Quello della sosta a pagamento è un argomento che desta sempre polemiche: è una di quelle tasse poco gradite, soprattutto dai residenti di zone particolarmente soggette alla presenza delle strisce blu.
Nel Comune di Aci Castello, l’entrata in vigore delle strisce blu ha destato - come in ogni altro comune in cui sia stata istituita la sosta a pagamento - non poche diatribe: residenti imbufaliti, tariffe percepite sempre e comunque troppo alte, abbonamenti per i residenti e quarto d’ora di tolleranza partiti in ritardo.
A differenza del Comune di Catania, la ditta che gestisce la sosta nel Comune di Aci Castello, non è una partecipata bensì una ditta privata che si è aggiudicata la gara d’appalto a base d’asta.
La Gaia SRL di Alcamo, dal 2018, paga al Comune un affitto mensile per l’utilizzo delle strisce blu e il Comune rimborsa mensilmente e in maniera forfettaria la ditta per i biglietti non pagati riscontrati dai verbali.
Il capitolato d’appalto prevede che i residenti possano fare richiesta di un abbonamento mensile valido nella sola frazione di residenza. Poi, tolti i mezzi delle forze dell’ordine, quelli di soccorso e i veicoli in servizio per interventi di pubblica utilità (Enel, lavori pubblici etc), nessuno è esentato dal pagamento della sosta nelle strisce blu.
Qual è il punto?
Il punto è che, secondo quanto denunciato dai consiglieri Massimo Papalia ed Ezia Carbone, pare ci siano due pass speciali emessi dalla ditta che gestisce la sosta a pagamento. Due pass che consentono la sosta in tutte le frazioni del comune e che per di più, uno dei due sia stato concesso a titolo gratuito.
Con un’interrogazione che richiedeva risposta scritta, lo scorso 14 settembre i consiglieri Papalia e Carbone chiedevano all’amministrazione Scandurra di fare chiarezza su due abbonamenti speciali rilasciati uno al vicesindaco Orazio Sciacca ed il secondo - che è quello che ci interessa maggiormente - concesso al sindaco Carmelo Scandurra.
A rispondere ai consiglieri Papalia e Carbone è la stessa Gaia srl: il pass di sosta rilasciato al sindaco Scandurra e valevole per tutte e 4 le frazioni comunali, è una “regalia”. Un pass a titolo GRATUITO.
La ditta, che ha un contratto con l’amministrazione comunale, REGALA un abbonamento al sindaco.
Non solo: è il comandante della Polizia Locale Francesco D’Arrigo a stabilirne la gratuità.
Il sindaco manifesta alla Gaia SRL la necessità di avere un pass speciale per svolgere la sua funzione di sindaco. Alla richiesta, ritenuta dalla Gaia srl “eccezionale“ visto che da capitolato non risultano esserci abbonamenti speciali per gli amministratori, la ditta chiede parere al comandante dei vigili urbani.
Cosa risponde il comandante?
Lo leggiamo nella risposta all’interrogazione inoltrata ai consiglieri dalla Gaia SRL: il comandante D’Arrigo
“ribadendo l’eccezionalità (unico esemplare di contrassegno rilasciato) della richiesta fatta dal primo cittadino del comune di Aci Castello, si esprimeva favorevolmente, sottolineando e condizionando il rilascio dell’eventuale contrassegno, alla gratuità (regalia) da parte della nostra società nei confronti del Sig. Sindaco”.
Per capirci: secondo il comandante D'Arrigo il pass al sindaco lo possono rilasciare ma solo se glielo regalano.
Per il comandante dei vigili urbani quindi sarebbe lecito che una ditta che ha in essere un contratto d’appalto con l’amministrazione comunale regali al sindaco dell’amministrazione in questione - che per altro per il suo incarico percepisce già un’indennità di 4.313,50 euro mensili - l’abbonamento per la sosta.
E il sindaco Scandurra, uomo del campione di preferenze Luca Sammartino che ha spodestato FIlippo Drago nel 2018, che fa?
Il pass se lo prende.
Pensate, se lo avesse pagato come fossero 4 pass (uno per frazione) avrebbe dovuto rinunciare mensilmente a ben 56 euro dei suoi 4.300 euro di indennità di carica.