La visione d’insieme
Il nostro Ateneo è pieno di difetti, solo che a volte ce ne dimentichiamo. Ne risentiamo ogni giorno, sulla nostra pelle, eppure ci stiamo stranamente adattando. Diamo per scontato che potremo avere delle difficoltà nella prenotazione degli esami sul portale studenti, o che aspetteremo “millenni” per vedere registrata una materia. Ormai è quasi normale.
Sappiamo che “attoppare” a mensa dopo un certo orario – non volutamente, ma perchè magari abbiamo avuto lezione – vuol dire sostanzialmente non mangiare bene, o non mangiare affatto. Ci portiamo dietro, come una spada di Damocle, la paura – spesso fondata – di dover recuperare un sacco di crediti qualora volessimo affrontare un’altro percorso di laurea in un differente ateneo. Sempre che il nostro percorso precedente venga in primo luogo riconosciuto ufficialmente.
Tutti questi esempi, empirici ma – come da voi certamente confermato – veritieri, ci ricordano che la situazione dell’Ateneo degli Studi di Catania è tra le più critiche d’Italia. Nonostante i luoghi comuni infondatamente ottimisti e positivi dei nostri “politicanti studenteschi”, i fatti parlano chiaro: ci troviamo intorno al 900° posto della QS University Ranking 2019. Come direbbe Fru dei The Jackal, “Cos’è tutta questa felicità immotivata?”
I singoli problemi
Ma vogliamo evitare di far diventare questo articolo un unico crogiolo di sconforto, veritiero ma inutile; così tanto amato dagli ormai sempre più diffusi “sollevatori di polemiche professionisti”. E quindi cerchiamo di scomporre quest’annosa situazione, invididuando i singoli problemi, e riflettendo singolarmente su ciascuno di essi.
- Discrepanza tra Bando Ersu e Direttive d’Ateneo. Ci sono molti punti discordanti tra quello che viene deciso dal Senato Accademico e il Bando ERSU e da questo derivano tutta una serie di altri problemi. Ad esempio, i ragazzi che si laureano a marzo possono accedere alla richiesta del premio di Laurea oppure no? Per l’ERSU no, perchè sono considerati fuori corso, mentre per direttive universitarie si, perchè chi si laurea a marzo è considerato ancora in corso. Sembra il Paradosso del Gatto di Schrödinger.
- Requisiti davvero uguali per tutti: per come è stato pensato, il bando ERSU crea delle “differenze” anche importanti tra varie categorie di studenti. Ad esempio, i ragazzi dell’Accademia devono avere più cfu degli studenti dell’Ateneo per accedere al Bando ERSU. Sulla carta questo accorgimento poteva anche sembrare sensato, ma nella pratica ci riporta al dilemma “Flat Tax o proporzionale?” Dove sta la vera equità?
- Le Residenze degli Studenti sono insufficenti o al limite del fatiscente: non è un segreto, e ve ne abbiamo già parlato in altri articoli. Ma ci confermano ulteriormente il problema alcune nuove testimonianze, di studenti a cui è stato chiesto di non fare la doccia durante certi orari per evitare di peggiorare la situazione delle tubature. Qui c’è poco da fare i sofisti, olio di gomito e tanto lavoro.
E chi dovrebbe vigilare su tutto questo? Chi dovrebbe tutelare noi universitari se ancora la Regione non ha nemmeno consentito l’insediamento dei tre rappresentanti degli studenti eletti apposta per far parte del C.d.A ERSU? I ritardi nei decreti di nomina, da noi ampiamente preventivati e denunciati, sono solo la ciliegina sulla torta di tutto questo marasma. E a noi non resta che stare in bilico. Come sempre.
Disclaimer: per individuare i problemi e le criticità messi in evidenza in questo articolo ci siamo avvalsi delle testimonianze di alcuni di voi, che vivete ogni giorno l’Unict; e anche di qualcuno che è dentro l’ingranaggio della politica studentesca. Quindi si, le nostre fonti sono certe, ma comprensibilmente anonime.