Il Talk di SudStyle, diretto da Aldo Premoli e condotto da Pierluigi Di Rosa, in diretta a partire dalle 11 di domenica 29 novembre, oltre che sulle home page delle testate del gruppo, sulle pagine Facebook di Sudpress e SudStyle e sul canale Youtube. Al termine la puntata sarà a disposizione anche nella versione solo audio su Spotify e tutte le altre piattaforme podcast.
Tutto chiuso. Cinema Teatri e Musei. Pur di non scomparire gli artisti sono disposti a tutto.
Anche a divenire fantasmi dello streaming?
“Non sono mai stato contrario all’uso di tecnologie in teatro, anzi, usate con sapienza i linguaggi elettronici possono valorizzare e trasformare la drammaturgia inventando nuove mappe."
"Ma pensare che una ripresa video, magari in diretta, possa restituire la complessità percettiva dell’atto teatrale è un’assurdità, un palliativo che annulla relazione, incontro, empatia, dialettica, contrasto e catarsi dello spazio scenico, spazio che racchiude un tempo unico e irripetibile, dove le direzioni dello sguardo e del sentire sono molteplici, dove ci si può distrarre, appuntarsi su elementi secondari, lasciarsi affascinare o produrre riflessioni.“
Così, in un accorato ragionamento apparso in SudStyle lo scorso martedì, Marco Baliani, attore e regista tra i più autorevoli del nostro Paese, si esprime a proposito di quel che sta accadendo fuori dalle scene del teatro italiano
Dal canto suo Elisa di Dio lancia proprio in questi giorno l’iniziativa di Teatro Ibrido laboratorio permanente della Compagnia Arpa che prevede tre incontri sul web proprio per pensare al Teatro che verrà.
Ne discutiamo con loro e insieme a Filippa Ilardo che è coordinatrice e fondatrice Arcipelago Osservatorio per i festival di Sicilia.
Marco Baliani, autore, regista e interprete, con lo spettacolo Kohlhaas del 1989, attraverso un originale percorso di ricerca, dà vita al teatro di narrazione che segna la scena teatrale italiana.
Figura eclettica e complessa del teatro italiano contemporaneo, ha sperimentato drammaturgie corali creando spettacoli-evento per molti attori, come "Come gocce di una fiumana" (premio IDI per la regia), o "Antigone delle città", spettacolo di impegno civile sulla strage di Bologna, o ancora dirigendo progetti come "I Porti del Mediterraneo" con attori provenienti da diversi paesi dell’area mediterranea.
Per il cinema è stato diretto da Francesca Archibugi, Roberto Andò, Saverio Costanzo, Cristina Comencini e Mario Martone.
Come scrittore ha pubblicato romanzi, racconti e saggi tra cui Nel regno di Acilia, Pinocchio nero, Ogni volta che si racconta una storia e, per Titivillus, Ho cavalcato in groppa ad una sedia.
Tra gli ultimi lavori teatrali, ha curato la regia e l’adattamento del testo dei Sette contro Tebe andato in scena al Teatro Greco di Siracusa (2017).
Nel 2015, nella ricorrenza del centenario del primo conflitto mondiale, è protagonista dello spettacolo Trincea, per cui ha vinto il premio Franco Enriquez come migliore interpretazione. Questo spettacolo ha dato avvio al ciclo della post-narrazione, evoluzione di fatto del teatro di narrazione.
Fa parte di questo filone anche lo spettacolo Una notte sbagliata, anch'esso prodotto da Marche Teatro, che vede Baliani nei doppi panni di interprete e autore.
Elisa Di Dio è nata a Enna.
Proviene da una famiglia di attori professionisti attiva in tutta Italia dalla fine del Settecento.
Insieme al fratello e alla sorella, nel 1988, fonda la Compagnia dell’Arpa, collettivo di produzione teatrale, oggi attiva sul territorio regionale e nazionale, che ha dato vita, nel 2011, insieme ad altre realtà, alla rete LATITUDINI – Rete siciliana per la drammaturgia contemporanea siciliana.
La Rete oggi comprende le più importanti compagnie attive in Sicilia nel campo del teatro contemporaneo e la ricerca di nuovi linguaggi.
Dal 2013, la Compagnia dell'Arpa aderisce al Progetto C.Re.S.Co, Coordinamento delle realtà della scena contemporanea.
Laureata in lettere, Elisa è docente di Italiano, Storia e Discipline dello Spettacolo nelle Scuole superiori, ha lavorato per il cinema con Giampaolo Cugno, Sebastiano Scimeca, Giovanni Calvaruso, Laura Muscardin, ma la sua attività principale si svolge in teatro.
