Un progetto dove il jazz si unisce al sound mediterraneo dando spazio al carattere melodico di un tema musicale.
“TUTTO CIÓ CHE FACCIAMO È MUSICA” (John Cage)
Biglietti al botteghino o disponibili on line su Eventbrite.
Ampio parcheggio interno custodito in via Etnea 597
Quello con cui il pianista Giovannni Arcuri presenterà lunedì 19 luglio il suo prossimo album è uno dei concerti più attesi della stagione e si svolgerà nella splendida corte dell'Istituto Ardizzone Gioeni di via Etnea 595 a Catania nell'ambìto della seconda edizione del Music Opera Festival.
Sul palco il "Giovanni Arcuri Quartet" composto da musicisti d'eccezione: Giovanni Arcuri al pianoforte, Claudio Cusmano alla chitarra, Peppe Tringali alla Batteria e Fabrizio Sciaccabasso e contrabasso.
Special guest il rettore dell'Università Quantistica "Giordano Bruno" Michelangelo Catalano, medico chirurgo e presidente della Società Italiana di Medicina Quantistica e l'enogastronomo Pippo Privitera: insieme al M° Giovanni Arcuri presenterano in apertura del concerto i risultati di una ricerca sul ruolo della musica nel benessere dell'uomo.
"Al tempo della prima melodia" è un progetto dove il jazz si unisce al sound mediterraneo dando spazio al carattere melodico di un tema musicale.
La melodia piacevole aspetto della musica è uno strumento espressivo, capace di giungere all'orecchio di un pubblico meno avvezzo ad un linguaggio complesso come il jazz.
Nel 2006 la passione e la ricerca sugli effetti del suono legato alle emozioni, porta il M° Arcuri a conoscenza dell’accordatura Aurea a 432 hertz rispetto ai 440 hertz usati oggi.
Tale intonazione è conosciuta come la divina frequenza, in armonia con la natura e benefica per l’essere umano, utilizzata da Stradivari e sostenuta da Verdi, nota come l’accordatura di Verdi.
Nello stesso anno, il passo successivo, è stato l’incontro con il Dott. Michelangelo Catalano, medico chirurgo, Presidente della SIMQ (Società Italiana Medicina Quantistica) e Rettore di UNIQUANTUM (Università Quantistica “Giordano Bruno”) un corso di studi che pone al centro di tutto Coscienza, Conoscenza e Condivisione.
Grazie ad Uniquantum intraprende un percorso di studio e di ricerca basato sui postulati della fisica quantistica, una scienza che nei primi anni del secolo scorso ha scoperto che la realtà si manifesta e può cambiare a seconda di come la si osserva e che noi siamo i protagonisti della nostra vita.
Non possiamo avere nessuna esperienza in questo pianeta senza averla osservata e creata attraverso frequenze.
L’acquisizione di nuove informazioni e conoscenze lo portano a modificare la visuale e la percezione della realtà e di come la potenzialità del mondo sonoro può influire in modo armonico o disarmonico sulle emozioni modificando lo stato di coscienza.
La fisica dei quanti ha dimostrato che nel nostro universo tutto è vibrazione, oscillazione in continuo divenire.
L’essere umano è paragonato a uno strumento musicale estremamente complesso. Ogni cellula e ogni organo del nostro corpo trasmette continuamente frequenze della vita fisica, emozionale, mentale e spirituale.
Quando pensiamo, stiamo generando onde di frequenza e i nostri pensieri, come melodie, creano armonia o disarmonia nella nostra esistenza.
Passato e futuro sono solo un’illusione della nostra mente. Viviamo solo in un continuum di presenti in grado di creare e co-creare insieme agli altri ogni evento che accade nella vita di tutti i giorni potendolo modificare in qualunque istante, “qui e ora”. Il jazzista lo chiama “interplay.”
Di conseguenza, anche il jazz è quantistico, si crea e agisce all’improvviso seguendo l’ispirazione del momento in connessione con una coscienza creatrice.
L’arte di improvvisare rivela la realtà istantanea dell’artista, avendo la possibilità di esprimere le proprie emozioni, dando l’opportunità immediata al pubblico di percepirle secondo il proprio sentire.
Non è un caso se nel periodo del be-bop il geniale sassofonista Charlie Parker compose un blues “NOW’S THE TIME”
Più di 50 anni fa John William Coltrane, sassofonista e compositore statunitense, considerato uno dei più grandi della storia del Jazz, credeva in un linguaggio mistico della musica.
