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Il caso di "Mamma Agata" morta per una laparoscopia: l'ex presidente dei medici catanesi Diego Piazza imputato

21-01-2021 07:09

Pierluigi Di Rosa

Cronaca, Focus, Sanità, Diego Piazza, Marco Piso, Vincenzo Marcello Piso,

Il caso di "Mamma Agata" morta per una laparoscopia: l'ex presidente dei medici catanesi Diego Piazza imputato per omicidio colposo

Assegnati alla Procura 10 giorni per formulare l'imputazione coatta, resta sospesa l'ipotesi del falso in atto pubblico per la redazione della cartella clinica

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Una triste e brutta storia di cui ci siamo occupati ormai quasi due anni fa, nel febbraio del 2019.

 

Il caso della signora Agata Fazzio Piso, mamma e nonna di una bella famiglia unita e serena, che viene ricoverata per una laparoscopia nel reparto del Garibaldi-Nesima che, dopo essere stata operata e ri-operata dal primario Diego Piazza, muore tra atroci sofferenze e lo sgomento impotente dei familiari.

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I figli maschi, Marco e Vincenzo Marcello Piso, reagirono all'inspiegabile morte della mamma presentando una prima denuncia alla Procura della Repubblica di Catania ipotizzando l'omicidio colposo, poi integrata con un altra segnalazione in ordine alla probabile falsità della cartella clinica che presentava diverse incongruenze rispetto ai fatti realmente accaduti.

 

Il caso venne affidato al Sostituto Procuratore Martina Nunziata Bonfiglio.

 

La famiglia è stata assistita in questo delicato procedimento dall'avvocato Arduino La Porta con consulenti tecnici il medico legale Lucio Di Mauro, il chirurgo prof. Pietro Rinella e l'anatomo patologo prof. Emiliano Maresi.

 

Un pool difensivo che è riuscito a smontare le conclusioni dei periti nominati dal PM Bonfiglio che l'avevano condotta a richiedere una archiviazione duramente respinta dal GIP Giuseppina Montuori che, questa la novità di questi giorni, ha ordinato alla Procura di procedere entro 10 giorni alla formulazione di una imputazione coatta per omicidio colposo nei confronti del chirurgo Diego Piazza.

Nel decreto decisorio il Giudice Montuori si esprime senza mezzi termini nel valutare la perizia dei consulenti della Prucura dottori Nello Grassi e Veronica Arcifa: "Ritiene questo GIP che le conclusioni cui sono giunti i CC.TT. del PM siano per un verso contraddittorie e per altro verso non esaustive."

 

Le obiezioni, puntualmente poste dai periti della famiglia Piso, vengono quindi accolte dal GIP che ripercorre con precisione gli aspetti estreamente tecnici che, a beneficio degli esperti alleghiamo in calce nella sua versione integrale. 

 

Infatti, il Giudice Montuori analizzando le conclusioni peritali delle parti giunge alla conclusione che "L'opposizione (all'archiviazione, ndr) proposta dalle persone offese è fondata. La richiesta di archiviazione del P.M. si basa sulla relazione redatta dai CC.TT del PM...che non spiegano affatto, contrariamente alle puntuali e specifiche osservazioni dei CC.TT. di parte opponente" tutta una serie di fatti che, al contrario, appaiono "idonei a sostenere l'accusa in giudizio nei confronti dell'indagato dott. Piazza Diego per il reato di omicidio colposo."

Un passaggio delle decisione del Giudice Montuori pare riferirsi all'altra ipotesi segnalata dalle parti offese, il reato doloso di falso in atto pubblico relativo alla redazione della cartella clinica che pare contenere delle incongruenze: infatti il Giudice ritiene che nelle loro relazioni i periti del PM non abbiano chiarito "il motivo per cui il referto operatorio dell'intervento chirurgico del 22/11/2018 non riporta tutti passaggi che avrebbero dovuto essere effettuati durante l'intervento laparoscopico praticati (e descritti analiticamente nella consulenza a firma dei dottori Di Mauro e Rinella del 16/10,2020).  

 

E precisa come "A fronte di tali evenienze nessuna ulteriore informazione medico scientifica è stata fornita dai consulenti tecnici della difesa dell'indagato (dottori Cataldo Raffino e Giovanni Trombatore) i quali si sono limitati a riportare le considerazioni e le conclusioni dei consulenti tecnici dei pubblici ministeri", mentre i fatti che depongono in senso contrario sono "ben spiegati" dai consulenti tecnici della famiglia della vittima.

 

In conclusione, al momento l'ipotesi del falso in atto pubblico, che sarebbe reato doloso commesso per occultare le responsabilità, non ha trovato attenzione mentre è stata disposta l'imputazione coatta del dr. Diego Piazza per l'ipotesi di omicidio colposo ai danni della signora Agata Fazzio Piso che adesso vedrà ripercorsa la sua triste odissea in un aula dii Tribunale, com' è giusto che sia a tutela di tutti e, come sostengono i familiari, "affiché quanto accaduto alla mamma non accada più".

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