Se i dati dicono che Catania presenta record negativi che la pongono tra le peggiori città al mondo nelle perfomance di contrasto al Covid19 è quanto mai necessario che si ponga il tema delle competenze delle varie persone che sono chiamate a ruoli di responsabilità, a volte con procedure misteriose ed in alcuni casi probabilmente con probabili clamorosi veri e propri falsi ideologici da parte persino dei vertici del governo regionale che arrivano a millantare esperienze specifiche in realtà inesistenti: ma questo lo vedremo a breve.
Intanto partiamo dal basso.
La regione siciliana ha utilizzato lo strumento del click day per assumere nelle varie strutture personale soprattutto amministrativo e informatico.
In pratica significa che senza particolari selezioni, viene stilata una sorta di graduatoria in cui il criterio di scelta è affidato alla velocità del candidato di cliccare sull'apposito sito web di volta in volta indicato: chi primo arriva meglio alloggia.
In uno di questi click day parteciparono 1318 candidati ed al 196 posto, con click alle ore 15.55.55 del 7 gennaio 2021 si classificò la signora Serafina Pennisi.
Ora, la prima cosa che salta agli occhi è che la signora Serafina Pennisi non è una delle migliaia di persone libere da impegni lavorativi, definiamole così, ed in cerca di occupazione per quanto a tempo determinato ed emergenziale.
La signora Pennisi è infatti una dipendente a tempo indeterminato del comune di Acireale con qualifica C1, assistente amministrativo.
E qui la prima domanda: è possibile che un dipendente pubblico venga ingaggiato per un incarico di collaborazione continuata e continuativa presso un'altra pubblica amministrazione?
Mantenendo i due stipendi?
Se è accaduto evidentemente sarà anche possibile e legittimo, ma allora la seconda domanda: perché? A chi giova? Qual è l'interesse pubbico perseguito.
Il comune di Acireale, con determina n.8 del 21 gennaio 2021 firmata dal dirigente Alfio Licciardello: "autorizza fino al 30/04/2021 la dipendente a tempo indeterminato sig.ra Serafina Pennisi a svolgere incarico occasionale e temporaneo ai sensi dell'art. 53 del Decreto Lgs. 165/2001 presso la Struttura del Commissario Straordinario Covid19 per l’Area Metropolitana di Catania;
specificando di "Subordinare la predetta attività alla condizione che venga svolta al di fuori dell’orario di lavoro e fatte in ogni caso salve le prioritarie esigenze di servizio;"
È così? "Incarico occasionale e temporaneo al di fuori dell'orario di lavoro" che quindi deve essere svolto presso il comune di Acireale?
Fatto sta che la signora Serafina Pennisi, dipendente del comune di Acireale, entra con un click day direttamente nello staff del commissario covid per la provincia di Catania Pino Liberti con ufficio nella palazzina di via Pasubio, assumendo un ruolo di particolare rilevanza al fianco dello stesso commissario e da cui viene addirittura nominata con atto n. 0325012 del 23 settembre 2021 "referente per le scuole dei comuni di ACIREALE, ACI BONACCORSI, ACI CASTELLO, ACI CATENA, ACI SANT ANTONIO, S. VENERINA e ZAFFERANA ETNEA.
Il compito, si legge nella nota d'incarico, è di coordinare l'attività di tutti questi comuni nell'applicazione delle sempre più complicate linee guida di contrasto al covid.
Per ruoli simili, decisamente delicati, ci si augura che venga non solo richiesta ma persino pretesa una competenza specifica che però nel caso dei "referenti" nominati dal commissario Liberti, e quindi anche della dipendente categoria C1 del comune di Acireale Serafina Pennisi, non è possibile verificare perché i relativi curricula non risultano pubblicati da nessuna parte.
Arrivati al punto in cui siamo, con il drammatico ritorno dell'emergenza come se questi due anni non fossero serviti a nulla o quasi, la verifica dei titoli, quelli veri, di chi viene chiamato ad assumere ruoli di responsabilità, "referenza" e persino gestione di personale che siano, venga adesso verificati con il massimo scrupolo: il prezzo che si sta pagando è davvero troppo alto ed è indispensabile chiarire le competenze.
LE COMPETENZE!!