Il suo studio della musica indiana lo portò a credere che certi suoni e scale potessero produrre significati emotivi specifici e che l’obiettivo di un musicista era comprendere queste forze, controllarle e suscitare una risposta emotiva dal pubblico.
Stimolato da questa esperienza, prende corpo l’intenzione di un progetto abbastanza ardito. L’arte interconnessa alla scienza.
Creare un viaggio musicale insieme al pubblico alla scoperta degli infiniti campi della conoscenza, dove l’arte del suono e l’emozione della musica si affiancano al mondo scientifico.
Ecco perché Siamo Sempre Stati…Suono.
Alla luce di tutto ciò, dopo anni di ricerca e riflessione compositiva nasce un nuovo progetto che uscirà nel prossimo autunno.
Il titolo “Al tempo della prima melodia” riprende le orme del primo disco, il jazz unito al sound mediterraneo, dando spazio al risalto della cantabilità di un tema musicale.
"Giovanni Arcuri Quartet": i protagonisti della serata
GIOVANNI ARCURI, musicista e compositore
"Pensare e affrontare la vita come fosse un'opera di musica d’insieme, di carattere jazz" la sintesi della sua esperienza.
Nato a Catania, fin dall’età di otto anni intraprende gli studi classici di pianoforte.
A 15 anni comincia a prendere corpo in lui la sua più ambita passione: la musica moderna e il jazz.
Nel giugno dell’82 con un quintetto catanese “Jazz Point” partecipa a Sicilia Jazz Giovani, una rassegna musicale organizzata da RAI TRE e dal centro “Django Reinhard” di Palermo.
Si aggiudica una targa d’argento per le migliori composizioni, riscuotendo con il quintetto, unanime consenso del pubblico e della critica.
Con lo stesso gruppo, in quell’anno, tiene dei concerti in diverse scuole catanesi sulla storia e stile jazz, per far conoscere un genere musicale non sempre ascoltato e conosciuto.
Continua la sua attività di musicista e compositore a Torino, dove perfeziona il suo stile, venendo a contatto con musicisti affermati dell‘ambiente jazzistico torinese.
Rientrato in Sicilia, si dedica all’insegnamento della musica moderna.
Nell’1986 crea ad Acireale la prima scuola di musica moderna e ne ricopre il ruolo di Direttore Artistico.
Nell’87 forma un quartetto jazz, “Lati-Nero Group” con i quali intraprende una intensa attività concertistica e ha modo di esprimere il suo linguaggio musicale: il jazz unito al sound mediterraneo.
Nel 1991 la registrazione del cd “Middlesea (jazz) Mood” rappresenta un perfetto esempio di ciò che il pianista voleva realizzare: un tipo di jazz fruibile da un’audience molto ampia.
Ha realizzato diverse composizioni per piano solo e un cd, “Blowing Life”, dedicato alle due figlie.
Nel 2010 ha collaborato con l’orchestra del teatro Massimo Bellini di Catania come pianista jazz per una rassegna di serate di musica e danza con Eleonora Abbagnato, coreografie Roland Petit, padre della danza contemporanea.
Nell’ambito didattico in occasioni di spettacoli e manifestazioni, promuove una serie di progetti, componendo un repertorio di canzoni per bambini al fine di far provare, ai piccoli alunni del coro scolastico, un’esperienza artistica fortemente emotiva che è quella della registrazione in studio e della realizzazione di un prodotto musicale.
Come docente di musica è sempre alla ricerca di progetti formativi sonori finalizzati ad una generazione di bambini e ragazzi che stanno perdendo la sete di conoscenza, la voglia di ascoltare sé stessi e gli altri, e la potenzialità dei loro innati talenti…Tutto parte dentro di noi…
.
“Il linguaggio musicale, come provato da molteplici ricerche neuro scientifiche, è lo strumento più potente per sviluppare sia la sfera logica che il pensiero creativo migliorando le capacità di apprendimento e la consapevolezza dei propri talenti.”
Oggi, oltre la scuola primaria, insegna pianoforte moderno, basato sulla potenzialità del pensiero creativo, alla “Note International Accademy” di Catania.
Nel 2006 comincia la ricerca che lo porterà al progetto "Siamo sempre stati Suono" e quindi alla pubblicazione, nell'autunno 2021, dell'album "Al tempo della Prima Melodia".
CLAUDIO CUSMANO, Chitarrista e compositore.
