Quello che sta accadendo è semplicemente incredibile e sarà la cronaca delle prossime settimane, e probabilmente la storia nei prossimi anni, a dire se si è di fronte a veri e propri atti criminali commessi ai danni di un'intera comunità da parte di un branco di governanti la cui assoluta inadeguatezza a tutti i livelli, lo ribadiamo, instancabilmente e per l'ennesima volta, adesso sta procurando vittime e danni incalcolabili sul piano sanitario, economico e sociale.
Sin dall'inizio di questa assurda vicenda che sta squassando il pianeta, questo giornale ha mantenuto una linea di assoluta prudenza, consapevole della delicatezza della situazione e dell'estrema difficoltà nel trovare soluzioni possibili: sappiamo bene che governare è difficile, a maggior ragione di fronte all'enormità.
Ma quando si ha la percezione, confermata dai numeri, che chi governa le varie entità pubbliche sta riuscendo a sbagliare tutto, ma proprio tutto, continuare a parlare d'altro rischia di sommare complicità a responsabilità.
Da qualche giorno la "politicanza" regionale siciliana festeggia per aver ottenuto l'agognato "giallo" che libera da alcune restrizioni, offrendo l'illusione che la situazione sia migliorata, e questo nonostante la surreale vicenda della sfiducia all'assessore regionale alla Salute Ruggero Razza nonostante la quale ancora non si è capito se il sistema sanitario regionale sia realmente attrezzato per come dichiarato: noi qualche idea l'abbiamo e ci stiamo lavorando,
Su questo infatti torneremo come sempre con documenti e testimonianze a sostegno, ma la nostra sensazione è che sia un totale disastro.
Riceviamo decine di segnalazioni non solo relative alla scarsa assistenza nei casi covid, ma soprattutto per l'abbandono totale nei confronti dei malati per altre patologie: ci torneremo, purtroppo.
Che la situazione sia, al contrario dei proclami e delle improvvide "decolorazioni", davvero drammatica non siamo certo noi a dirlo per il gusto della contestazione, ma i numeri, ai quali come sempre ci affidiamo per elaborare i nostri ragionamenti.
Ed i numeri sono quelli che quotidianamente emette la Fondazione Gimbe, ente indipendente di assoluta e riconosciuta autorevolezza, che ogni giorno elabora i dati di questa pandemia.
Abbiamo già visto che in Italia il numero dei contagiati al 30 novembre ha superato il milione 600 mila, siamo quasi al 3% dell'intera popolazione.
I morti sono 55.576, un'economia di guerra.
La gestione dell'emergenza, pur con tutte le attenuanti che si volessero riconoscere a quanti hanno assunto decisioni di rilevanza pubblica, è stata disastrosa, a tutti i livelli.
E la Sicilia, cosa ancora più grave, è riuscita a sprecare il "vantaggio" iniziale che, per motivi probabilmente climatici, ci aveva messo al riparo dalle conseguenze più drammatiche della prima ondata.
A dircelo, in maniera inconfutabile, è il primo grafico elaborato da Gimbe:
Da sbattersi la testa al muro: eravamo salvi e ci hanno ammazzato!
Sette mesi sprecati, ancora cercano dove ammassare posti letto farlocchi: cose da pazzi!
Perché hanno deciso, questi scienziati che governano, che in estate si doveva fare l'aperitivo, aprire le discoteche, i lidi, la movida...solo perché non erano capaci di sostenere un economia che quando si ferma per motivi emergenziali ha bisogno di immediati interventi, interventi che questi emeriti imbecilli non sono stati in grado neanche di immaginare perché non hanno la benché minima idea di come si governi una comunità, essendo sempre e solo impegnati a mantenere il proprio potere basandolo su clientele e ruberie di un sistema malato e marcio fino all'ultimo tassello.
Questo è il risultato: morti!
Adesso la Sicilia è tra le regioni a maggior rischio:
Catania, la nostra bellissima e amatissima Catania, manco a dirlo, subisce una performance tra le peggiori:
Quanto sta accadendo negli ospedali dell'isola, al di là di grottesche dichiarazioni e conferenze stampa probabilmete da imputazione di falso, è sotto gli occhi di tutti: le file delle ambulanze davanti ai nosocomi ne sono la rappresentazione plastica.
Ed a proposito di ospedali, inquietante il grafico, questo a livello nazionale, dei contagiati tra gli operatori sanitari:
Eppure capita che se qualcuno tra di loro prova a segnalare il pericolo, viene subito intimidito con provvedimenti disciplinari e persino minacce di licenziamento dai loro "superiori" messì lì da quella stessa politicanza responsabile di tutto questo macello: DELINQUENTI! NON LA PASSERETE LISCIA!
Adesso siamo tutti contenti che la Sicilia è diventata "gialla": possiamo fare shopping, andare in giro a passeggiare, magari qualche giocata a carte perché no?
Già ieri, primo lunedì "giallo", le strade di Catania erano un delirio.
Giustamente la gente ancora si fida, se l'autorità "libera" se ne approfitta, che vuoi fare?
Siamo preoccupati, spaventati, abbiamo cominciato a vedere amici stare male, qualcuno morto, diversi in terapia intensiva.
Non possiamo fare altro che quello che ci compete: scriverlo.