La Fondazione Antonio Presti e il progetto "Cantico di Librino"
Il "Cantico di Librino" è un progetto artistico di grande impatto culturale realizzato dalla Fondazione Antonio Presti - Fiumara d'Arte.
Quest'opera, composta da oltre 700 ritratti di donne, uomini, bambini e anziani del quartiere Librino, ha rappresentato un percorso fisico e spirituale che dal 2009 ha accolto gli abitanti e i visitatori all'ingresso del quartiere.
Ma ora, dopo oltre dieci anni, è arrivato il momento per il Cantico di Librino di trasformarsi e intraprendere una nuova fase.
Antonio Presti ha annunciato l'inizio della disinstallazione delle fotografie, che saranno donate ai soggetti ritratti o ai loro parenti e amici.
L'arte è un processo in continua trasformazione, e questo progetto non fa eccezione.
La decisione di smontare l'opera - nella visione del Maestro - non rappresenta una fine, ma una nuova fase del percorso artistico e spirituale del quartiere.
Le fotografie che hanno raccontato le storie dei cittadini si trasformeranno in pezzi unici che continueranno a vivere nelle case di Librino, portando con sé un valore profondo di identità e appartenenza.
L'intento di Presti non è solo quello di rinnovare l'arte pubblica, ma anche di stimolare una riflessione più ampia sulla natura effimera dell'arte e sul modo in cui essa si relaziona con il contesto sociale e culturale che la ospita. L'arte diventa così una forza dinamica, capace di evolvere e adattarsi alle esigenze del presente, senza mai perdere di vista il suo ruolo di veicolo per la bellezza e la spiritualità.
L'inizio della disinstallazione e il nuovo progetto fotografico
A partire da lunedì 7 ottobre, dalle 9:00 alle 17:00, chiunque sia stato ritratto potrà recarsi presso l'installazione del "Cantico di Librino" per richiedere la propria fotografia. Questo gesto è simbolico e rappresenta la continuità dell'arte, che dall'opera pubblica si trasferisce nelle case dei cittadini. Presti ha spiegato che è giusto che le grandi installazioni lascino spazio al nuovo, per evolvere secondo le leggi del tempo. Questo permette all'arte di rimanere viva e rilevante, capace di adattarsi ai mutamenti della società e alle esigenze della comunità.
"È bello pensare ad un'opera d'arte che si smonta e che si distribuisce nelle case della gente: il Cantico così continuerà a vivere" – dichiara Antonio Presti.
Al loro posto, verranno installate alcune fotografie della fotoreporter americana Lynn Johnson, che documenterà la quotidianità delle famiglie di Librino.
Questo nuovo progetto si concentrerà sulla rappresentazione degli ambienti vissuti dalle famiglie, come soggiorni, cucine e camere da letto, ampliando il significato e il valore dell'opera originale.
Johnson, con la sua sensibilità artistica, intende catturare l'essenza della vita quotidiana, mostrando momenti di intimità e condivisione che spesso passano inosservati.
L'idea alla base del nuovo progetto è quella di eternizzare la quotidianità: non più solo i volti, ma anche i luoghi in cui queste persone vivono, i dettagli degli spazi domestici che raccontano la loro storia. La nuova installazione diventerà così un racconto corale della comunità di Librino, un modo per celebrare la bellezza della vita di ogni giorno, con tutte le sue sfumature e contraddizioni.
Cos'è stato il "Cantico di Librino"?
Concluso nel 2019, il "Cantico di Librino" era un gigantesco murale composto da 700 ritratti di persone del quartiere. L'opera era ispirata dal "Cantico delle Creature" di San Francesco, e i volti dei librinesi erano le note di un inno alla natura e alla bellezza. Il percorso artistico, spirituale e culturale rappresentato dai ritratti si sviluppava in un crescendo di visi: dai bambini agli adulti, fino agli anziani, in un ciclo che simbolizzava la continuità della vita.
Le immagini erano collocate sul cavalcavia che ospita la Porta della Bellezza, uno degli ingressi principali di Librino, rendendo l'installazione un simbolo di accoglienza e rinascita per la comunità. Ogni ritratto era un invito a riconoscere la propria unicità e dignità, e il passaggio attraverso il cavalcavia diventava un rituale quotidiano di riconoscimento e celebrazione.
I ritratti erano stati realizzati grazie alla collaborazione di diversi fotografi siciliani, coordinati dal fotoreporter Antonio Parrinello. Ognuno di questi artisti ha contribuito con il proprio sguardo unico, catturando non solo i tratti fisici, ma anche la personalità e l'anima dei soggetti ritratti. Questo approccio collettivo ha reso il "Cantico di Librino" un'opera corale, in cui ogni fotografia era un tassello di un mosaico più ampio, rappresentando la molteplicità e la diversità del quartiere.
Arte e trasformazione: la visione di Antonio Presti
Per Antonio Presti, l'arte non deve essere una testimonianza del passato, ma un processo in continua evoluzione. Il "Cantico di Librino" ha svolto il suo compito: ha reso tangibile un valore universale di bellezza, riconosciuto ogni giorno dai cittadini che attraversavano quelle strade. Ora è il momento di guardare al futuro, e Lynn Johnson offrirà uno sguardo nuovo su Librino, valorizzando la quotidianità e la bellezza delle famiglie.
Presti è convinto che l'arte debba sempre evolversi, per non diventare un semplice oggetto di contemplazione, ma un elemento vivo, in grado di dialogare con il presente. Il nuovo progetto di Lynn Johnson rappresenta un passo avanti in questa direzione, una continuazione ideale del lavoro svolto finora. Con le sue fotografie, Johnson cercherà di catturare non solo l'aspetto esteriore delle famiglie, ma anche la loro essenza più profonda, entrando negli spazi privati e restituendo un ritratto intimo e sincero della comunità di Librino.
Questo progetto è anche un modo per ricordare che la bellezza risiede nella quotidianità, nelle piccole cose che spesso diamo per scontate. Ogni gesto, ogni espressione, ogni dettaglio degli spazi domestici racconta una storia, e Lynn Johnson, con il suo talento, saprà raccontare queste storie in modo autentico e coinvolgente.
L'arte che si rinnova per il futuro
Il "Cantico di Librino" non scompare, ma cambia forma. Le foto, che da installazione pubblica diventeranno parte delle case delle famiglie ritratte, porteranno avanti il messaggio di bellezza e appartenenza. La scelta di Antonio Presti dimostra come l'arte sia in grado di trasformarsi e adattarsi, mantenendo viva la sua essenza spirituale e il suo impatto sulla comunità.
L'arte, secondo Presti, deve essere un processo partecipativo, capace di coinvolgere attivamente le persone e di trasformare la loro percezione del mondo. Con la disinstallazione del "Cantico di Librino" e il nuovo progetto di Lynn Johnson, la Fondazione Antonio Presti continua a promuovere una visione dell'arte come strumento di cambiamento sociale. Le fotografie, che ora diventeranno parte integrante della vita domestica dei cittadini, continueranno a raccontare storie, a suscitare emozioni e a ricordare a tutti l'importanza della bellezza e dell'umanità.
Maggiori informazioni sulla Fondazione Antonio Presti e sui suoi progetti sul il sito ufficiale: Fondazione Antonio Presti.