Ha al suo attivo collaborazioni con musicisti jazz nazionali ed internazionali, per citarne alcuni: Jon Hendricks, Ute Lemper, George Gruntz, Maria Schneider, Hannibal Marvin Peterson, Steve Grossman, Dee Dee Bridgewater, Paul McCandless, Bob Bonisolo, Paolo Fresu, Gianni Basso, Massimo Urbani, Maurizio Giammarco, Roberto Gatto, Flavio Boltro, Stefano Di Battista, Sandro Satta, Pietro Tonolo, Massimo Moriconi, Pietro Leveratto, Orazio Maugeri, Stefano D'Anna, Francesco Bearzatti, Marcello Pellitteri, Salvatore Bonafede, Rosalba Bentivoglio con la quale realizza nel 2006 un CD dal titolo Three moments e nel 2013 il CD Only light blue insieme al sassofonista americano Paul McCandless.
Nella sua attività musicale, oltre che suonare con propri gruppi ha collaborato per parecchi anni come chitarrista e solista nell’Orchestra Jazz del Mediterraneo dove ha la possibilità di lavorare con arrangiatori internazionali come: George Gruntz, Bob Mintzer, Maria Schneider, Gianni Basso, Pietro Tonolo con il quale si realizza nel 2002 un CD “First” per la Philology, partecipando ad alcune rassegne tra le quali il Festival di Camerino nel 2003 e ancora per il Teatro Bellini di Catania con l’Orchestra Jazz del Mediterraneo feat. Flavio Boltro.
Ha inoltre lavorato come chitarrista per l’orchestra del Teatro Massimo Bellini di Catania e per il Teatro ”Vittorio Emanuele” di Messina nell’opera “West side story” e ancora per il Teatro V. Emanuele (ME) con la cantante “Ute Lemper” Orchestra diretta dal M° Carlo Palleschi, per il Teatro Bellini (CT) un concerto su colonne sonore da film arrangiate e dirette dal M°NinoRapicavoli.
Nel 1995, il primo CD a suo nome dal titolo "Cammino personale” per la Caligola records con Stefano Di Battista, Nello Toscano e Roberto Gatto nel quale compone la maggior parte dei brani.
Nel 1998, insieme al contrabbassista Nello Toscano, realizza il CD “Two in flight” per la Philology in duo nel quale ripropone, oltre a dei brani originali, la rilettura di alcuni standard
Jazz e musiche che fanno parte della nostra tradizione popolare.
Collabora inoltre in qualità di chitarrista, per le reti Mediaset, alle colonne sonore di due serial televisivi " Caraibi" e “Il giovane Casanova” con musiche di Paolo Buonvino e al programma televisivo "Il trucco c'è" insieme al violinista compositore Giovanni Seminerio.
Nel 2011 collabora come chitarrista al CD “Avevo voglia di canzoni” del cantautore Umberto Balsamo.
Dal 2011 è docente di chitarra jazz “all’Istituto Vincenzo Bellini di Catania”, nel 2013 al Conservatorio “Antonio Scontrino” di Trapani, dal 2104 al Conservatorio “A. Corelli” Messina.
FABRIZIO SCIACCA, basso e contrabasso
Nato a Catania il 25 Maggio 1990, Fabrizio Sciacca sviluppa un interesse per la musica sin da giovane età.
A 14 anni inizia a suonare il basso elettrico, studiando con un insegnante nella sua città natale.
Dopo la scuola superiore, intraprende gli studi di legge all'Università di Catania e solo dopo un anno si rende conto che la sua vera passione e' la musica.
Nel 2011 viene ammesso con una borsa di studio al Berklee College of Music di Boston, dove si trasferisce a Settembre dello stesso anno.
Durante i suoi quattro anni a Berklee, Fabrizio studia con rinomati professori: John Patitucci,Danilo Perez e Victor Bailey.Inoltre, ha l'opportunita' di suonare con diversi gruppi in molti locali di Boston, come Wally's (famosojazz club dove si sono esibite importanti icone del jazz come Charlie Parker).
Dopo aver conseguito la laurea in basso elettrico e contrabbasso nel 2015, Fabrizio si trasferisce a New York. Qui inizia a studiare con il leggendario contrabbassista Ron Carter e nel 2018 completa i suoi studi con un Master in Performance e Composizione alla prestigiosa Manhattan School of Music.
Da quando si trasferisce a New York, Fabrizio ha collaborato e condiviso il palco con alcuni dei migliori musicisti sulla scena, tra cui Harry Allen, Billy Drurnmond, Joe Magnarelli e Joe Farnsworth. Ha anche suonato in ben noti j azz cllub della citta' come Fat Cat, Mezzrow, Shapeshifter, e Minton's.
