Si è tenuto presso l’istituto “Ardizzone Gioeni” di Catania, il primo sopralluogo per i lavori di restauro della cappella della struttura che saranno eseguiti dai docenti e dagli studenti dell’Accademia delle Belle Arti di Catania.
Una iniziativa di recupero dello splendido gioello architettonico che nasce dall'intesa tra la presidente del Lions Club Catania Gioeni prof. Pinuccia La Camera ed il Commissario Straordinario dell'IPAB dr. Giampiero Panvini che ha coinvolto nel progetto benefico la presidente dell'Accademia delle Belle Arti di Catania prof. Lina Scalisi che ha subito aderito coinvolgendo direzione e docenti della prestigiosa istituzione non nuova a simili interventi su beni pubblici di alto valore.
Al sopralluogo preliminare erano presenti il direttore dell’accademia, Vincenzo Tromba con il professor Antonio Arcidiacono, docente di restauro che curerà il progetto.
Prof. Lina Scalisi (Presidente Accademia delle Belle Arti – Catania):
“Siamo molto contenti di questa nuova partnership. Uno dei compiti dell’accademia è proprio quello di occuparsi delle importanti strutture del territorio e delle istituzioni che necessitano del nostro intervento. L’accademia ha al suo interno delle ricchezze in termini di qualità e capacità dei propri docenti e studenti. Attivare un work-shop all’interno di questa struttura e riuscire ad intervenire ad un’operazione di restauro, in un momento così difficile credo che sia un’operazione in cui tutti possiamo ottenere qualcosa di positivo.”
Successivamente la parola al Dott. Giampiero Panvini:
“Tutto parte da una proposta del Lions Club Gioeni, con la prof. La Camera in prima linea, che avvierà un percorso per la ricerca di fondi privati in modo da poter dare un segnale alla cappella dell’Ardizzone Gioeni che da il nome alla suddetta sede dei Lions di Catania. Abbiamo pensato, quindi, di coinvolgere l’accademia delle Belle Arti la quale sta esaminando quali saranno i lavori da svolgere perché non si poteva lasciare abbandonata una struttura così bella.
I catanesi sono capaci di inventarsi qualsiasi cosa pur di dare lustro alla propria città. Questa struttura nella fattispecie fa parte a livello nazionale dei monumenti statali sottoposti alla vigilanza ed al controllo da parte della sovrintendenza dei beni culturali.”
Poi è la vola del Prof. Antonio Arcidiacono, che svela quali saranno le fasi del lavoro:
“Da un primo sopralluogo è evidente che il degrado è causato soprattutto dall’umidità in risalita. Ritengo sia opportuno intervenire prima sulla causa di questi distacchi per poi proseguire con la pitturazione. Relativamente ai dipinti della cappella l’intervento sarà realizzato in due momenti. Dapprima individuando il problema e dopo intervenendo dal punto di vista pittorico.”
Infine, il Prof. Vincenzo Tromba (Direttore Accademia delle Belle Arti – Catania):
“Questa è un’ulteriore dimostrazione di quanto la nostra istituzione sia attaccata alla città e lo slogan che abbiamo lanciato “l’accademia è Catania” va proprio in questa direzione. Abbiamo già svolto diversi lavori, tra cui il 160° dell’Unità D’Italia, l’opera pittorica nella sede della Caritas senza dimenticare il restauro della fontana dell’Amenano realizzato qualche anno fa. Questi interventi per la città di Catania, ormai, non sono per noi una novità.
L’istituzione che ho l’onore di dirigere è focalizzata verso interventi a tutela ed alla rivalutazione della nostra città. Per quanto riguarda il futuro stiamo avviando un progetto al Palanitta attraverso una collaborazione con il Coni e siamo pronti a partire con quest’intervento nel giro di qualche settimana.”