Il dissesto idrogeologico è quel fenomeno per cui appena piove un pò più forte si contano morti e disastri incalcolabili. un modo neanche troppo elegante per individuare la presunta causa di eventi disastrosi che in realtà dipendono quasi sempre, anzi sempre, dalla incapicità di gestire in maniera responsabile il territorio.
In pratica: se si consente di costruire condomìni sulle montagne franose, prima o poi crollano;
se si deviano o soffocano i corsi dei fiumi, prima o poi esondano;
se si utilizzano materiali scadenti per costruire strade e ponti, prima o poi si corrompono;
se si autorizzano distributori di benzina a monte di un ospedale, prima o poi si allaga.
Tanto per semplificare.
Certo, ci sono eventi più o meno imprevedibili come ad esempio i terremoti, ma la portata degli effetti distruttivi dipende essenzialmente dal modi in cui si è fatta la giusta prevenzione: basta pensare al Giappone dove sismi potentissimi accadono ogni giorno e non procurano nessu danno semplicemente perché hanno costruito con la testa i loro edifici ed infrastrutture.
Ora in Sicilia questo fenomeno, come al solito, acquista toni che si alternano tra il drammatico ed il comico che poi diventa grottesco se uno riesce a fermarsi un attimo a ragionare.
Dtammatici sono gli effetti di tanta responsabilità: morti e danni economici insostenibili.
L'aspetto comico, grottesco, ormai oltraggioso, è che hanno inventato un sistema pazzesco per cui a far fronte a tutte, proprio tutte, le emergenze dell'isola il governo nazionale nomina un Commissario Straordinario che viene sempre individuato...nel Presidente della Regione.
Cioè, l'autorità elettiva per definizione responsabile senza soluzione di continuità di tutti i disastri ormai sommati nei decenni, secondo questi scienziati dovrebbe essere quella deputata a risolverli: siamo oltre la scrizofrenia.
È così il presidente della Regione Siciliana pro tempore si trova sul petto più o meno tronfio le più svariate medaglie:
Commissario Straordinario di Governo per i rifiuti (Sic!);
Commissario Straordinario di Governo per la Sanità (sic sic!);
Commissario Straordinario di Governo per l'emergenza incendi (sic sic sic!);
Commissario Straordinario di Governo per la Ragusa-Catania (sic sic sic sic!)
Commissario Straordinario di Governo per l'emergenza Covid-19 (sic sic sic sic sic!).
Neanche ci perdiamo tempo, è proprio noioso.
Torniamo al "dissesto idrogeologico" di cui sopra.
Precedentemente, in occasione della pioggia che ha devastato Catania con un presunto ciclone che nessuno ha visto, avevamo denunciato come da decenni arrivano soldi pubblici per un canale di gronda che nessuno di questi figuri riesce a completare.
Ogni volta i responsabili rispondono con comunicati stampa che meritano di essere raccolti e pubblicati in una quelche ricerca medica.
Vediamo cosa combinano col "Dissesto Idrogeologico": intanto hanno fatto anche un sito internet, e questo sarebbe anche buono se ci si capisse qualcosa a parte la somma di comunicati che ingolfano le pagine.
Il sito ha un dominio criptico: ucomidrogeosicilia con il .it
È il sito del Commissario di. Governo per il contrasto al dissesto idrogeologico, che poi è Nello Musumeci.
Prima di lui il presidente Crocetta, e quindi possiamo stare tranquilli.
Bene, per rendere operativa la struttura viene nominato un Soggetto Attuatore, cioè la persona che materialmente si trova a gestire l'ambaradan di fondi, progetti, appalti e personale.
Musumeci ha confermato in questo delicatissimo incarico lo stesso nominato da Crocetta: il dr. Maurizio Croce (che tra l'altro proprio di Crocetta fu anche assessore).
L'indennità per l'incarico del dr- Croce supera i 150 mila euro l'anno.
In base all'incarico, decreto 520/2017, il Soggetto Attuatore dr. Maurizio Croce dovrebbe ogni tre mesi depositare una relazione ma noi non ne abbiamo trovato traccia: se ci fanno avere almeno quelle dell'ultimo anno saremmo lieti di pubblicarle, così, per conoscenza
I fondi a disposizione della struttura sono enormi, centinaia di.milioni di euro ed anche in quanto ad incarichi di varia natura non si fanno mancare niente.
Noi, nel solo 2020 e con qualche fatica, abbiamo trovato una serie di incarichi di "collaborazione coordinata e continuativa di natura discrezionale", inseriti nel sito nazionale della PA tra le consulenze.
E "discrezionali", magari con qualche "avviso pubblico", ne abbiamo trovati ben 25: 17 da 115.200 (CENTOQUINDICIMILA/200) ciascuno e 9 da 90.000 ciascuno (NOVANTAMILA).
Cioè, 25 contratti Co.Co.Co per un valore di euro 2.678.400 (DUEMILIONISEICENTOSETTANTOTTOMILA/400).
COSÍ, TANTO PER SAPERE...