Nel giugno 2019, Fabrizio riceve il premio Welcome Back Tony Scott, un prestigioso riconoscimento conferito dalla città di Salemi a talentuosi musicisti per onorare la memoria del grande clarinettista italoamericano Tony Scott. Nello stesso periodo si esibisce con Edo Ferragamo al GruVillage Festival (Grugliasco,Italia) eal Valmontone Summer Festival (Valmontone, Italia), in apertura delle date italiane del tour estivo di Anastacia.
Il primo Settembre 2019 ha pubblicato il suo disco di debutto Gettin'lt There con Billy Drummond alla batteria, Donald Vega al pianoforte e Jed Levy al sassofono. Con tutti questi risultati e la voglia instancabile di migliorare, Fabrizio Sciacca è determinato a entrare a far parte della comunità jazz internazionale.
Per via della pandemia mondiale causata dal Covid-19,Fabrizio rientra a Catania, dove spera di poter iniziare a collaborare con i musicisti della scena musicale catanese/siciliana per continuare a creare musica.
PEPPE TRINGALI Batterista, percussionista, compositore ed arrangiatore.
Si diploma in percussioni nel 2002, con il massimo dei voti presso l’Istituto Musicale “V. Bellini” di Catania.
Nel 2007 ottiene la laurea specialistica cum laude nello stesso istituto, in Discipline Musicali, indirizzo Interpretativo-compositivo.
Infine, nel 2011, consegue un’altra laurea con 110 e lode al biennio specialistico in arrangiamento e composizione a Jazz presso il Conservatorio “A. Corelli” di Messina.
Nel 2000 e nel 2001, suona per Rai 2 in uno spazio dedicato ai giovani talenti della musica come batterista solista.
La sua attività concertistica lo porta a confrontarsi, sia come batterista che come percussionista, con moltissimi generi musicali all’interno delle formazioni più varie: ensemble di percussioni, quartetto da camera, orchestra sinfonica, jazz combo, big-band, orchestra e band pop.
È vincitore del Premio Nazionale delle Arti, indetto dal M.I.U.R, nel 2005 per la sezione musica jazz e nel 2007 per musica da camera.
Si specializza nella musica moderna, approfondisce il linguaggio batteristico pop, fusion ed in particolare quello jazzistico, partecipando a diverse masterclass sotto la guida di Dave Weckl, Peter Erskine, Adam Nussbaum, Maurizio dei Lazzaretti, Lele Melotti. Prende parte nel 2004 e nel 2007 ai Seminari internazionali di Siena Jazz. Nel 2010 è docente di batteria jazz presso i seminari internazionali di Piazza Jazz e Messina Sea Jazz Festival.
Al suo attivo ha più di trenta lavori discografici come sideman.
Collabora stabilmente dal 2007 con la cantante statunitense Amii Stewart. Attualmente, oltre all’attività concertistica presso i più prestigiosi jazz festival, è fondatore, insieme ad Alberto Fidone e Seby Burgio, del trio “Urban Fabula”. Il gruppo, con all’attivo due lavori discografici a proprio nome e diverse collaborazioni importanti, è stato vincitore dei concorsi nazionali ed internazionali più prestigiosi. Inoltre Urban Fabula costituisce la sezione ritmica dell’Orchestra Jazz Del Mediterraneo.
Alcune tra le collaborazioni più importanti: Amii Stewart, Fabrizio Bosso, Enrico Rava, Paolo Fresu, Franco Cerri, Javier Girotto, Rosario Giuliani, Giovanni Mazzarino, Steve Grossman, Paul Geffrey, Justin Robinson, Michael Rosen, Marco Tamburini, Dado Moroni, Mario Venuti, Gegè Telesforo, Barbara Casini, Daniela Spalletta, Joyce Yuille, Dario Deidda, Peppe Arezzo, Francesco Cafiso, Max Ionata, Chiara Civello, Rossana Casale;
Maurizio Giammarco, Paolo Silvestri (con l’Orchestra Jazz del Mediterraneo); Lucio Dalla (con l’orchestra del conservatorio “V.Bellini” di Catania); Ron, Paolo Belli, Mario Biondi, Amedeo Minghi, Arisa, Giusy Ferreri (con l’orchestra del Festival della canzone siciliana diretta da Peppe Arezzo);
Attualmente è insegnante di batteria e percussioni classiche presso il Liceo Musicale “Turrisi Colonna” di Catania.