
Il disturbo alimentare è una veste indossata durante il processo dell’identità in costruzione. Una seconda pelle, diremmo, che diventa l’essere stesso individuale.
Per questa ragione, in occasione del 15 marzo si è voluto riflettere proprio sull’identità da ricostruire, entro un complesso sinergico che dia vita alle emozioni dei pazienti, alla varietà delle sue condizioni e alla possibilità di risoluzione che è insieme riscoperta e guarigione.
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