La segnaletica in un aeroporto è di sicuro impoertante.
A far data dal 2017 sono stati spesi oltre 2,5 milioni di euro. Per la segnaletica.
Quasi sempre con affidamento diretto, a parte uno di 2,1 milioni con una procedura che nell'atto di pubblicazione viene indicata "negoziata senza previa pubblicazione", che indicherebbe una trattativa privata che considerato l'importo parrebbe strana.
Si tratta della "Fornitura di segnali a led TWI H" assegnata alla "AES AIRFIELDAES AIRFIELD EQUIPMENT & SERVICES SL" per 2,1 mmln.
Poi, per la restante somma una miriade di piccoli affidamenti diretti, ne abbiamo contati 66.
Gli ultimi due, in particolare, incuriosiscono e riguardana una ditta che negli ultimi 16 mesi si è vista assegnare, sempre con affidamento diretto, ben 8 forniture per circa 90 mila euro.
All'inizio del 2021, almeno così sembra da come viene pubblicato dalla SAC, la ditta pare cambiare denominazione, ma la partita IVA è sempre la stessa.
Il giorno 1 dicembre vengono pubblicati due atti diversi aventi però per oggetto la stessa fornitura e come fornitrice la stessa ditta, per un importo che sommato supera i 40 mila euro.
Gli atti pubblicati si riferiscono a due affidamenti effettuati tra il settembre e l'ottobre del 2021, quando due uffici diversi effettuano due ordini diversi con lo stesso oggetto e per importi che sommati dovrebbero superare i limiti che consentono l'affidamento diretto ad unica ditta, a meno che non ci siano norme speciali dalle parti del Fontanarossa che noi sconosciamo, e tutto può essere.
Il 15 settembre 2021 è l'accountable manager Marco Franchini, già noto alle cronache, che effettua l'ordine con determinazione n.9, esplicitando nelle note che fa a se stesso "le motivazioni per le quali chiede l'affidamento diretto":
Appena 30 giorni dopo, il 18 ottobre 2021, con determinazione 356 ad effettuare analogo acquisto sono i due procuratori speciali Francesco D'Amico e Antonio Palumbo (anche quest'ultimo noto alle cronache perché intercettato mentre dichiarava di temere di essere arrestato a causa dell'AD Nico Torrisi che graziosamente definiva "quel testa di minchia").
Anche qui, come si legge, viene "esplicitato il motivo per cui si richiede l'affidamento diretto", in questo caso dopo "indagine di mercato".
La cosa, almeno a leggere gli atti pubblicati, era in effetti già accaduta anche nel 2020.
Nello stesso mese di giugno, con due ordini diversi a firma del AM Marco Franchini, sono state affidate due forniture con lo stesso oggetto sempre alla stessa ditta.
Il 4 giugno:
e poi il 24 giugno:
Certo, la segnaletica è importante...