contestato, come si legge nell'atto e "l'attività ostruzionistica, vessatoria e gravemente denigratoria posta in essere intenzionalmente e ostinatamente dal Dott. Domenico Torrisi personalmente e nella qualità di rappresentante legale della Società Aeroporto Catania (SAC) che gestisce l'Aeroporto di Catania-Fontanarossa. Essa si è concretizzata nell’illegittimo rigetto di un’istanza di concessione di aree aeroportuali, in un’indebita ed erronea attività di monitoraggio delle qualità tecniche della società richiedente e nella valutazione dell’attività aziendale di Aerolinee siciliane e nella pubblicazione di articoli dal contenuto falso ed estremamente lesivo dell’immagine della società".
Nella querela si legge ancora che "Sac SpA, ha improvvisamente sostituito il responsabile del procedimento usuale e immediato, vale a dire il direttore commerciale, sostituendolo con lo stesso Amministratore Delegato di SAC che non solo ha negato tali spazi ma, dopo averlo fatto, è risultato protagonista di un articolo che conteneva giudizi personali e informazioni riservate che hanno danneggiato la reputazione di Aerolinee Siciliane, dei suoi dirigenti e amministratori, degli azionisti."
Da ciò, lamenta la società, discende che "la decisione arbitraria di SAC rende difficoltoso, se non impossibile, il perseguimento della ragione sociale di Aerolinee Siciliane."
E ancora: "le argomentazioni utilizzate nel citato provvedimento di rigetto appaiono estremamente pretestuose e dimostrano inconfutabilmente che la Società che gestisce l’Aeroporto di Catania sta intenzionalmente ledendo i diritti della richiedente."
"L’Ente, il suo rappresentante legale e i consulenti - si legge nella querela - che si sono occupati di fornire e sottoscrivere questa risposta al quesito del Tar sapevano benissimo di offrire una risposta del tutto priva di pertinenza e in definitiva di eludere la richiesta proveniente dall’Autorità Giudiziaria. L’assunto non appare solo incoerente con l’oggetto della richiesta ma risulta persino falso e fuorviante considerato che presso l’aeroporto di Catania vi è la disponibilità delle aree tecniche richieste (ad esempio gli spazi ex Windjet ad oggi liberi) come si evince dalle foto della zona air-side dell’aeroporto di Fontanarossa. Appare allarmante il maldestro tentativo di confondere chi legge con riferimenti a presunti lavori che nulla hanno a che vedere con la vicenda in esame ma che vengono raccontati con tecnicismi del settore aereo appunto nella speranza di ingarbugliare e rimescolare una vicenda abbastanza semplice e lineare."
Il denunciante sottolinea che "nella sua veste di Amministratore di SAC Nico Torrisi è peraltro investito di pubbliche funzioni, considerato che la società da questi rappresentata gestisce beni e risorse pubbliche, anche se è privata": circostanza che aggrava il quadro e pone la questione non da poco di quale interesse generale si persegua negando la concessione richiesta.
E proprio a tal proposito, riferendosi all'articolo pubblicato sul quotidiano La Sicilia due giorni dopo il diniego della concessione, nella querela si sostiene che "le dichiarazioni contenute nell’articolo confermano che il Dott. Torrisi abbia arbitrariamente deciso di sostituirsi a ENAC fornendo sul conto di Aerolinee informazioni false, parziali e distorte. Nell’articolo si sostiene che SAC avrebbe “tolto le ali” ad Aerolinee siciliane e si parla di una “sonora bocciatura” della società rappresentata dal sottoscritto nonostante sia evidente che la Società Aeroporti Catania non abbia e non possa avere alcuna voce in merito a tali valutazioni né possa tanto meno arrogarsi il diritto di promuovere o bocciare iniziative imprenditoriali. Il rappresentate legale di SAC ha intenzionalmente fornito un’immagine falsa della Aerolinee Siciliane s.p.a. descrivendola come una iniziativa da “bocciare” e facendo credere ai consociati che si tratterebbe di una società inattiva, con un capitale irrisorio e senza dipendenti."
“Gli azionisti della nostra impresa - ha dichiarato il presidente - hanno per volontà e statuto la finalità di far tornare la Sicilia a produrre ricchezza e posti di lavoro. È con sgomento che abbiamo appreso che ci sono funzionari e amministratori di società pubbliche che invece di favorire i contribuenti che pagano loro lo stipendio, si permettono di compiere atti e dichiarazioni pubbliche a nostro avviso lesive e denigratorie che di fatto impediscono l’esercizio del diritto d’impresa ai siciliani. Per tutelare gli interessi della Sicilia e dei Siciliani abbiamo depositato una querela per ottenere giustizia ma soprattutto per affermare la volontà di crescita economica e civile nella nostra terra.”
Aerolinee Siciliane ha infine comunicato che la resistenza di SAC SpA a concedere spazi liberi e inutilizzati per l’assistenza agli aerei della compagnia, sta producendo gravi ritardi nell’iter di certificazione.
“Speriamo – conclude Crispino – che finisca il silenzio, che sa tanto di connivenza, della politica di maggioranza e di opposizione, ove esista. Un’impresa siciliana, al momento, non trova ospitalità e pari trattamento nella propria terra, garantite invece alle imprese estere. Facciamo notare che Ryanair è stata ricevuta a Palazzo d’Orleans, mentre a noi non viene concesso nemmeno il diritto ad appena ottanta metri quadri, peraltro liberi, disponibili e che SAC sa di dover affittare, per l’attività ordinaria. Sottolineiamo che con i milioni di contributi dati ad altre compagnie, Aerolinee Siciliane avrebbe più che garantito la crescita che la Sicilia merita e senza le tariffe da capogiro pagate persino quest’anno da chi è tornato a casa per le feste di Natale.”
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