È drammaturga, formatrice e performer in laboratori teatrali per grandi e piccoli, con un occhio di riguardo alle realtà del disagio infantile, giovanile, e al mondo femminile. Ha recitato per il circuito dei Teatri di Pietra, ed è stata diretta dai registi Aurelio Gatti, Tino Caspanello, Giuseppe Cutino, Sabrina Petyx, Rosario Palazzolo in produzioni con Ernesto Lama, Sebastiano Tringali, Cinzia Maccagnano, Filippo Luna, Mario Incudine, Lucia Sardo, Egle Doria.
Con la regia e la direzione artistica di Sebastiano Gesù ha collaborato a buona parte delle edizioni del Festival del Cinema di frontiera di Marzamemi, curando i momenti teatrali proposti durante il festival. Per la regia di Andrea Saitta, dal 2018 porta nei teatri italiani, Didon now, della drammaturga Lina Prosa.
Ha all’attivo una pubblicazione, Teatro al Centro, (Maurizio Vetri editore - 2019) che raccoglie alcuni dei suoi scritti teatrali.
È speaker radiofonica e presentatrice. Ha ricevuto il premio come migliore attrice, nel 2015, conferitole dalla rivista Sipario per lo spettacolo FedraRandom, e come drammaturga e regista, il premio speciale “Teatro e Poesia” Versi di Luce, Festival di cinema e Poesia, a Modica, nello stesso anno. Attualmente è impegnata nella organizzazione della II edizione del Cromosoma Sicilia Teatro festival, che si svolge in archeositi, boschi, luoghi monumentali: in questa direzione la Compagnia dell'Arpa e Latitudini è una delle prime realtà teatrali regionali impegnata a ripartire dopo la pandemia, provando a sperimentare di nuovi modi di fare teatro e di viverlo.
Elisa è una runner atipica, perché riesce a correre solo in luoghi del Mito e della Storia: ai piedi del Castello di Lombardia, a Enna, e intorno al lago di Pergusa che, secondo le fonti classiche, è stato teatro del rapimento di Kore, ad opera di Ade.
È madre di Ginevra, sedici anni di allegria e tenerezza.
Filippa Ilardo, laureata al Dams -Teatro, è critica teatrale e responsabile per la Sicilia dell’Associazione Nazionale Critici diTeatro dicui faparte dal 2009.
Studiosa di teatro, ha cominciato a
scrivere presso Sipario e Teatro e Critica, attualmente collabora con la rivista Hystrio e Teatri delle diversità, il webzine Pane e Acqua Culture ed il quotidiano La Repubblica Palermo.
Per il trimestrale Hystrio ha curato numerosi dossier tra cui quello relativo alle lingue del teatro, in particolare uno speciale dedicato al dialetto siciliano come lingua teatrale.
Nel 2015 ha curato la pubblicazione di Totò e Vicé di Franco Scaldati - contenente uno
studio sul testo-, edito da Cue Press.
Nel 2017 ha curato la prefazione dei libri di Rosario Palazzolo, Iddi- Trittico dell’ironia
e della disperazione e Santa Samantha Vs, editi entrambi da Editoria e Spettacolo.
Nel 2017 ha curato la pubblicazione di Lingua di cane, dal processo creativo alla messa in scena, Edizioni Il Glifo, Palermo.
Nel 2019 ha partecipato al progetto editoriale SICILIA DIETRO I VETRI, edito da Torri del Vento.
Ha contribuito alla creazione di Latitudini – Rete Siciliana per il teatro Contemporaneo di cui fanno parte le più importanti e rappresentative realtà e compagnie attive in Sicilia nel campo del teatro Contemporaneo, e l’Osservatorio per i festival in sicilia, Arcipelago.
Ha tenuto per l’Università di Catania diversi corsi di Critica Teatrale.
Ha coordinato e curato diversi convegni come quello in occasione dei premi della
critica 2017.
Ha partecipato a convegni con contributi critici e ha organizzato sul territorio di Enna numerosi percorsi formativi e laboratori con Tino Caspanello, Claudio Collovà, Filippo Luna, Rosario Palazzolo, Francesco Agnello.
Da qualche anno è cultrice della materia presso la cattedra di Storia del Teatro dell’Accademia di Belle Arti di Palermo dove tiene diversi seminari, uno dei quali dal titolo: “La Nuova Drammaturgia Contemporanea in Sicilia: anatomia di un’estetica divergente”.
È coordinatrice e fondatrice, insieme a Simona Miraglia e Simona Scattina di Arcipelago Sicilia – Osservatorio per i festival della scena contemporanea.