360 lavoratori rischiano il posto di lavoro, ma dal Sindaco della Città Metropolitana nessuna risposta. Che fine ha fatto il concordato fallimentare?
Le richieste che i lavoratori di Pubbliservizi hanno fatto pervenire in questi mesi ai vertici della società sono semplici: è necessario che il Socio pubblico (cioè la Città Metropolitana) ponga in essere azioni finalizzate a riportare Pubbliservizi fuori dall'Amministrazione Straordinaria.
Ma non sono servite nè le sollecitazioni da parte del Presidente del Cda, nè la lettera aperta scritta dai dipendenti per smuovere le acque e vedere in azione il sindaco della Città Metropolitana.
Occorre che il concordato fallimentare sia redatto in fretta e serve pensare un piano che sia non solo di saldo dei debiti pregressi, ma anche di continuità aziendale e di rilancio, così da salvaguardare i posti di lavoro.
Sono 360, infatti, le famiglie che dipendono dal concordato del quale ad oggi non si ha nessuna notizia.
Ma sono passati oltre due mesi dall’incontro tra le sigle sindacali e il Commissario Perazzoli e nonostante le rassicurazioni di quest’ultima che aveva assicurato tempi brevi di stesura del concordato e della copertura finanziaria dello stesso da parte del socio pubblico e ad oggi del concordato non vi è traccia.
Così i sindacati scendono nuovamente in campo.
Già nei giorni scorsi Maurizio Grosso e Giovanna Inzerillo del Sifus-Confali durissimi nei confronti tanto del socio unico Città Metropolitana che del commissario ministeriale avv. Maria Virginia Perazzoli.
Adesso anche le altre sigle Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uil Trasporti proclamano lo stato di agitazione “preoccupate della situazione economico-finanziaria della società, che ad oggi vanta un credito di oltre 3 milioni di euro nei confronti del socio Città Metropolitana di Catania”.
Scenderanno in piazza il prossimo 15 maggio per scioperare affinché si ponga fine alla situazione di incertezza sul futuro della Pubbliservizi S.p.A. in A.S., e si proceda alla redazione del concordato straordinario, “unica strada per scongiurare il fallimento”.
Ugl Catania invece sollecita il Dirigente del Dipartimanto Affari Amministrativi e Risorse FInanziarie Francesco Schilirò ad organizzare un incontro urgente. Incontro che il segretario confederale Carmelo Catalano aveva già richiesto in data 21 aprile ma la cui richiesta è stato costretto a reiterare nella data di ieri non avendo ricevuto riscontro.
360 famiglie attendono di uscire dal limbo, ma dal Sindaco Metropolitano Salvo Pogliese nessuna risposta.